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Recensione, Analisi, Riassunto ed Opinioni del Libro ''Non volevo diventare un Boss''DATI ESSENZIALI:

  • Titolo: “Non volevo diventare un boss. Come ho realizzato i miei sogni grazie a Gomorra”.
  • Titolo originale: "Non volevo diventare un boss. Come ho realizzato i miei sogni grazie a Gomorra".
  • Autore: Salvatore Esposito;
  • Nazionalità Autore: Italiano;
  • Data di Pubblicazione: Anno 2016;
  • Editore: Rizzoli;
  • Genere: Biografia;
  • Pagine: 224 p., rilegato;
  • Voto del Pubblico (IBS): 2 su 5.

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Recensione del Libro “Non volevo diventare un Boss” di Salvatore Esposito del 2016, genere Biografie e autobiografie. Evidenzieremo il riassunto del libro “Non volevo diventare un Boss”, l’analisi dei personaggi, i luoghi d’ambientazione, la collocazione temporale, lo stile di scrittura ed il narratore. Infine analizzeremo le tematiche trattate nel libro “Non volevo diventare un Boss” con tanto di commento ed opinione del recensore articolista.

BIOGRAFIA DELL'AUTORE DEL LIBRO ''NON VOLEVO DIVENTARE UN BOSS'':

Salvatore Esposito è nato a Napoli il 2 febbraio 1980, è un attore italiano, noto principalmente come Genny Savastano nella serie televisiva "Gomorra".

Sin da piccolo nutre una forte passione per il cinema e dopo aver finito le scuole superiori riesce a frequentare la scuola cinema di Napoli.

Salvatore si trasferisce a Roma nel 2009 e nel 2013 gli viene offerta la prima parte da attore, nella serie televisiva "Il clan dei camorristi", ma la sua notorietà arriva con il ruolo di protagonista di un altra serie televisiva "Gomorra – La serie".

Nel 2014 Salvatore Esposito ha vinto un premio come miglior attore non protagonista al Roma Fiction Fest.

Dall'anno 2016 Salvatore Esposito comincia ad essere richiesto anche al cinema,ha avuto un ruolo nel film "Lo chiamavano jeeg robot " di Gabriele Mainetti e nel film "Zeta" di CosimoAlema.

Il suo ultimo film cinematografico è" Veleno"di Diego Olivares uscito a settembre 2017.

Salvatore Esposito è fidanzato con Paola, una ragazza che studia e che abita in un paesino fuori Salerno.

Il suo sito internet è www.salvatore-esposito.com .

RIASSUNTO DEL LIBRO ''NON VOLEVO DIVENTARE UN BOSS'': Indice dell'Analisi del Libro ''Non volevo diventare un Boss''

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La biografia si apre con Salvatore Esposito che è stato chiamato, in quanto personaggio famoso, a visitare i bambini ricoverati in un reparto di oncologia pediatrica, a Napoli, e la madre di uno di questi bambini gli chiede di parlare un po' di sè, della sua vita, e non di Gennaro Savastano, il noto personaggio della serie "Gomorra," che gli ha dato moltissima notorietà.

Questa semplice richiesta ha dato il via ad un viaggio di ricordi nella mente di Salvatore e cominicia a raccontare di quando era piccolino,della sua famiglia, ma sopratutto delle sue umili origini napoletane.

Salvatore è un figlio della Napoli popolare, cresciuto senza vizi e ha imparato presto a darsi da fare. E' stato un bambino molto vivace,sicuro di se ,che però ha imparato grazie alla sua famiglia a smussare certi lati del proprio carattere. Questa sua spavalderia, infatti ha rischiato di rendere Salvatore Esposito facile preda di gente male intenzionata, ma che per fortuna grazie ai sani valori della sua famiglia hanno fatto si che Salvatore non prendesse una brutta strada.

L'autobiografia continua a parlare della sua infanzia felice a Napoli, della scuola , gli studi universitari, il primo vero lavoro al Mc Donald's fino al giorno in cui decide di provare con la recitazione, la sua vera passione.

Salvatore, decide di frequentare una scuola di cinema a Napoli di Inarta Roberta e Carlo Picone e questo fu il primo tassello importante del suo percorso. L'anno della sua svolta fu il 2009 :a settembre Salvatore Esposito decide di trasferirsi a Roma e di iscriversi all'Accademia del Teatro Blu di Beatrice Bracco,la regista e fondatrice dell'Accademia.

Da lì Salvatore comincia a studiare e a metterci tutta la passione e nel 2013 ha la sua prima parte in una serie tv "Il clan dei camorristi". Dopo qualche tempo viene chiamato per sostenere i provini per diventare Genny Savastano per la nuova serie tv "Gomorra" e fu scelto proprio lui.

