
DATI ESSENZIALI:
- Titolo: “Romeo e Giulietta”.
- Titolo originale: "Romeo and Juliet".
- Autore: William Shakespeare;
- Nazionalità Autore: Inglese;
- Data di Pubblicazione: per la prima volta in Gran Bretagna nel 1598;
- Editore: Mondadori;
- Genere: Classici;
- Pagine: 251 p., brossura;
- Voto del Pubblico (IBS): 4,45su 5.
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Recensione del Libro “Romeo e Giulietta” di William Shakespeare del 1598, genere Classici. Evidenzieremo il riassunto del libro “Romeo e Giulietta”, l’analisi dei personaggi, i luoghi d’ambientazione, la collocazione temporale, lo stile di scrittura ed il narratore. Infine analizzeremo le tematiche trattate nel libro “Romeo e Giulietta” con tanto di commento ed opinione del recensore articolista.
BIOGRAFIA DELL'AUTORE DEL LIBRO ''ROMEO E GIULIETTA'':
William Shakespeare, considerato il più grande drammaturgo di tutti i tempi, nacque a Stratford-upon-Avon in Inghilterra verosimilmente il 23 aprile 1564 (non abbiamo un registro delle nascite, ma sappiamo per certo che fu battezzato il 26).
Frequentò una scuola locale, la “King’s Grammar School”, dove studiò latino, greco e storia secondo i canoni dell’istruzione elisabettiana. Non frequentò l’università.
Pochi sono i documenti relativi alla sua vita fino all’inizio della sua carriera teatrale, intorno al 1590, nella “Compagnia del Lord Ciambellano” (dal 1603, anno dell’incoronazione di Giacomo I denominata “Gli uomini del Re”) a Londra.
Sappiamo che il padre era un facoltoso commerciante di pelle e che il drammaturgo sposò nel 1582 Anne Hathaway da cui ebbe tre figli, un maschio e due femmine.
Già nel 1597 erano stati pubblicati 15 dei 37 drammi scritti da Shakespeare fino a quel momento, tra cui “Sogno di una notte di mezza estate”.
Recitò davanti alla regina Elisabetta e per il suo successore Giacomo I, entrambi grandi amanti di teatro. Nel 1599 acquistò il teatro Globe, appena costruito.
Fu dopo il 1600 che il drammaturgo compose le cosiddette “tragedie maggiori”: “Amleto” del 1601, “Otello” del 1604, “Re Lear” e “Macbeth” entrambe del 1605, che lo resero celebre in tutto il mondo e i cui protagonisti si ergono a rappresentazioni universali e senza tempo di singole passioni umane: la sete di vendetta, la gelosia, la sete di potere, ecc.
Altre opere sono: “La tempesta” (1611).
Morì a Stratford, dove era tornato nel 1611, il 23 aprile del 1616, all’età di 52 anni.
Shakespeare non si dedicò mai alla pubblicazione delle sue opere, né manifestò mai interesse a che passassero ai posteri. Ma tutte le sue opere teatrali sono contenute nel “Folio” del 1623, seppure non in ordine cronologico, né con l’indicazione della data di composizione.
RIASSUNTO DEL LIBRO ''ROMEO E GIULIETTA'': 
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Nelle strade di Verona si moltiplicano gli scontri tra i membri della famiglia dei Montecchi e quelli della famiglia dei Capuleti tanto che il principe della città emana un’ordinanza secondo la quale chiunque verserà nuovo sangue per la faida sarà condannato a morte.
Poco dopo il Romeo Montecchi si reca dal cugino Benvolio e gli confida di essere innamorato, non corrisposto di una certa Rosalina. Benvolio cerca di convincerlo a superare questa passione che lo rende infelice. Dovrebbe piuttosto guardarsi intorno perché Verona è piena di ragazze, anche più belle di Rosalina.
