
DATI ESSENZIALI:
- Titolo: “La forma dell'acqua”.
- Titolo originale: "La forma dell'acqua".
- Autore: Andrea Camilleri;
- Nazionalità Autore: Italiana;
- Data di Pubblicazione:1994;
- Editore: Sellerio;
- Genere: Giallo;
- Pagine: 191 p., paperback;
- Voto del Pubblico (IBS): 3,8 su 5.
DOVE COMPRARLO:
- Compra su IBS.
- Compra su Amazon
.
Compra su LaFeltrinelli.
Recensione del Libro “La forma dell'acqua” di Andrea Camilleri del 1994, genere Giallo. Evidenzieremo il riassunto del libro “La forma dell'acqua”, l’analisi dei personaggi, i luoghi d’ambientazione, la collocazione temporale, lo stile di scrittura ed il narratore. Infine analizzeremo le tematiche trattate nel libro “La forma dell'acqua” con tanto di commento ed opinione del recensore articolista.
BIOGRAFIA DELL'AUTORE DEL LIBRO ''LA FORMA DELL'ACQUA'':
Andrea Camilleri nasce a Porto Empedocle (AG) il 06 settembre del 1925, figlio di Carmelina Fragapane e Giuseppe Camilleri.
Nel docufilm del 2014 “Il maestro senza regole” Camilleri rivela che sua nonna Carolina e Luigi Pirandello erano cugini di primo grado e racconta il buffo incontro che egli ebbe da bambino con l'anziano premio Nobel per la Letteratura.
Il giovane Camilleri consegue la maturità classica al liceo Empedocle di Agrigento nel 1943 senza sostenere l'esame finale poichè le scuole erano state chiuse in vista dell'imminente sbarco delle forze alleate e si era deciso di considerare valido il secondo scrutinio trimestrale.
Già nel 1942 inizia a lavorare come regista teatrale e sceneggiatore. Dopo aver conseguito il diploma si iscrive alla facoltà di Lettere e Filosofia ma non consegue la laurea.
Conclude invece gli studi nel 1952 presso l'accademia di Arte Drammatica Silvio d'Amico, alla quale viene ammesso come unico allievo regista nel 1949.
Da allora ha firmato la regia di più di cento opere televisive ma soprattutto teatrali, tra cui la prima rappresentazione di un'opera di Beckett in Italia (Finale di partita nel 1958).
Nel 1957 entra alla RAI e si sposa con Rosetta Dello Siesto dalla quale ha tre figlie. Insegna al Centro sperimentale di cinematografia negli anni 60 ed dal 1977 al 1997 è titolare della cattedra di Regia all'accademia di Arte Drammatica Silvio d'Amico, dove ha come allievi nel corso della sua carriera grandi nomi del cinema italiano come Luigi Locascio, Luca Zingaretti, Fabrizio Gifuni, Emma Dante.
La carriera di scrittore di Andrea Camilleri, che inizia nel 1978 con il romanzo “Il corso delle cose”, si può dividere in due filoni:
A) I Romanzi tra i quali ricordiamo: “Il corso delle cose” (1978), “Un filo di fumo” (1980, romanzo storico), “La stagione della caccia” (1992), “Il birraio di Preston” (1995), “La concessione del telefono” (1998),
B) La “Serie del Commissario Montalbano” della quale ricordiamo i titoli “La forma dell'acqua” (1994), “Il cane di terracotta” (1996), “La voce del violino” (1997), “Acqua in bocca” (2010, con Carlo Lucarelli), “La piramide di fango” (2014).
Autore estremamente prolifico, ha scritto un'ottantina tra romanzi gialli, storici e svariati lavori di narrativa e non, quasi tutti con protagonista la sua Sicilia.
RIASSUNTO DEL LIBRO ''LA FORMA DELL'ACQUA'': 
Seguici su:
Condividi l'articolo su:
È l'alba quando due operatori ecologici trovano sulla spiaggia della Mànnara, luogo di ritrovo delle prostitute della zona di Vigata, il cadavere di un noto uomo politico all'interno della propria auto, con le parti intime esposte.