Il libro continua nel racconto di Salvatore che comincia a lavorare sul set di "Gomorra ", della conoscenza degli altri attori diventati adesso devi veri amici, del trucco e della regia e naturalmente parla della sua Napoli. Le scene di "Gomorra" non si sono solo svolte in Italia ,ma Salvatore e la Troupe sono dovuti andare anche in Costa Rica e in Germania, ma l'attore ricorda queste scene con immenso piacere, sopratutto quando ha scoperto che in Germania la serie tv " Gomorra" ha un successo strepitoso.

Il libro continua con la descrizione dei nuovi film per il cinema che Salvatore ha fatto dopo Gomorra, come "Lo chiamavano jeeg Robot "e "Zeta". Nelgi ultimi capitoli Salvatore racconta il suo amore per la musica sopratutto per le canzoni di Pino Daniele ed il suo amore per il calcio, per il Napoli,e sopratutto è un grande fan di Maradona.

La sua terra, Napoli, ma sopratutto le zone difficili dove ha visssuto Salvatore. Queste zone, vissute da tanti ragazzi hanno imboccato strade senza ritorno, purtroppo un suo compagno di scuola morì in uno scontro a fuoco mentre faceva una rapina. In queste zone si nota l'assenza dello Stato, l'assenza di un potere forte e i ragazzi non vanno a scuola, scelgono la strada sbagliata, ma per loro questa è la strada più semplice per sopravvire a questo mondo.

ANALISI DEI PERSONAGGI DEL LIBRO ''NON VOLEVO DIVENTARE UN BOSS'': Indice dell'Analisi del Libro ''Non volevo diventare un Boss''

- Salvatore Esposito: protagonista della biografia, 30 anni,attore, molto attaccato ai suoi genitori e a sua sorella e al fratellino. In particolare è molto attaccato a suo padre,il primo che ha creduto nelle potenzialità del figlio, sua madre, invece è la classica mamma chioccia napoletana che tratta i figli come principi. Ama moltissimo la sua città, Napoli.

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- Beatrice Bracco: nata in Argentina,bassa di statura, capelli lunghi biondi fino alle spalle, laureata in legge, regista e docente e fondatrice dell'Accademia del Teatro Blu a Roma,E' stata la prima maestra di vita di Salvatore, a lei Salvatore deve tantissimo, sia umanamente che professionalmente ed è morta il 17 dicembre 2012.

- Stefano Sollima: regista romano della serie tv "Romanzo Criminale" e di" Gomorra", molto stimato. Persona molto solare e sorridente . E' un perfezionista che non lascia nulla al caso. Per Salvatore aver incontrato Stefano Sollina è stato uno dei momenti più importanti della sua vita, perchè gli ha cambiato la vita.

- Roberto Saviano: scrittore di diversi libri, tra cui "Gomorra," casertano, vive da dieci anni con la scorta perchè si è messo contro la mafia. Ha deciso di denunciare quel mondo di corruzione pur sapendo a cosa andava incontro e per tutto questo Salvatore lo stima molto.

- Fiorello: simpatico, sorridente,vulcanico,è uno show man. Salvatore Esposito lo ha conosciuto prima su twitter tramite messaggi, poi lo ha visto di persona ed ha assistito anche ai suoi spettacoli portando con se anche i suoi genitori.

- Pino Daniele: un grande artista musicale ,era colto, popolare,amato sia dai giovani che dagli anziani, ed è uno dei musicisti preferiti da Salvatore. Il cantante ha accompagnato tutta la crescita personale e professionale dell'attore.

- Maradona: calciatore famossimo in tutto il mondo,è l'idolo di Salvatore ed ha avuto la fortuna di conoscerlo dal vivo e di abbracciarlo e per lui è stato uno dei giorni più belli della sua vita.

LUOGHI D'AMBIENTAZIONE DEL LIBRO ''NON VOLEVO DIVENTARE UN BOSS'': Indice dell'Analisi del Libro ''Non volevo diventare un Boss''

Il luogo principale del libro è Napoli, la città natale del protagonista, Salvatore Esposito.

L'amore per la sua Napoli è fatta di persone belle, accoglienti , generose, allegre, quelle delle mille sfaccettature come le raccontava il grande Eduardo De Filippo.

Salvatore parla anche delle Vele sempre a Napoli: sono strutture enormi e tutte uguali ,ma alle Vele si è concentrata la maggior parte della povertà, un ghetto dove l'unica alternativa è quella della malavita, dove mancano le istituzioni perchè lì, i ragazzini rubano,non vanno a scuola.

L'altro luogo è Roma, Salvatore si trasferisce nella capitale per frequentare l'Accademia del Teatro Blu della regista Bracco Beatrice.

Durante le riprese della serie tv " Gomorra" Salvatore Esposito ha girato diverse scene fuori dall'Italia, prima è dovuto andare insieme alla troupe in Costa Rica.

Hanno girato nella giungla equaoriale ad un' altitudine di 1700 metri su una montagna con una fitta vegetazione con ragni e serpenti velenossisimi.

Salvatore e sempre la troupe si sono spostati ,in seguito, in Germania e qui l'attore ha visto con i suoi occhi che la serie " Gomorra" sta ottenendo un ottimo successo.

