- Titolo: “Otello”.
- Titolo originale: "Othello".
- Autore: William Shakespeare;
- Nazionalità Autore: Inglese;
- Data di Pubblicazione: per la prima volta in Gran Bretagna nel 1604;
- Editore: Mondadori;
- Genere: Classici;
- Pagine: 352 p., brossura;
- Voto del Pubblico (IBS): 5 su 5.
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BIOGRAFIA DELL'AUTORE DEL LIBRO ''OTELLO'':
William Shakespeare, considerato il più grande drammaturgo di tutti i tempi, nacque a Stratford-upon-Avon in Inghilterra verosimilmente il 23 aprile 1564 (non abbiamo un registro delle nascite, ma sappiamo per certo che fu battezzato il 26).
Frequentò una scuola locale, la “King’s Grammar School”, dove studiò latino, greco e storia secondo i canoni dell’istruzione elisabettiana. Non frequentò l’università.
Pochi sono i documenti relativi alla sua vita fino all’inizio della sua carriera teatrale, intorno al 1590, nella “Compagnia del Lord Ciambellano” (dal 1603, anno dell’incoronazione di Giacomo I denominata “Gli uomini del Re”) a Londra.
Sappiamo che il padre era un facoltoso commerciante di pelle e che il drammaturgo sposò nel 1582 Anne Hathaway da cui ebbe tre figli, un maschio e due femmine.
Già nel 1597 erano stati pubblicati 15 dei 37 drammi scritti da Shakespeare fino a quel momento, tra cui “Sogno di una notte di mezza estate”.
Recitò davanti alla regina Elisabetta e per il suo successore Giacomo I, entrambi grandi amanti di teatro. Nel 1599 acquistò il teatro Globe, appena costruito.
Fu dopo il 1600 che il drammaturgo compose le cosiddette “tragedie maggiori”: “Amleto” del 1601, “Otello” del 1604, “Re Lear” e “Macbeth” entrambe del 1605, che lo resero celebre in tutto il mondo e i cui protagonisti si ergono a rappresentazioni universali e senza tempo di singole passioni umane: la sete di vendetta, la gelosia, la sete di potere, ecc.
Altre opere sono: “La tempesta” (1611).
Morì a Stratford, dove era tornato nel 1611, il 23 aprile del 1616, all’età di 52 anni.
Shakespeare non si dedicò mai alla pubblicazione delle sue opere, né manifestò mai interesse a che passassero ai posteri. Ma tutte le sue opere teatrali sono contenute nel “Folio” del 1623, seppure non in ordine cronologico, né con l’indicazione della data di composizione.
RIASSUNTO DEL LIBRO ''OTELLO'':
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Probabilmente tutti conoscono, almeno a grandi linee, la trama della tragedia di Shakespeare imperniata sul personaggio di Otello.
L’opera si apre di notte in una strada di Venezia dove Iago e Roderigo stanno discutendo della relazione tra Otello e Desdemona. Otello è un abile comandante moro, al soldo della Repubblica di Venezia e ha sposato in segreto la bella Desdemona, figlia del nobile Brabanzio.
Entrambi i gentiluomini che stanno parlando nutrono del risentimento per il moro: Iago perchè la promozione a luogotenente da lui desiderata è stata conferita al giovane Cassio e Roderigo perché è segretamente innamorato di Desdemona.
Essi decidono pertanto, per vendicarsi dei torti subiti, di rivelare il matrimonio segreto a Brabanzio e il nobile, scoperto il fatto, cita il comandante in giudizio davanti al Gran Consiglio della Repubblica di Venezia accusandolo di aver irretito sua figlia ricorrendo ad arti magiche.
Brabanzio infatti non può credere che la figlia si sia innamorata spontaneamente di uno straniero e per di più di colore. Le parole della ragazza durante il processo svelano però la purezza del sentimento che lega la coppia e il moro viene prosciolto dall’accusa.
Otello parte a questo punto con la moglie alla volta di Cipro, dove il generale ha l’incarico di guidare l’esercito veneziano contro i Turchi che attaccano l’isola. Nel frattempo Iago, alfiere di Otello, trama ancora nell’ombra per ottenere la sua vendetta per la promozione mancata e tra l’altro egli crede che la moglie Emilia abbia avuto una relazione con il moro.
Iago perciò prima scredita Cassio agli occhi di Otello facendolo ubriacare, coinvolgendolo in una rissa e facendolo arrestare per disturbo della quiete pubblica. Poi fa credere Ad Otello che Desdemona lo tradisce con l’ignaro luogotenente facendo ritrovare a casa di quest’ultimo un fazzoletto, pegno d’amore d’Otello alla moglie.
Grazie alla sua capacità di manipolare le persone con le parole, Iago inizia così ad innescare quel dramma della gelosia che è diventato un archetipo nel mondo occidentale e che avrà una folle, travolgente e sconvolgente conclusione.
ANALISI DEI PERSONAGGI DEL LIBRO ''OTELLO'':
I personaggi sono tutti caratterizzati dal loro modo inconsulto di reagire all’insorgere delle loro passioni che li devastano, modificando il loro stesso modo d’essere. In particolare desidero soffermarmi sui tre personaggi principali.
Otello è un generale valoroso e un uomo leale di 40 anni. Il I atto lo mostra pacato e giusto nell’esprimere giudizi, eroico, autorevole; dal secondo atto in poi, sempre più accecato dalla gelosia, perde ogni capacità di giudizio e si abbandona prima alla brutalità, poi all’abbattimento fatale. Ma nelle sue ultime parole, ritrova la sua compostezza e la sua capacità di sedurre chi lo ascolta.
