- Titolo: “La lettera scarlatta”.
- Titolo originale: "The scarlet letter".
- Autore: Nathaniel Hawthorne;
- Nazionalità Autore: Statunitense;
- Data di Pubblicazione: 1850;
- Editore: Garzanti (collana ''I grandi libri'');
- Genere: Classico;
- Pagine: XXXV-240 p., brossura;
- Voto del Pubblico (IBS): 3,66 su 5;.
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BIOGRAFIA DELL'AUTORE DEL LIBRO ''LA LETTERA SCARLATTA'':
Nathaniel Hawthorne nacque il 4 luglio 1804 a Salem, nel Massachussetts da una famiglia di vecchia e consolidata tradizione puritana. Uno dei suoi avi fu addirittura un famoso giudice nei processi alle streghe.
Rimase orfano di padre a soli 4 anni e fu cresciuto dalla madre in un ambiente fortemente conservatore.
Si laureò nel 1825 al Bowdoin College di Brunswick dove conobbe Franklin Pierce, futuro quattordicesimo presidente degli Stati Uniti, di cui sostenne la candidatura.
Dal 1839 al 1841 lavorò alla Dogana di Boston, poi dedicò le sue energie allo sviluppo della comunità della Brook Farm, da cui trasse ispirazione per il suo “Il romanzo di Vallefiorita” .
In seguitò abbandonò la comunità trascendentalista per incompatibilità d’intenti e di visione con il resto del gruppo.
Nel 1842 sposò Sophie Peabody e con lei si trasferì prima a Concord e poi a Salem dove venne nominato ispettore di quella dogana. Dopo due anni sarà rimosso dall’incarico a causa dei mutamenti politici.
È di questo periodo la stesura della “La lettera scarlatta”, che fu pubblicata nel 1850: secondo l’introduzione al romanzo si tratta di una storia vera desunta da un documento trovato proprio nella dogana di Salem.
Dal 1852 lavorò e viaggiò all’estero, prima in Inghilterra e poi in Italia. Finalmente ritornò negli Stati Uniti dove diede alle stampe il suo ultimo romanzo, “Il fauno di marmo”, proprio nel 1860.
Morì a Plymouth il 19 maggio 1864 di malattia, ma in circostanza misteriose perché non volette mai sottoporsi a cure mediche.
RIASSUNTO DEL LIBRO ''LA LETTERA SCARLATTA'':
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Dal carcere della colonia di Boston, nel Massachussetts, sta per essere rilasciata un’adultera, Hester Prynne. La donna non ha mai voluto denunciare l’uomo con cui ha peccato, e ne nasconde ostinatamente il nome e dalla relazione è nata una figlia, Pearl.
Ma, nonostante l’adulterio sia considerato nel New England del XVIII sec. un crimine punibile con la pena capitale, la donna ha ottenuto dai giudici il riconoscimento di alcune attenuanti: aveva infatti vissuto da sola nel Nuovo Mondo per due anni mentre il marito si era fermato in Europa a curare degli affari ed era stata quindi esposta da lui alle tentazioni della carne.
Il romanzo si apre su Hester che viene esposta sulla gogna con la sua bambina in braccio, davanti ad una folla curiosa e malevola. È stata condannata a portare per sempre ricamata sui vestiti una lettera “A”, a ricordo perenne della propria colpa e della propria vergogna e come monito vivente per tutta la comunità puritana.
L’esposizione alla censura e al disprezzo generale è un ulteriore punizione per la colpevole, condannata da un coro di urla e di insulti.
Durante l’esposizione si verifica un colpo di scena: Hester riconosce tra la folla il marito. L'uomo finge di essere uno straniero appena arrivato in città e chiede informazioni tra la folla sullo strano spettacolo a cui sta assistendo. Poco dopo, avendo detto di essere un dottore, viene chiamato in carcere a sedare Hester che, dopo l'esposizione, ha avuto un crollo emotivo.
Robert Chillingworth (questo è il nome con cui si fa chiamare) chiede ad Hester di non rivelare la propria identità, così come ha tenuto nascosta quella del suo amante, perchè vuole mettere in atto un suo piano di vendetta per cui è necessario l'anonimato. Per qualche oscura ragione Hester accetta.
Chillingworth comincia a vivere in città e ben presto scopre che il vero padre della bambina è il Reverendo Arthur Dimmesdale. Comincia perciò a frequentarlo sempre più assiduamente, perseguitandolo con la sua costante osservazione. Il reverendo non ha il coraggio di ammettere pubblicamente il suo peccato, ma è progressivamente logorato dal senso di colpa.
Tutto procede senza grossi colpi di scena per sette anni. Poi gradualmente Hester si rende conto di quale terribile manipolazione psicologica il marito stia esercitando sul suo ex amante e decide di rivelare la vera identità di Chillingworth al reverendo.
