- Titolo: “Dieci piccoli indiani”.
- Titolo originale: "And then there were none".
- Autore: Agatha Christie;
- Nazionalità Autore: Inglese;
- Data di Pubblicazione: per la prima volta in Gran Bretagna nel 1939 e in Italia nel 1946;
- Editore: Mondadori (Collana "Oscar");
- Genere: Giallo;
- Pagine: 192 p., brossura;
- Voto del Pubblico (IBS): 4,9 su 5.
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BIOGRAFIA DELL'AUTORE DEL LIBRO ''DIECI PICCOLI INDIANI'':
Agatha Mary Clarissa Miller nasce nel 1890 a Torquay, in Inghilterra da padre americano.
Tra le sue opere si annoverano, oltre ai romanzi gialli che l'hanno resa celebre, anche alcuni romanzi rosa scritti con lo pseudonimo di Mary Westmacott.
Quando la piccola è ancora in tenera età, la famiglia si trasferisce a Parigi dove la futura scrittrice intraprende fra l'altro studi di canto. Orfana di padre a soli dieci anni, viene allevata dalla madre.
L'infanzia della Christie sarebbe una normale infanzia borghese se non fosse per il fatto che non andò mai a scuola. Anche della sua educazione scolastica si incaricò direttamente la madre, nonché talvolta le varie governanti di casa.
Inoltre, nell'adolescenza fece molta vita di società fino al matrimonio, nel 1914, con Archie Christie.
Il discreto successo di “Poirot a Styles Court” convince la giovane scrittrice a insistere su quella strada, ma con risultati modesti fino al 1926 quando, con “Dalle nove alle dieci” (The Murder of Roger Ackroyd), Agatha Christie conosce il vero successo diventando una delle autrici più lette d'Inghilterra.
I suoi personaggi maggiori sono famosi in tutto il mondo: i più celebri, protagonisti di buona parte della sua produzione letteraria e di una serie corposissima di adattamenti cinematografici e televisivi, sono l'investigatore belga Hercule Poirot e la simpatica vecchietta, nonché acuta indagatrice, Miss Marple.
Dopo la morte della madre e l'abbandono del marito Archie Christie, Agatha scompare e, dopo una ricerca condotta in tutto il paese, viene ritrovata ad Harrogate nell'Inghilterra settentrionale sotto l'effetto di un'amnesia.
Un viaggio in treno per Bagdad le ispirò “Assassinio sull'Orient Express” (1934, Murder on the Orient Express) e la fece innamorare dell'archeologo Max Mallowan (di vari anni più giovane di lei!) che sposò nel 1930.
Inoltre nel 1930 fonda il Detection Club, un’associazione che riunisce i più grandi scrittori di libri gialli britannici, tenta un romanzo non poliziesco “Musica barbara”, scrive per il teatro l’opera “Akhenaton”, ambientata in Egitto.
La Seconda Guerra Mondiale ha non poche conseguenze sulla vita della scrittrice:
- i suoi diritti d’autore restano bloccati negli Stati Uniti per il conflitto;
- la figlia Rosalind si sposa e ha un bambino, ma resta ben presto vedova perché il marito cade in guerra;
- deve momentaneamente abbandonare la residenza di Greenway Estate, ora trasformata in museo.
Anche se lo pubblicherà solo nel 1975, è proprio durante la Seconda Guerra Mondiale che la scrittrice scrive “Sipario” (1975, Curtain), il libro nel quale fa morire il suo personaggio più celebre, Poirot.
Dal 1950 scrive circa un romanzo l’anno e compone numerosi gialli teatrali.
I suoi libri sono stati tradotti in 103 lingue e ne sono stati venduti oltre 2 miliardi di copie. Fra i romanzi che ebbero più successo ricordiamo:
- “Poirot a Styles Court” (1920, The Mysterious Affair at Styles);
- “Aiuto, Poirot!” (1923, The Murder on the Links);
- “L'uomo vestito di marrone” (1924, The Man in the Brown Suit);
- “L'assassinio di Roger Ackroyd” (1926, The Murder of Roger Ackroyd);
- “Assassinio sull'Orient-Express” (1934, Murder on the Orient Express);
- “Poirot sul Nilo” (1937, Death on the Nile);
- “Il Natale di Poirot” (1938, Hercule Poirot's Christmas);
- “Dieci piccoli indiani” o “10 piccoli indiani” (1939, Ten Little Niggers);
- “È un problema” (1949, Crooked House);
- “Miss Marple: giochi di prestigio” (1952, They Do It with Mirrors);
- “Poirot e la strage degli innocenti” (1969, Hallowe'en Party);
- “Miss Marple: Nemesi” (1971, Nemesis);
- “Sipario: l'ultima avventura di Poirot” (1975, Curtain);
- “Addio Miss Marple” (1976, Sleeping Murder).