La dinamica dei fatti sembra semplice, ma non persuade il commissario che conduce le indagini, Salvo Montalbano.
Perchè un uomo ricco e potente ha dovuto portare l'amante in un luogo pericoloso e sporco, quando poteva disporre dei migliori alberghi e anche di una villetta al mare lontana da sguardi indiscreti?
E chi è la misteriosa donna che è stata vista guidare l'auto dell'uomo a rotta di collo verso la spiaggia, fare l'amore con lui e poi allontanarsi come se niente fosse dopo che lui è stato stroncato da un infarto durante l'amplesso?
Il fiuto del commissario trova ulteriore conferma nel colloquio con la vedova dell'ingegner Luparello, una donna intelligente e senza peli sulla lingua, che gli spiega che l'acqua non ha forma, ma prende quella che le viene data.
Qualcosa di sordido e oscuro si cela dietro a quel ritrovamento. Montalbano è così portato a pensare che tutti gli indizi che conducono alla bellissima nuora del successore di Luparello alla guida del partito siano stati seminati ad arte per far prendere all'acqua una forma ben precisa.
Nel microcosmo del commissariato di Vigata tutti gli uomini sono diversi, dal vice commissario sciupafemmine Domenico Augello all'indispensabile Fazio che sembra viaggiare sulla stessa lunghezza d'onda del commissario, all'agente Catarella coi suoi strafalcioni e la sua goffaggine, ma formano una squadra in cui Montalbano ripone tutta la sua fiducia.
Col loro aiuto, barcamenandosi tra una collega che gli fa una corte serrata, una fidanzata lontana ma amatissima, una bella svedese scelta come capro espiatorio, il commissario cercherà di veder chiaro in una faccenda confusa che gli lascerà in bocca un sapore amaro.
ANALISI DEI PERSONAGGI DEL LIBRO ''LA FORMA DELL'ACQUA'': 
- Salvo Montalbano: commissario nel commissariato di Pubblica Sicurezza di Vigata, ama la propria solitaria routine ma non per questo si chiude in casa escludendo il mondo.
È un uomo di legge ma spesso sente che la legge non coincide con ciò che è giusto e cerca di riportare legge e giustizia nello stesso alveo, provando di volta in volta disgusto per i potenti e compassione e comprensione per i poveracci provati dalle sventure e dalle ingiustizie senza cadere in sentimentalismi, agendo con buon cuore e equilibrio.
È un cacciatore solitario che nelle indagini vuol prendere le decisioni e ha bisogno del controllo affinchè i suoi ragionamenti vadano nel verso giusto ma non potrebbe fare a meno dell'apporto intellettivo e fisico dei suoi uomini.
Fin dalle prime pagine Montalbano ci appare ricco di contraddizioni e sfaccettature, che lo rendono un personaggio vero e credibile. Appassionatissimo buongustaio ci allieta con le descrizioni di piatti della tradizione sicula quasi sempre a base di pesce, alternando i pasti consumati alla trattoria di Calogero a quelli che si gode nella solitudine della sua verandina meravigliandosi della fantasia e delle eccellenti doti culinarie della domestica Adelina.
L'altra sua grande passione sono i libri, specialmente i gialli, che spesso gli fanno venire in mente idee risolutive per i casi che segue. È meteoropatico, quindi nei giorni in cui il tempo è brutto i suoi uomini sanno che non bisogna contraddirlo. Ha un particolare intuito da sbirro che gli fa capire cosa non quadra e cogliere ogni minimo indizio.
- Domenico Augello detto Mimì: vice commissario, più giovane di Montalbano, ama le belle donne e non si lascia scappare occasione per corteggiarle. È un bravo poliziotto che spesso deve mettersi in ombra per non urtare la suscettibilità di Montalbano in materia.
