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Recensione ''La mente colorata: Ulisse e l'Odissea'' (Libro di Pietro Citati)
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- Categoria: Recensioni Libri ''L''
- Creato: Domenica, 19 Ottobre 2014 10:52
- Scritto da Miriam Calderano
- Titolo: “La mente colorata: Ulisse e l'Odissea”.
- Titolo originale: "La mente colorata: Ulisse e l'Odissea".
- Autore: Pietro Citati;
- Nazionalità Autore: Italiano;
- Data di Pubblicazione: I edizione Letteratura Contemporanea agosto 2002; I edizione Oscar bestsellers febbraio 2004;
- Editore: Mondadori (collezione Oscar);
- Genere: Critica letteraria;
- Pagine: 320 p., rilegato.
- Voto del Pubblico (IBS): 4,50 su 5.
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BIOGRAFIA DELL'AUTORE DEL LIBRO ''LA MENTE COLORATA'':
Pietro Citati nasce a Firenze il 20 febbraio del 1930.
È uno scrittore, saggista, critico letterario.
In un primo momento frequenta a Torino l'Istituto Sociale, ma in seguito si dedica anche allo studio classico frequentando il liceo classico Massimo d’Azeglio.
Quando nel 1942 si trasferisce in Liguria con la famiglia frequenta prima la Scuola Normale Superiore e poi nel 1951 si laurea in lettere moderne all’ Università di Pisa.
Dalla metà alla fine degli anni ’50 insegna italiano in alcune scuole di Frascati e Roma.
Inizia a collaborare per delle riviste, tra cui si ricordano Il Punto, L’approdo e Paragone grazie alle quali comincia la sua attività di critico letterario.
È stato critico letterario sia del Corriere della Sera che de La Repubblica.
È considerato un rinnovatore del genere biografico in quanto interviene mescolandolo a quello romanzesco. La sua si rivela una potente miscela di elementi che arrivano al punto e coinvolgono il lettore.
Autore di numerosi testi reinterpretati e analizzati, che hanno saputo rapire la completa attenzione del lettore e meritando la fama che tutt’oggi hanno.
Studioso dedito particolarmente alla narrativa, alla saggistica e alla realizzazione di testi che hanno come scopo quello di rileggere in chiave personale la vita di personaggi importanti, in particolar modo uomini di lettere.
RIASSUNTO DEL LIBRO ''LA MENTE COLORATA'':
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Questo besteller di Citati è tra le più brillanti e illuminanti interpretazioni dell’Odissea.
Asse portante, insieme all’Iliade, della letteratura Occidentale, l’Odissea rappresenta un mondo continuamente da esplorare, una ricca sorgente di informazioni preziose che non smettono mai di rinnovarsi.
Pietro Citati, grande scrittore e critico letterario italiano, non si tira indietro ed intraprende un’entusiasmante e coinvolgente rilettura di questo eccezionale classico.
Ripercorrendo le tappe principali, ri-analizzando e reinterpretando le numerose e caratterizzanti divinità che popolano la civiltà greca, Citati riesce a soffermarsi fondamentalmente sulla figura di colui che questo viaggio decennale lo compie: Ulisse.
In questo libro si affronta l’analisi dettagliata della mente del protagonista, Ulisse/Odisseo, assistendo ad una mescolanza tra mondo psicologico e mondo letterario.
La psicologia si fonde alla letteratura e le varie interpretazioni critico-letterarie si abbracciano a quella che è l’introspezione del personaggio.
Perché Ulisse agisce in una determinata maniera?
Cosa lo spinge ad essere talvolta il più brillante e ragionevole tra i compagni, talvolta il più impulsivo?
Perché possiamo considerarlo un personaggio attuale, una figura che non abbandona mai le scene passando di moda?
Citati, in maniera eccezionale e con acute osservazioni, riesce a motivare – secondo un’attenta analisi – le azioni e le cause scatenanti anche degli atteggiamenti più incomprensibili ed insoliti del protagonista.
Il libro si presenta, seppur in maniera implicita, come un chiaro encomio ad Ulisse e alla sua "mente colorata”. Duttile, poliedrico, astuto, impulsivo, calcolatore.
"Ma il suo mondo è più vasto: comprende la molteplicità delle forme, i colori della mente, la fascinazione, l’eloquenza, il racconto, la vicinanza con la maglia; tutti doni che Ermes gli ha comunicato. Nessun eroe ha una mente così complessa.”
Citati riesce a coinvolgere il lettore in un mondo del tutto nuovo anche per chi di letteratura greca è già un seguace.