Nel frattempo Paride, imparentato con il Principe di Verona, chiede la mano di Giulietta Capuleti. Il padre della ragazza, sebbene felice del fidanzamento, chiede al giovane di aspettare due anni per le nozze, perché la figlia non ha ancora quattordici anni. Invita poi a Paride a partecipare a un ballo in maschera che si terrà a casa sua, sperando che i due giovani si innamorino.
Romeo e Benvolio incontrano il servitore dei Capuleti che sta consegnando gli inviti per il ballo e Benvolio consiglia di partecipare col volto coperto in modo che Romeo possa mettere Rosalina a confronto con le altre bellezze di Verona. Il giovanissimo Montecchi accetta, ma solo perché la sua amata sarà là.
Giulietta intanto parla con la madre e la nutrice e accondiscende a conoscere Paride, sperando di innamorarsi, anche se non ha mai preso in considerazione l’idea del matrimonio, vista la sua giovanissima età.
La festa comincia. Romeo, Benvolio e il loro Mercuzio sono là. Quando compare Giulietta, Romeo se ne innamora immediatamente. Ma il cugino della ragazza, Tibaldo, lo riconosce e si infuria per l’impudenza e l’affronto della presenza di un Montecchi ad una festa dei Capuleti.
Respinto l’attacco, Romeo parla con Giulietta e i due si baciano, senza neppure sapere i nomi l’uno dell’altra.
Appena scoprono l’identità reciproca, cominciano entrambi a disperarsi. Romeo, nascosto sotto il balcone della giovane Capuleti, la sente sospirare per lui, si palesa e i due si scambiano promesse d’amore.
Romeo si reca immediatamente dal suo confessore, Frate Lorenzo, che accetta di celebrare il matrimonio con Giulietta, sperando di porre così fine alla faida che divide le due famiglie. E infatti le nozze avvengono il giorno successivo. La nutrice permette anche ai due giovani di consumare il matrimonio.
Il giorno successivo Tibaldo, ancora infuriato, sfida Romeo a duello, ma il giovane Montecchi si ritrae perché non vuole combattere con il cugino di Giulietta. Mercuzio combatte al suo posto e Tibaldo lo pugnala a morte. Romeo, in un attacco di rabbia pura, reagisce e uccide l’uccisore. Al principe di Verona non resta che bandire per sempre Romeo da Verona.
Frate Lorenzo fa in modo che i due giovani amanti possano passare un’ultima notte insieme. Quando la nutrice le racconta l’accaduto, Giulietta prima si dispera per aver legato il suo cuore all’assassino del cugino, poi si riprende e comprende che i voti nuziali la legano ormai indissolubilmente a Romeo, anche contro la sua stessa famiglia.
La mattina seguente Romeo deve partire e Giulietta scopre che il padre, sconvolto dagli ultimi avvenimenti ha deciso di anticipare il suo matrimonio con paride a tre giorni dopo. Incerta sul da farsi e incapace di confessare la verità alla sua famiglia, Giulietta si reca da Frate Lorenzo per avere consiglio. E il suo frate per aiutare i due giovani, ma nulla potrà contro la fatalità di una serie di eventi sfortunati.
probabilmente tutti conoscono l’epilogo della vicenda, ma….lascio ai lettori le ultime strazianti pagine dell’opera.
ANALISI DEI PERSONAGGI DEL LIBRO ''ROMEO E GIULIETTA'': 
I personaggi sono numerosi, ma nell’analisi mi soffermerò sui due protagonisti e sul loro aiutante Frate Lorenzo.
-Romeo, il protagonista maschile, nonostante la sua giovanissima età è capace di provare un amore talmente profondo da giungere al sacrificio estremo, quello della vita. Ma non siamo davanti ad un amante stereotipato. Il personaggio è più complesso.