I due amanti s’incontrano furtivamente nel bosco, ammettono di provare ancora dei sentimenti reciproci e sembra decidano di fuggire insieme per l’Europa. Ma, poco prima della partenza, Dimmesdale ci ripensa e confessa tutto alla comunità salendo in piena notte sullo stesso scanno su cui era stata esposta Hester sette anni prima.
Qui il reverendo mostra alla comunità chiamata a raccolta di essersi autoinflitto una lettera A sulla carne del petto e dopo qualche minuto di straziante vergogna muore.
Dopo un anno anche Chillingworth viene a mancare. L’uomo lascia tutte le sue proprietà a Pearl, permettendo così a lei e alla madre di poter lasciare la comunità puritana del New England e di potersi rifare una vita in Europa.
Qualche anno dopo, però, quando la figlia si è ormai sposata sul vecchio continente, Hester torna nella comunità puritana e qui avrà luogo il commovente epilogo.
ANALISI DEI PERSONAGGI DEL LIBRO ''LA LETTERA SCARLATTA'':
Quattro sono i personaggi principali del romanzo: i tre protagonisti del triangolo amoroso Hester Prynne, Robert Chillingworth e il Reverendo Dimmesdale e il frutto di quell’amore colpevole cha dà l’avvio a tutta la vicenda: Pearl.
- Il romanzo è incentrato su Hester Prynne, ma sappiamo ben dopo della donna prima dell’adulterio e dello scandalo che la coinvolge.
Sappiamo che ha sposato l’uomo che si farà chiamare Robert Chillingworth senza provare amore, ma non sappiamo perché. Sappiamo che prima del matrimonio aveva già un’indole appassionata tanto che i suoi genitori avevano dovuto spesso porle dei freni. Ma non sappiamo altro.
Dopo lo scandalo dell’adulterio, Hester mantiene la propria natura passionale e indomita, ma comincia a riflettere di più su ciò che la circonda: la natura umana, le regole sociali, la morale.
Ha un forte istinto materno e in più di un episodio cerca di dominare la propria impetuosità e la propria irritabilità con la figlia per un preciso intento educativo. E lo stesso istinto protettivo lo dimostra nei confronti della realtà sociale: infatti proprio lei, reietta della società, porta cibo e vestiti ai bisognosi.
È una donna forte e tenace, ma non una donna eccezionale.
- Robert Chillingworth, come il suo nome suggerisce, è un inaffettivo, incapace di dimostrare calore umano. Ne è consapevole, tanto che in parte perdona l’adulterio della moglie, che spesso lasciava sola e a cui non dedicava molte attenzioni.
Le sue spalle curve e deformi rispecchiano la sua anima contorta. Si nutre del vigore e della vitalità degli altri di cui succhia la linfa vitale come un parassita infestante, ma proprio come un parassita privato dell’organismo fagocitato, quando Dimmesdale muore, soccombe anche lui.
Chillingworth è malvagità pura: pratica esperimenti di chimica e spesso sembra muoversi al limite delle pratiche magiche. Inoltre è lui che induce Dimmesdale all’autodistruzione.
Quello che desidera è vendetta, non giustizia e, mentre il male commesso dai due amanti è stato involontario, una conseguenza della loro passione, quello commesso da lui è volontario.
- Dimmesdale da ragazzo ha studiato ad Oxford. Il peccato commesso e la consapevolezza che Hester se ne assuma tutta la colpa lo portano ad aprirsi maggiormente alla comprensione e alla compartecipazione ai sentimenti degli altri: ciò migliora anche le sue abilità oratorie di pastore della comunità.
Più volte prova a confessare la propria colpa, ma sempre giocando sulle ambiguità dell’oratoria. Perciò la comunità interpreta i suoi sermoni in modo allegorico e non come la confessione spontanea di una colpa.
- Pearl, è di aspetto fisico perfetto, vigorosa e molto destra.
“La bambina aveva una grazia perfetta che non sempre si accompagna alla bellezza senza difetti; il suo abbigliamento, per semplice che potesse essere, faceva sempre a chi la guardava l'effetto di essere proprio quello che le donasse di più”
... Eppure è più che altro un simbolo all’interno della comunità. È bambina per gran parte del romanzo: infatti quando Dimmesdale muore ha solo sette anni. La sua importanza nel romanzo consiste nella sua capacità di provocare gli adulti con domande ed osservazioni impertinenti o atteggiamenti provocatori che mettono a nudo verità occultate.
In generale i bambini ne “La lettera scarlatta” appaiono più franchi e perspicaci rispetto ai grandi e Pearl è la più perspicace di tutti.