
DATI ESSENZIALI:
- Titolo: “Il Natale di Poirot”.
- Titolo originale: "Hercule Poirot’s Christmas".
- Autore: Agatha Christie;
- Nazionalità Autore: Inglese;
- Data di Pubblicazione: per la prima volta in Gran Bretagna nel 1939 e in Italia nel 1940;
- Editore: Mondadori;
- Genere: Giallo;
- Pagine: 224p., brossura;
- Voto del Pubblico (IBS): 4,4 su 5.
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Recensione del Libro “Il Natale di Poirot” di Agatha Christie del 1939, genere Giallo. Evidenzieremo il riassunto del libro “Il Natale di Poirot”, l’analisi dei personaggi, i luoghi d’ambientazione, la collocazione temporale, lo stile di scrittura ed il narratore. Infine analizzeremo le tematiche trattate nel libro “Il Natale di Poirot” con tanto di commento ed opinione del recensore articolista.
BIOGRAFIA DELL'AUTORE DEL LIBRO ''IL NATALE DI POIROT'':
Agatha Mary Clarissa Miller nasce nel 1890 a Torquay, in Inghilterra da padre americano.
Tra le sue opere si annoverano, oltre ai romanzi gialli che l'hanno resa celebre, anche alcuni romanzi rosa scritti con lo pseudonimo di Mary Westmacott.
Quando la piccola è ancora in tenera età, la famiglia si trasferisce a Parigi dove la futura scrittrice intraprende fra l'altro studi di canto. Orfana di padre a soli dieci anni, viene allevata dalla madre.
L'infanzia della Christie sarebbe una normale infanzia borghese se non fosse per il fatto che non andò mai a scuola. Anche della sua educazione scolastica si incaricò direttamente la madre, nonché talvolta le varie governanti di casa.
Inoltre, nell'adolescenza fece molta vita di società fino al matrimonio, nel 1914, con Archie Christie.
Il discreto successo di “Poirot a Styles Court” convince la giovane scrittrice a insistere su quella strada, ma con risultati modesti fino al 1926 quando, con “Dalle nove alle dieci” (The Murder of Roger Ackroyd), Agatha Christie conosce il vero successo diventando una delle autrici più lette d'Inghilterra.
I suoi personaggi maggiori sono famosi in tutto il mondo: i più celebri, protagonisti di buona parte della sua produzione letteraria e di una serie corposissima di adattamenti cinematografici e televisivi, sono l'investigatore belga Hercule Poirot e la simpatica vecchietta, nonché acuta indagatrice, Miss Marple.
Dopo la morte della madre e l'abbandono del marito Archie Christie, Agatha scompare e, dopo una ricerca condotta in tutto il paese, viene ritrovata ad Harrogate nell'Inghilterra settentrionale sotto l'effetto di un'amnesia.
Un viaggio in treno per Bagdad le ispirò “Assassinio sull'Orient Express” (1934, Murder on the Orient Express) e la fece innamorare dell'archeologo Max Mallowan (di vari anni più giovane di lei!) che sposò nel 1930.
Inoltre nel 1930 fonda il Detection Club, un’associazione che riunisce i più grandi scrittori di libri gialli britannici, tenta un romanzo non poliziesco “Musica barbara”, scrive per il teatro l’opera “Akhenaton”, ambientata in Egitto.
La Seconda Guerra Mondiale ha non poche conseguenze sulla vita della scrittrice:
- i suoi diritti d’autore restano bloccati negli Stati Uniti per il conflitto;
- la figlia Rosalind si sposa e ha un bambino, ma resta ben presto vedova perché il marito cade in guerra;
- deve momentaneamente abbandonare la residenza di Greenway Estate, ora trasformata in museo.
Anche se lo pubblicherà solo nel 1975, è proprio durante la Seconda Guerra Mondiale che la scrittrice scrive “Sipario” (1975, Curtain), il libro nel quale fa morire il suo personaggio più celebre, Poirot.
Dal 1950 scrive circa un romanzo l’anno e compone numerosi gialli teatrali.
I suoi libri sono stati tradotti in 103 lingue e ne sono stati venduti oltre 2 miliardi di copie. Fra i romanzi che ebbero più successo ricordiamo:
- “Poirot a Styles Court” (1920, The Mysterious Affair at Styles);
- “Aiuto, Poirot!” (1923, The Murder on the Links);
- “L'uomo vestito di marrone” (1924, The Man in the Brown Suit);
- “L'assassinio di Roger Ackroyd” (1926, The Murder of Roger Ackroyd);
- “Assassinio sull'Orient-Express” (1934, Murder on the Orient Express);
- “Poirot sul Nilo” (1937, Death on the Nile);
- “Il Natale di Poirot” (1938, Hercule Poirot's Christmas);
- “Dieci piccoli indiani” o “10 piccoli indiani” (1939, Ten Little Niggers);
- “È un problema” (1949, Crooked House);
- “Miss Marple: giochi di prestigio” (1952, They Do It with Mirrors);
- “Poirot e la strage degli innocenti” (1969, Hallowe'en Party);
- “Miss Marple: Nemesi” (1971, Nemesis);
- “Sipario: l'ultima avventura di Poirot” (1975, Curtain);
- “Addio Miss Marple” (1976, Sleeping Murder).