Il giovane è un adolescente e, come tale, è prima di tutto innamorato dell’amore. Fervido lettore di poesie d’amore, proietta prima su Rosalina il proprio desiderio d’amore e d’essere amato. Poi la dimentica, appena vede Giulietta. Ma Giulietta non è un semplice rimpiazzo. Con il procedere dell’azione, il sentimento stereotipato, libresco diventa una vera e profonda passione. E la maturazione avviene attraverso il confronto con la ragazza, che fin dall’inizio, nonostante sia giovanissima, è più consapevole di ciò che desidera.
La capacità di amare è comunque solo una parte del forte sentire di Romeo, che manca completamente di moderazione. L’amore lo spinge a rischiare la vita, infiltrandosi prima al ballo, poi nel giardino dei Capuleti. La rabbia gli fa uccidere il cugino della moglie. La disperazione lo spinge nel baratro alla fine dell’opera. Sarà proprio questa sua mancanza di moderazione a ingenerare la tragedia.
Altri aspetti della personalità di Romeo si palesano nella relazione con gli amici: è leale, socievole, arguto, capace di giochi di parole, soprattutto a doppio senso.
- Giulietta, la protagonista femminile, è ugualmente un personaggio dinamico che evolve psicologicamente nel corso dell’opera. All’inizio, non ancora quattordicenne, appare una bambina ingenua e obbediente al padre. Il fatto che desideri fare un tentativo per innamorarsi di Paride, rivela la sua visione immatura dell’amore, che non può nascere a comando.
Non sembra avere amici o confidenti, se non la nutrice, e non è a suo agio se si affronta l’argomento del sesso.
Ma è forte, determinata e riesce a mettere a tacere la nutrice con una sola parola, mentre sua madre non ci riesce. Pur amando Romeo profondamente, ne critica apertamente le decisioni impulsive e la visione sentimentale e libresca della vita.
La decisione di restare fedele al marito dopo l’uccisione di Tibaldo, è una scelta ponderata e consapevole. Sfida ogni legame sociale per cercare di riunirsi con Romeo. E, nel finale, di fronte alla decisione estrema, agisce in modo molto più forte e attivo di Romeo: ricorre al pugnale, non al veleno, quasi in una sorta di inversione di ruoli.
Lo sviluppo della sua personalità è uno dei migliori risultati di Shakespeare nella caratterizzazione dei personaggi.
- Frate Lorenzo, l’unico religioso della pièce, è un personaggio dalle molte sfaccettature.
Aiuta costantemente i due giovani amanti nel corso della vicenda e dà loro buoni consigli. Soprattutto esorta costantemente Romeo alla moderazione e alla pazienza.
Ma è anche un abile politico: accetta infatti di celebrare il matrimonio dei due giovani perché ravvisa in quest’unione la possibilità di porre fine alla lotta interna che lacera Verona.
Inoltre, nonostante i suoi piani siano ben congegnati, suo malgrado diventa uno strumento inerte nelle mani del destino che si accanisce contro Romeo e Giulietta.
LUOGHI D'AMBIENTAZIONE DEL LIBRO ''ROMEO E GIULIETTA'': 
Shakespeare ambientò la tragedia a Verona, assecondando il gusto rinascimentale britannico per l’Italia. Verosimilmente il bardo non è mai stato nel nostro paese, né sappiamo con certezza se si sia ispirato ad una storia vera o ad un’altra pièce.
In ogni caso le famiglie veronesi dei Montecchi e dei Cappelletti, divise da una faida, erano già citate in Dante e oggi la città veneta è piena di luoghi riconoscibili legati alla vicenda degli amanti shakespeariani.
La famiglia Montecchi esisteva realmente e viveva in un palazzo di mattoni rossi a vista, simile nell’aspetto ad una fortezza con le sue spesse mura sormontata da merli a coda di rondine, cioè ghibellini, e la sua torretta di avvistamento.
È stato identificato il palazzo dei Capuleti con tanto di balcone, anche se in questo si tratta di una ricostruzione e il balcone potrebbe essere un’aggiunta posteriore.