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Recensione ''Il mercante di libri maledetti'' (Libro di Marcello Simoni)
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- Categoria principale: Recensioni Libri
- Categoria: Recensioni Libri ''I''
- Creato: Domenica, 16 Novembre 2014 15:57
- Scritto da Melissa Radice
- Titolo: “Il mercante di libri maledetti”.
- Titolo originale: "Il mercante di libri maledetti".
- Autore: Marcello Simoni;
- Nazionalità Autore: Italiana;
- Data di Pubblicazione: 2011;
- Editore: Newton Compton (collana Nuova narrativa Newton);
- Genere: Thriller storico;
- Pagine: 351 p., rilegato;
- Voto del Pubblico (IBS): 2,75 su 5.
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BIOGRAFIA DELL'AUTORE DEL LIBRO ''IL MERCANTE DI LIBRI MALEDETTI'':
Marcello Simoni nasce a Comacchio, in provincia di Ferrara, nel 1975.
Laureato in Lettere, è ex archeologo e bibliotecario. Ha pubblicato diversi saggi storici, soprattutto per la rivista specialistica Analecta Pomposiana.
Molte delle sue ricerche riguardano l'abbazia di Pomposa, con speciale attenzione agli affreschi medievali che raffigurano scene del Vecchio e del Nuovo Testamento e dell'Apocalisse.
Sul fronte della narrativa ha partecipato all’antologia 365 racconti horror per un anno, a cura di Franco Forte. Altri suoi racconti sono usciti per la rivista letteraria Writers Magazine Italia.
Il suo primo romanzo, "Il mercante di libri maledetti", è un thriller medievale che ruota intorno alla figura di Ignazio da Toledo, mercante di reliquie mozarabo, e a uno sfuggente manoscritto intitolato Uter Ventorum.
In realtà questo volume è uno pseudobiblion come il Necronomicon citato da H.P. Lovecraft.
Per il successo conseguito da questo romanzo l'autore ha ricevuto il 24 novembre 2011 il premio What's up Giovani Talenti per la cultura. Con lo stesso romanzo ha inoltre vinto il Premio Bancarella 2012.
Il doppio premio al romanzo d’esordio di Marcello Simoni è dovuto alla somma di due meriti: quello di aver scritto un romanzo d’avventura, di fantasia e di viaggio – componenti tutte essenziali per evocare lo spirito di Salgari – in una sintesi che rende l’opera gradevole al grande pubblico delle librerie tradizionali, del mercato virtuale degli e-book o dell’artigianale "Bancarella".
Nell'ottobre del 2012 pubblica “La biblioteca perduta dell’alchimista” con protagonista ancora il mercante Ignazio da Toledo e a partire dall'agosto dello stesso anno "Rex Deus. L'armata del diavolo", ebook a puntate poi pubblicato in cartaceo con il titolo "L'isola dei monaci senza nome".
Nel tempo libero Simoni organizza eventi culturali di taglio letterario.
Attualmente sta lavorando a una nuova saga ambientata nel XIV secolo, tra Pomposa e Ferrara, intitolata Codice Millenarius.
RIASSUNTO DEL LIBRO ''IL MERCANTE DI LIBRI MALEDETTI'':
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"Ho ricevuto una lettera mesi fa da un monaco francese. Scrive di possedere un metodo infallibile per evocare gli angeli. Chiede se sono interessato a conoscere il segreto, naturalmente dietro ragionevole compenso."
Siamo all'inizio del XIII secolo in una fredda sera di fine inverno in uno dei luoghi più misteriosi e leggendari d'Italia, l'abbazia di San Michele della Chiusa, la Sacra di san Michele, all'ingresso della Valle di Susa.
Un monaco, Vivïen de Narbonne, trova conficcato sull'uscio della sua cella un pugnale che regge un chiaro messaggio: una sentenza di morte, anzi, peggio, la certezza di una lunga tortura per fargli confessare il segreto che solo lui e Ignazio da Toledo conoscono. Meglio la morte.
Sellato velocemente un cavallo, il monaco tenta di fuggire lungo il pendio del monastero, ma precipita nel vuoto e non c'è un angelo a salvarlo come era accaduto alla bell'Alda.
Non molto lontano da lì - sulla costa adriatica nei pressi di Venezia – tredici anni dopo Ignazio da Toledo, un mercante converso di cui si dice che "durante il sacco di Costantinopoli abbia messo le mani su alcune reliquie, ma anche su libri preziosi, certi addirittura di magia", riceve l'incarico da un appassionato aristocratico di cercare "un libro in grado di sciogliere misteri inimmaginabili, al di là delle cognizioni di qualsiasi filosofo o alchimista".
È l'Uter Ventorum, Otre dei Venti, "un libro copiato da certi manoscritti persiani che conterrebbe il metodo per evocare gli angeli. Le creature soprannaturali, una volta evocate, saranno disposte a rivelare i segreti dei poteri celesti".
Per concludere l'affare con il conte, il proprietario del libro ha richiesto la mediazione di Ignazio da Toledo. Vuole incontrarsi unicamente con lui. Solo a lui cederà l'Uter Ventorum.