L'ultimo romanzo che ha come protagonista Hercule Poirot (Sipario) venne pubblicato poco prima della morte dell'autrice; è proprio in quel romanzo che (ironia della sorte!) Agatha Christie decide di far morire il suo famoso investigatore.
Il 12 gennaio 1976, all'età di 85 anni, Agatha Christie muore nella sua villa di campagna a Wallingford, vicino a Oxford, e ciò accade (ironia della sorte!) proprio quando lei stessa aveva decretato la morte dei suoi personaggi più celebri:
- pochi mesi prima si era decisa a pubblicare “Sipario: l'ultima avventura di Poirot” (o “Curtain”, pubblicato nel 1975, ma scritto 30 anni prima!) nel quale faceva morire il personaggio Poirot;
- aveva terminato di scrivere “Addio Miss Marple” (o “Sleeping Murder”, pubblicato postumo nel 1976, Sleeping Murder) nel quale faceva morire il personaggio Miss Marple.
E’ sepolta nel cimitero di Cholsey e sulla sua lapide si può leggere l’epigrafe:
“Tempo di riposo dopo tanto lavoro
Rifugio di pace dopo i giorni di tempesta
Riparo benedetto al termine della guerra
La morte è dolce dopo una vita così aspra”.
RIASSUNTO DEL LIBRO ''IL NATALE DI POIROT'': 
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Il tirannico patriarca Simeon Lee invita i quattro figli Alfred, David, George ed Harry (e le loro consorti) a passare il Natale da lui.
Alla riunione partecipano anche Pilar Estravados, la nipote discendente dall’unica figlia femmina di Simeon, e Stephen Farr, il figlio di un vecchio socio d’affari con cui il magnate aveva aperto e sfruttato alcune miniere di diamanti in Sud Africa.
Simeon annuncia che sta per cambiare il proprio testamento a detrimento dei precedenti eredi e questo annuncio scatena rivalità e accuse tra i suoi familiari.
La sera della vigilia di Natale, il vecchio Lee si ritira presto in camera sua chiedendo di non essere disturbato. Ma dopo un po’ gli ospiti radunati in salone sentono un rumore di oggetti rovesciati al piano superiore.
Corrono a vedere cosa sia successo e trovano Simeon sgozzato, in un lago di sangue, nella sua camera chiusa a chiave dall’interno.
Il Commissario Snudgen, che qualche giorno prima si era recato a Gorston Hall per una raccolta fondi, inizia ad indagare con la supervisione del Colonnello Johnson, suo superiore, vista l’importanza della vittima.
Hercules Poirot, che è ospite del Colonnello, decide di accompagnarlo.
Subito si scopre che Pilar ha raccolto qualcosa da terra sulla scena del delitto e i sospetti convergono su di lei, poi Poirot capisce che tutti i presenti potrebbero essere stati indotti all’omicidio dal sadico Simeon Lee.
Perciò il belga decide di concentrarsi sull’analisi della personalità della vittima e sui possibili moventi. Solo in un secondo momento inserisce gli indizi in un quadro che si è formato nella sua mente. Il suo compito è quello di dipanare la matassa trovando l’unica persona che ha materialmente commesso il delitto
ANALISI DEI PERSONAGGI DEL LIBRO ''IL NATALE DI POIROT'': 
La vittima è SIMEON LEE. Ora vecchio e malato, l’uomo ha avuto una vita avventurosa. Sempre infedele alla moglie, che vessava vantandosi dei propri tradimenti, ha fatto fortuna in Sudafrica con i diamanti. È estremamente magro, con dita delle mani lunghe, simili ad artigli di un uccello da preda, e capelli bianchi.
La pelle del viso è giallastra e solcata da rughe. Fiero e crudele, ha sempre fatto tutto ciò che voleva senza curarsi delle conseguenze dei propri gesti e non prova alcun rimorso per i peccati commessi. Anzi dice con orgoglio di essere stato più cattivo della maggior parte degli uomini. Tra i figli, preferisce il peggiore: Harry.
- ALFRED è il figlio maggiore di Simeon. Uomo dal temperamento calmo e pacato, è schiavo del padre. Ha gli occhi marrone chiaro.
- DAVID è un musicista, un sognatore, che si appoggia sulla moglie. Biondo, con gli occhi azzurri, ha delle lunghe mani delicate e un viso estremamente giovanile.
David potrebbe aver ucciso il padre per vendicare le angherie subite dalla madre Adelaide quando era viva ad opera di Simeon, così come il fratello ALFRED potrebbe averlo fatto per vendicare i soprusi di cui lui stesso è stato vittima.
Gli stessi moventi possono valere per le mogli, perché, nell’ottica di Agatha Christie, le mogli devono essere solidali con i mariti e le due donne hanno gli stessi interessi finanziari: non essere estromesse dal testamento. Ma HILDA e LIDIA sono due donne intelligenti e piene di buon senso, anche se non particolarmente belle.