- Livia Burlando: storica fidanzata di Montalbano, abita a Boccadasse, Genova. Ogni volta che il suo lavoro e quello del commissario lo permettono vola a Vigata per passare qualche giorno col suo uomo e puntualmente viene trascurata a favore delle indagini.
Quando la coppia è divisa sono praticamente all'ordine del giorno le litigate durante le telefonate serali, che spesso si scatenano a causa di un malinteso. Livia a volte risulta pesante e aggressiva, forse in reazione ad un certo egoismo di Salvo. Nonostante i battibecchi capiamo che i due si amano molto.
- Giuseppe Fazio: quasi coetaneo del commissario, l'ispettore è dotato di buon fiuto e di una profonda conoscenza di Vigata e dei suoi abitanti. Inoltre è affetto da quello che Montalbano definisce complesso dell'anagrafe ed è in grado di snocciolare i dati anagrafici di tuttie le persone coinvolte in un'indagine.
- Nicolò Zito: grande amico di Montalbano, rosso di pelo e di pensiero, è un giornalista di una tv locale, onesto e che cerca sempre di dare le notizie in modo veritiero anche se sono scomode. Il commissario spesso si avvale della sua collaborazione quando deve portare a conoscenza del pubblico certi particolari per avere informazioni utili alle indagini.
- Ingrid Sjöstrom: sposata con Giacomo Cardamone, figlio di un importante uomo politico, è una svedese bellissima e disinibita, cosa che crea scandalo nella chiusa provincia siciliana. Nel suo paese era meccanico e partecipava come pilota alle corse automobilistiche. Per la sua franchezza e per il suo modo di fare inconsueto risulta subito simpatica a Montalbano, col quale stringerà una profonda amicizia.
LUOGHI D'AMBIENTAZIONE DEL LIBRO ''LA FORMA DELL'ACQUA'': 
La storia si apre nello scenario squallido della Mannàra, un immondezzaio a cielo aperto che durante la notte diventa un luogo frequentato da prostitute e clienti. Vigata è una cittadina di mare, e proprio sulla spiaggia si trova la villetta in cui abita il commissario Montalbano, che della grande distesa salata non potrebbe fare a meno.
Il commissario incontra in questo romanzo il mondo dorato e corrotto della politica isolana, fa il suo ingresso nelle opulente ville dei potenti. Corre a Montelusa, capoluogo di provincia, sede della questura e degli uffici burocratici solo quando viene convocato, dato che detesta guidare, specie nel traffico.
Più o meno alla fine del romanzo troviamo Montalbano a Boccadasse, nella quiete della villetta di Livia.
TEMPO (COLLOCAZIONE TEMPORALE) DEL LIBRO ''LA FORMA DELL'ACQUA'': 
Veniamo a sapere che la storia si svolge all'inizio di settembre nell'anno 1993 durante un incontro di Montalbano con uno dei due operatori ecologici che hanno ritrovato il corpo dell'ingegnere Luparello. L'uomo ha ritrovato una collana alla Mannàra e ha deciso di impegnarla per pagare le cure al figlioletto molto malato.
Montalbano comprende la necessità dell'uomo e non lo arresta per furto, ma gli rilascia una ricevuta datata in cui dichiara di aver preso in custodia la collana e fa in modo che l'uomo riceva la percentuale che è prevista per il ritrovamento di preziosi in modo che possa portare il bambino a curarsi fuori dalla Sicilia, dimostrando una grande umanità che ritroveremo nelle future avventure del commissario.
STILE DI SCRITTURA USATO NEL LIBRO ''LA FORMA DELL'ACQUA'': 
In questo primo romanzo con protagonista Montalbano la narrazione si svolge in italiano,. Nei dialoghi troviamo elementi di dialetto, con maggiore o minore presenza di termini dialettali a seconda degli interlocutori. I due operatori ecologici e relative famiglie, i personaggi più popolari del racconto, parlano un dialetto abbastanza stretto.
Con Livia Montalbano parla sempre in italianao, così come coi superiori. Anche all'interno del commissariato, con Fazio e Augello, entrano poche parole siciliane nei dialoghi.