Sostiene di conoscere molto bene Ignazio e da lungo tempo. È Vivïen de Narbonne.
Ma allora, non è morto precipitando dalla montagna? Gli uomini mascherati del tribunale segreto non l'hanno raggiunto? E chi sta seguendo Ignazio e il suo giovane aiutante tra Italia, Spagna e Francia sulle tracce del libro abilmente nascosto?
ANALISI DEI PERSONAGGI DEL LIBRO ''IL MERCANTE DI LIBRI MALEDETTI'':
I personaggi del "Il mercante di libri maledetti" sono davvero tanti. Nel finale l’elevato numero si riduce a causa di uccisioni e grazie a un paio di sorprese.
- Il protagonista è Ignazio da Toledo, mercante di reliquie di origine mozarabica dal passato oscuro: un uomo molto colto, avveduto e dall'emotività sfuggente. Ignazio in gioventù è stato discepolo di Gherardo da Cremona, il fondatore della Scuola di traduttori di Toledo impegnata a divulgare i testi della cultura greco-araba nell'Occidente cristiano. L'essere in possesso di una simile cultura è costato a Ignazio la fama di negromante.
- Il francese Willalme, è un ottimo guerriero. Riscattato dalla schiavitù da Ignazio sarà un suo fedele seguace e nutre moltissima stima nell'amico.
- Il giovane converso Uberto, un orfano incontrato nel convento italiano nel quale ha sempre vissuto, ottimo amanuense (scopriremo, nel corso della lettura, che non si tratta di un incontro casuale) seguirà Ignazio con un'interesse e una curiosità sempre maggiore riguardo tutti i misteri dell'Uter Ventorum.
- Vivien de Narbonne è monaco in odore di negromanzia, è il depositario del libro "Uter ventorum", che provvede a smembrare in quattro parti con l’intento di difenderne il segreto.
- C'è inoltre uno stuolo di monaci come l’abate Maynulfo da Silvacandida, probabilmente assassinato, o il suo ambiguo successore Rainerio da Fidenza. E il misterioso, spettrale Scipio Lazarus, frate dal volto orribilmente sfregiato.
- I membri della Saint-Vehme sono una setta disposta a tutto pur di intercettare il libro misterioso. Di essa fanno parte Dominus, capo violento che sole indossare una maschera rossa, e il suo vassallo, il boemo Slawnik.
Slawnik è il servitore del cattivo Dominus, che a un certo punto deciderà di riacquistare la propria libertà e dignità di cavaliere e guerriero, anche se questo significherà tradire la Saint-Vehme, che altro non ha fatto che chiedere spargimenti di sangue in nome di un ... libro!
Ci sono inoltre due nobili:
- Il conte Enrico Scalò, amico del doge e frequentatore di bordelli, orribilmente giustiziato dopo una tortura crudele.
- Il conte Dodiko, è stato inviato per proteggere Ignazio da un mandante misterioso... è un uomo di dubbia morale e rimane per tutto il corso del romanzo piuttosto misterioso.
LUOGHI D'AMBIENTAZIONE DEL LIBRO ''IL MERCANTE DI LIBRI MALEDETTI'':
"Il mercante di libri maledetti" è un thriller medievale ambientato tra l'Italia, la Francia e la Spagna.
Conosceremo i protagonisti al monastero di Santa Maria del Mare, poco lontano dal Mar Adriatico, nelle tratta tra Ravenna e Venezia. Proseguiranno poi proprio verso Venezia fino ad arrivare a Compostela, percorrendo gran parte del "Camino di Santiago".
La descrizione artistica dei luoghi si è rivelata veritiera e del tutto precisa nei minimi dettagli (come ad esempio le sculture del monastero di San Michele della Chiusa creati da Nicholaus)
TEMPO (COLLOCAZIONE TEMPORALE) DEL LIBRO ''IL MERCANTE DI LIBRI MALEDETTI'':
"Il mercante di libri maledetti" è ambientato nel 1200.
Più precisamente ci troviamo nell'Anno Domini 1218.
Esattamente tredici anni dopo la morte di Vivienne de Narbonne, con la quale si apre il romanzo.
L'avventura del mercante e dei suoi due seguaci dura alcuni mesi.
D'altronde non avrebbe portuto essere diversamente poichè anche solo per gli spostamenti da una città all'altra ci volevano svaritai giorni.
STILE DI SCRITTURA USATO NEL LIBRO ''IL MERCANTE DI LIBRI MALEDETTI'':
La narrazione è veloce, serrata, con sapienti impennate nella tensione. Lo stile di Marcello è limpido, colto, pieno di belle descrizioni paesaggistiche ... e di atmosfere:
“Tutto taceva intorno alla basilica di san Marco. Sulle mura dell’attiguo castello del doge le fiaccole danzavano fatue. Un’aria pesante, gravida di salsedine, spirava sulla piazza.”
NARRATORE DEL LIBRO ''IL MERCANTE DI LIBRI MALEDETTI'':
Ne "Il mercante di libri maledetti" Simoni sceglie di una narrazione esterna. Ed è proprio la narrazione secondo me il punto debole del romanzo, poichè cambia punto di vista troppo spesso e improvvisamente, creando un po' si confusione.