In particolare HILDA, moglie di David, è piuttosto grassa, ma diffonde intorno a sé un certo magnetismo per la sua forte personalità e la sua energia vitale. Indossa abiti fuori moda ed è pettinata in modo antiquato.
LYDIA non è bella, ma è molto distinta nei modi ed è caratterizzata dalle sue spalle sottili che ne esaltano il portamento. Anche lei è di una vivacità straordinaria ed è una moglie perfetta. Ama il giardinaggio.
A Gorston Hall arriva poi per le festività natalizie il terzo figlio di Simeon, GEORGE, politico fanfarone e corrotto a cui il padre vorrebbe ridurre il vitalizio. Corpulento, ha da poco passato la quarantina. Ha gli occhi di un azzurro pallido, la mascella pronunciata e parla lentamente, in modo pedante. È riuscito a farsi una carriera, nonostante non sia particolarmente intelligente.
- MAGDALENE, la moglie di George, è un’ex modella, vent’anni più giovane del marito e animata da idee moderne, forse troppo moderne per la scrittrice, che non ha simpatia per lei. Ha i capelli platinati, gli occhi color nocciola, lo sguardo duro, le sopracciglia depilate, il viso di un ovale perfetto, la bocca piccola. È, o finge di essere, stupida e sa far infatuare gli uomini.
C’è poi il figlio prodigo, HARRY, viveur e scialacquatore, un sospetto fin troppo prevedibile, sempre pieno di debiti e con molto da raccontare alle spalle, compresa la galera. Indossa abiti dai colori vistosi e cappelli eccentrici. I suoi occhi sembrano sempre ridere. Sfrontato, è comunque ricco di fascino.
Tra gli altri personaggi spiccano infine: PILAR ESTRAVADOS, che si scoprirà non essere la vera nipote di Simeon e STEPHEN FARR, sedicente figlio di un vecchio socio d’affari del magnate Lee.
- PILAR, spagnola, ha capelli neri, carnagione abbronzata, labbra sensuali. I suoi occhi scuri e profondi come la notte appaiono sempre tristi e fieri come si addice ad una tipica donna del Sud. Nonostante l’abbigliamento povero, s’impone per la sua bellezza. Ama vedere litigare le persone.
- STEPHEN è un bell’uomo dai modi gradevoli, biondo e con gli occhi azzurri. Ha le spalle quadrate, il viso abbronzato che rivela la sua origine sudafricana, la voce tenorile.
Ci sono poi gli investigatori.
- HERCULES POIROT, celebre investigatore bella, dalla testa ad uovo, molto orgoglioso dei propri baffi e delle cellule grigie del proprio cervello. Il suo aspetto e il suo abbigliamento sono sempre molto curati. Lo abbiamo già incontrato in “Poirot a Styles Court”, “Assassinio sull’Orient Express” ed è il protagonista di ben 36 romanzi e numerosi racconti.
Ci sono infine il COMMISSARIO SNUDGEN (bell’uomo, dall’andatura militare, naso aquilino e con magnifici baffi castano chiaro) e il COLONNELLO JOHNSON, superiore di Snudgen e amico di Poirot.
LUOGHI D'AMBIENTAZIONE DEL LIBRO ''IL NATALE DI POIROT'': 
Ancora una volta, come in “Miss Marple: Giochi di prestigio” o “Poirot a Styles Court” e molti altri romanzi, l’ambientazione di “Il Natale di Poirot” è un tipico maniero nella campagna inglese: Gorston Hall.
Per questa ambientazione Agatha Christie s’ispirò ad Abney Hall, una residenza vittoriana nel nordovest dell’Inghilterra: qui aveva spesso passato le vacanze natalizie con la madre in infanzia.
Nella sua autobiografia, la scrittrice descrive il luogo come un paradiso durante il periodo natalizio: tutti i tipi di dolci e di leccornie salate e un atmosfera festosa, ben diversa da quella che si respira a Gorston Hall.
All’abitazione si accede attraverso una porta a vetri e la cena è annunciata da colpi di gong.
Il salone principale, in cui troviamo Alfred e Lidia all’inizio del romanzo, è arredato in blu e oro. In un angolo c’è un grande caminetto.
Dalla porta finestra si accede ad una terrazza decorata da vasi che l’abilità nel giardinaggio di Lidia ha trasformato in giardini in miniatura: un’oasi con piccole palme, un giardino italiano, un giardino artico con tanto di pinguini in miniatura, un giardino giapponese con due arbusti nani e dove dei frammenti di vetri simulano un corso d’acqua che passa sotto un ponte.
Al primo piano del maniero, in fondo ad un lungo corridoio fiancheggiato da statue di marmo bianco, si trova una stanza immensa, che affaccia sul grande viale del parco. È la stanza di Simeon Lee Qui incontriamo per la prima volta di persona il magnate, la cui personalità sadica ed arrogante ci è stata già anticipata dalle conversazioni dei figli.
I muri sono coperti di broccato spesso e dappertutto ci sono enormi poltrone di cuoio, statue di bronzo e grandi vasi decorati con dragoni a rilievo. Tutto è magnifico e costoso. Su un mobile, c’è un cofanetto dove Simeon conserva dei diamanti non lavorati.