Appassionati del mondo greco e conseguentemente, di quello fantastico e mitico, che ne siano studiosi oppure no, riescono ad accedere alla comprensione di quanto viene trattato.
Lo stesso Citati, come dichiarato espressamente da lui in una nota finale, ricorda di "non essere un filologo classico e di non possedere quella meticolosa e avvolgente conoscenza del greco omerico”.
Allo stesso tempo, con uno studio approfondito che viene dettato dall’interesse e dalla passione, realizza compiutamente un’opera - quella di cui stiamo parlando - degna di essere considerata ad oggi un bestseller.
ANALISI DEI PERSONAGGI DEL LIBRO ''LA MENTE COLORATA'':
Il protagonista intorno al quale ruota l’intero testo di Citati è Ulisse/Odisseo.
Ma prima di arrivare a lui vengono presentati ed analizzati altri personaggi del mito e della storia greca.
L’autore si sofferma su Apollo, Ermes, le Muse. E poi Achille, Calipso, gli dèi greci, Telemaco, Elena e Proteo, i Feaci, i Ciclopi, Circe, le Sirene, Penelope.
A tutti questi personaggi dedica delle attenzioni, ma allo stesso tempo ricollega e riporta le loro storie, le loro caratteristiche e peculiarità a quello che si risolve in un confronto con il solo ed unico Ulisse.
Riassumendo, come un assaggio, è così che viene definito Ulisse dall’autore:
"Il suo archetipo è Ermes: le sue qualità sono quasi tutte ermetiche. Tra gli appellativi che lo distinguono, i principali sono gli stessi di Ermes: polytropos e poikilométes.
Quindi la sua mente ha molte forme: si volge verso ogni parte: ha molti colori: è scintillante e cangiante, piena di incanti e di seduzioni, misteriosa, intricata, inestricabile.”
È così che ci viene presentato il protagonista di questa rinomata e blasonata storia, come un Signore della metamorfosi.
Citati, inoltre, ci ricorda che Ulisse "non dice mai no: non protesta, non si ribella: vive in accordo col proprio destino; e da questa profonda accettazione trae se non gioia, una serenità grave. Mentre si addossa il peso di tutte le cose, diventa duro. Impara (non sempre) a dominare le passioni.”
Come si può notare è forte la componente psicologica che si mescola all’aspetto caratterizzante il personaggio protagonista. Vige una psicologia che può essere attualizzata: Ulisse impara a gestire il dolore, impara a dominare le sue passioni.
A tal proposito, è possibile citare e menzionare lo psicologo e psicoterapeuta italiano dei nostri giorni Raffaele Morelli, il quale nei suoi studi mette in atto una fusione tra psicologia e saggezza antica, elargendo consigli su come imparare a gestire il dolore. (Un chiaro esempio lo si ritrova nel suo celebre libro “Non siamo nati per soffrire”).
LUOGHI D'AMBIENTAZIONE DEL LIBRO ''LA MENTE COLORATA'':
I luoghi d’ambientazione del ritorno di Ulisse in patria sono principalmente luoghi fantastici.
Soprattutto le avventure che racconta Ulisse nei libri che vanno dal nono al dodicesimo sono collocate in luoghi fuori dal comune: si svolgono in posti che gli esseri umani non hanno né mai visto, né mai conosciuto.
Ulisse, nel viaggio di ritorno, ripercorre al contrario l’itinerario fatto anni prima: passa per la Troade, la Tracia, la Macedonia, la Tessaglia, l’Eubea, l’Attica fino a giungere al Capo Malea, ossia il promontorio di una delle tre penisole di cui si compone il Peloponneso.
L’ambientazione può essere considerata una sorta di mistione tra geografia reale e geografia mitico-immaginaria.
Odisseo, con i suoi compagni, visita luoghi e conosce popolazioni mai viste prima; un chiaro esempio è rappresentato dalla popolazione dei Lotofagi, letteralmente Mangiatori di loto, una pianta che ha come effetto quello di resettare il cervello fino a ridurlo ad una pura e semplice tabula rasa.
Ma in questo spazio mitico ed imprecisato si giunge anche alla fatidica terra dei Ciclopi, collegata in un estremo occidente presso le Porte del Sole.
Tra le numerose e spettacolari ambientazioni ricordiamo il viaggio nell’Ade, i viaggi presso l’isola di Circe, l’isola di Calipso, il palazzo dei Feaci.
Del resto, i collegamenti odissiaci sono tutti resi tramite una serie di flashbacks narrativi in quanto l’opera originale è così strutturata e sviluppata in un sistema ad anelli e continui collegamenti.