TEMPO (COLLOCAZIONE TEMPORALE) DEL LIBRO ''NON VOLEVO DIVENTARE UN BOSS'': Indice dell'Analisi del Libro ''Non volevo diventare un Boss''

L'autobiografia è ambientata ai giorni nostri, Salvatore Esposito è nato il 2 febbraio 1986 e nei primi capitoli lui parla della sua infanzia senza precisare una data esatta.

In seguito ci sono due date fondamentali: anno 2008: Salvatore lavora da 5 anni al Mc Donald's e comincia a pensare se quel lavoro è quello che fa per lui per il resto della sua vita e anno 2009.

L'anno 2009 è stato l'anno della svolta: a marzo è morto suo nonno, a settembre si è strasferito a Roma per studiare recitazione e diventare finalmente un'attore e a dicembre è nato il suo fratello Christian.

A metà libro troviamo la data 17 dicembre 2012 , un giorno triste per Salvatore perchè quel giorno morì Beatrice Bracco, la fondatrice dell'Accademia del Teatro Blu.

La notizia più bella della sua vita arriva a metà gennaio del 2013, Salvatore viene scelto come personaggio principale di Genny Savastano della serie tv " Gomorra"e negli anni successivi all'apice del suo successo viene scelto per fare due film per il cinema.

STILE DI SCRITTURA USATO NEL LIBRO ''NON VOLEVO DIVENTARE UN BOSS'': Indice dell'Analisi del Libro ''Non volevo diventare un Boss''

Salvatore Esposito espone in prima persona il suo racconto autobiografico, lo stile di scrittura è assolutamente scorrevole e la scrittura non è particolarmente complessa.

E' un libro che si lascia apprezzare per la sua onestà, perchè Salvatore Esposito parla a cuore aperto raccontando i fatti importanti della sua vita e le persone che l'hanno guidato fino ad ora.

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Salvatore condivide con il lettore, le sue paure, le sue emozioni e le sue speranze.

NARRATORE DEL LIBRO ''NON VOLEVO DIVENTARE UN BOSS'': Indice dell'Analisi del Libro ''Non volevo diventare un Boss''

Il libro è autobiografico e nasce da un'idea dell'autore e narratore l'attore napoletano Salvatore Esposito di parlare di sè, di raccontare la sua vita e soprattutto di ringraziare tutte le persone che gli hanno permesso di realizzare il sogno della sua vita .

E' un'autobiografia a 360 gradi, le parole di Salvatore Esposito sono molto semplici e incoraggia in particolare i ragazzi a non lasciarsi abbindolare dal guadagno facile, di stare lontano dalla camorra che recluta sempre più ragazzi giovani.

Grazie a Salvatore Esposito, il lettore capisce che i giovani napoletani vivono una realtà difficile dove la delinquenza è all'ordine del giorno e che purtroppo gli aiuti sono molto pochi. .

TEMATICHE TRATTATE NEL LIBRO ''NON VOLEVO DIVENTARE UN BOSS'': Indice dell'Analisi del Libro ''Non volevo diventare un Boss''

Salvatore Esposito nella sua autobiografia espone i fatti più importanti della sua vita, a cominciare dalla sua famiglia.

I suoi genitori hanno fatto tanti sacrifici per permettergli di studiare a Roma e non gli hanno mai fatto mancare il loro sostegno in tutte le sue scelte.

E' un libro che espone le speranze ai giovani, sopratutto a quelli napoletani, Salvatore Esposito, vuole lanciare questo messaggio di speranza a quei ragazzi di non lasciarsi andare, di lottare per la felicità , di non sottomettersi al volere della camorra.

Proprio l'esempio di Salvatore Esposito serve a far vedere a questi ragazzi di come può cambiare in meglio la vita di un uomo.

Umiltà, sacrificio e tanto impegno sono stati i valori con cui Salvatore Esposito è riuscito a realizzare il suo sogno: fare l'attore..

COMMENTO DEL LIBRO ''NON VOLEVO DIVENTARE UN BOSS'': Indice dell'Analisi del Libro ''Non volevo diventare un Boss''

Ho letto questo libro perchè sono una fan di " Gomorra" ed ero proprio curiosa di sapere cosa aveva scritto Salvatore Esposito.

Da questa autobiorafia si può apprezzare Salvatore come persona e non come l'attore che tutti conoscono.

Salvatore è una persona molto umile e per questo ringrazia i suoi genitori,ma nel libro lui non dimentica nessuno, ha sincere parole di riconoscenza anche per tutte quelle persone che gli hanno lasciato qualcosa nella sua formazione sia come attore sia come uomo.

La determinazione di Salvatore Esposito, la sua umiltà, e il suo spirito di sacrificio hanno fatto in modo di realizzare il suo sogno: diventare attore.

Salvatore Esposito fa capire al lettore che non bisogna mai arrendersi alle prime difficoltà, ma andare avanti, perchè è fondamentale credere nelle proprie passioni e cercare il più possibile di concretizzarli.

Jlenia Barsotti

+20k M.R.

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