Otello racchiude in sé un universo di contrasti: in lui convivono forza e debolezza. È coraggioso, intelligente, abile nel comando, capace di motivare le truppe con i suoi discorsi, ma è anche uno straniero proveniente dall’Africa e di conseguenza un outsider, socialmente insicuro.
È diverso da coloro che lo circondano, tanto che chiunque si riferisca a lui lo definisce “il moro”, ma condivide con i cittadini di Venezia religione, valori e una forma di patriottismo nei confronti di Venezia. È diverso dal resto della società in cui vive, che però ne riconosce il valore militare e la necessità che ha di lui. E Otello stesso è consapevole di questa situazione dualistica, come quando nella terza scena del I atto dice:
“I miei discorsi sono rudi per le vostre orecchie”.
Iago è un personaggio seducente, pur essendo un uomo invidioso e critico. Grazie alla sua capacità di giocare con le parole, è un abile manipolatore e un artista dell’inganno. Shakespeare gli dà 28 anni e sicuramente è una persona all’apparenza gradevole altrimenti le persone diffiderebbero maggiormente di lui.
Prova un certo disprezzo per le donne tanto che alcuni critici hanno sostenuto che il vero movente delle sue azioni sia una forma di amore omosessuale per Otello. Quale che sia la verità, è certo che più di una volta durante l’azione, a prescindere dall’epilogo drammatico, egli sconsiglia al generale moro di abbandonarsi alle gioie del matrimonio e più di una volta si lascia andare a manifestazioni ed espressioni del proprio affetto e della propria stima per Otello, pur tramando continuamente contro di lui.
Desdemona è stata vista spesso dalla critica come un a figura debole, in balia di eventi più grandi di lei, ma in realtà questo giudizio non le rende giustizia. Sia quando fronteggia il padre nella terza scena del I atto che quando manifesta la propria indignazione al marito per le ingiuste accuse di infedeltà nella prima scena del IV atto, la giovane donna manifesta una marmorea integrità che le sue frasi lapidarie non fanno che accentuare.
È una persona indipendente, scevra da pregiudizi, una moglie fedele che sa difendere le proprie scelte sentimentali davanti al padre e alla società, incurante del giudizio sociale. E il fatto che riesca a perdonare il marito, fa sì che anche il pubblico e i lettori riescano a farlo, concedendogli la giustificazione di una sorta di “semi-infermità mentale”.
LUOGHI D'AMBIENTAZIONE DEL LIBRO ''OTELLO'':
Due sono i luoghi in cui è ambientata la vicenda: Venezia e Cipro ed essi rappresentano due mondi in opposizione che assumono un valore simbolico. Venezia è una città raffinata, un vivace centro commerciale e finanziario; l’isola di Cipro è un territorio di guerra dove le passioni umane esplodono in modo selvaggio e incontrollato.
Nell’ottica tipicamente elisabettiana che vedeva una sorta di dicotomia inconciliabile tra civiltà e primitivismo, sembra quasi che Shakespeare voglia suggerirci che il dramma della gelosia che si è consumato a Cipro non si sarebbe verificato se Otello e la moglie non si fossero trasferiti da Venezia.
Nella Repubblica marinara infatti si viveva protetti da un codice di regole che rendeva i comportamenti standardizzati, anche quelli del moro Otello; a Cipro gli animi si infiammano e la razionalità non riesce più ad intervenire per porre un freno allo scatenarsi delle passioni.
TEMPO (COLLOCAZIONE TEMPORALE) DEL LIBRO ''OTELLO'':
Il dramma è ambientato alla fine del XVI secolo durante la quarta guerra che vide opporsi la Repubblica di Venezia ai Turchi per il controllo del Mediterraneo orientale tra il 1570 e il 1573. Cipro fu il vero teatro di questa guerra che terminò con la presa di Nicosia da parte degli Ottomani il 16 agosto 1573.
Ma più che l’ambientazione storica tout court del dramma, va sottolineato l’uso particolare fatto da Shakespeare nel dramma. Come si legge nel lemma OTELLO dell’Enciclopedia Treccani, molti critici hanno definito “incongruo” nel corso dei secoli l’uso del tempo in quest’opera:
“dopo la notte a Venezia, Shakespeare colloca l’amore, i sospetti, la gelosia, il supposto adulterio, l’omicidio e il suicidio nell’arco di sole 36 ore a Cipro. Più che di incongruenza, però, bisognerebbe parlare di un voluto uso non realistico del tempo, efficace per intensificare il precipitare della tragedia.”.
Shakespeare infatti, come sempre incurante delle regole classiche di unità di tempo, di luogo e di azione aveva una sola priorità ed era quella di far esplodere il dramma di una passione sulla scena, o nel nostro caso sulla pagina, al massimo della sua intensità e la contrazione del tempo conduce all’incapacità di riflettere e rende pertanto la tragedia ancora più ineluttabile.
STILE DI SCRITTURA USATO NEL LIBRO ''OTELLO'':
Shakespeare scrive già in Inglese Moderno. Il metro usato dal grande drammaturgo inglese nella maggior parte dei suoi versi è il pentametro giambico o blank verse, ma spesso si ricorre alla prosa per sottolineare l’origine dimessa, plebea di un personaggio o la trivialità di una situazione.