L'ultimo romanzo che ha come protagonista Hercule Poirot (Sipario) venne pubblicato poco prima della morte dell'autrice; è proprio in quel romanzo che (ironia della sorte!) Agatha Christie decide di far morire il suo famoso investigatore.
Il 12 gennaio 1976, all'età di 85 anni, Agatha Christie muore nella sua villa di campagna a Wallingford, vicino a Oxford, e ciò accade (ironia della sorte!) proprio quando lei stessa aveva decretato la morte dei suoi personaggi più celebri:
- pochi mesi prima si era decisa a pubblicare “Sipario: l'ultima avventura di Poirot” (o “Curtain”, pubblicato nel 1975, ma scritto 30 anni prima!) nel quale faceva morire il personaggio Poirot;
- aveva terminato di scrivere “Addio Miss Marple” (o “Sleeping Murder”, pubblicato postumo nel 1976, Sleeping Murder) nel quale faceva morire il personaggio Miss Marple.
E’ sepolta nel cimitero di Cholsey e sulla sua lapide si può leggere l’epigrafe:
“Tempo di riposo dopo tanto lavoro
Rifugio di pace dopo i giorni di tempesta
Riparo benedetto al termine della guerra
La morte è dolce dopo una vita così aspra”.
RIASSUNTO DEL LIBRO ''DIECI PICCOLI INDIANI'':
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8 estranei vengono invitati, con vari stratagemmi, a passare una settimana su un'isola chiamata Nigger Island. Quando arrivano sull'isola ad aspettarli non trovano i "proprietari ma 2 domestici, Thomas e Ethel Rogers. In tutto sull'isola si trovano 10 persone, i proprietari non si fanno vivi ma in compenso sono presenti10 statuine di porcellana che rappresentano 10 negretti e in ognuna delle camere degli ospiti è stata appesa una filastrocca sui 10 negretti.
Durante la cena una voce registrata li accusa tutti e 10 di essere stati degli assassini mai puniti, dopo la fine della registrazione cercano tutti di scagionarsi in qualche modo. A poco a poco gli ospiti iniziano a morire nei modi descritti dalla filastrocca. Il primo è Anthony Marston, che aveva bevuto del whisky avvelenato con cianuro, tutti pensano che possa essere un suicidio ma la mattina dopo la signora Rogers viene trovata morta nel suo letto.
Quindi l'ipotesi di due suicidi diventa improbabile e pensano che sull'isola si nasconda un pazzo anche perchè le statuine di porcellana dopo le due morti erano rimaste 8. Allora l'ex ispettore di polizia, Blore, il dottor Armstrong e Lombard vanno in giro per l'isola a cercare un eventuale assassino.
Non trovano nessun estraneo quindi iniziano a pensare che l'assassino deve essere per forza uno di loro e iniziano a essere sospettosi nei confronti di tutti. Si susseguono gli omicidi di McArthur, Thomas Rogers, Emily Brent e Blore. Vera e Lombard vedono dalla scogliera il cadavere del dottor Armstrong e lo trascinano a riva. Mentre lo fanno Vera crede che l'assassino deve essere per forza Lombard così gli ruba la rivoltella e lo uccide poi torna nella casa e nella sua camera trova un cappio preparato e una sedia da scalciare e s'impicca.
Ma non tutto è così chiaro come sembra... Nell'epilogo si vedono due investigatori che discutono sul mistero di Nigger Island. Cercano di immaginare i vari scenari in cui potrebbero essere avvenuti i fatti ma non riescono proprio a risolvere l'enigma.
ANALISI DEI PERSONAGGI DEL LIBRO ''DIECI PICCOLI INDIANI'':
I protagonisti di questo libro sono 10:
- Uno è il giudice (da poco in pensione) Lawrence Wargrave,
- Poi c'è Vera Claythorne (una maestra di ginnastica) che è stata invitata sull'isola per fare la segretaria.
- Un altro dei personaggi è Philip Lombard (anche lui doveva “lavorare” sull'isola) che è alto, abbronzato, con gli occhi chiari piuttosto ravvicinati, e la bocca “arrogante.
- Emily Brent aveva 65 anni, disapprovava ogni forma di rilassatezza, era avvolta, infatti, in un'aura di rigidezza e inflessibili princìpi.
- C'era anche un vecchio generale dell'esercito, Macarthur. Era un vecchio signore alto, con i capelli brizzolati cortissimi, occhi azzurri e i baffi ben curati.
- Inoltre c'era il dottor Armstrong che era stato molto “fortunato” ad avere successo come medico privato.
- Tony Marston, era alto, ben proporzionato, con i capelli riccioluti, il volto abbronzato e gli occhi celesti.
- Il signor Blore, ex ispettore di polizia mandato lì con la lista di tutti quelli che sarebbero stati presenti sull'isola, non doveva farsi scoprire così deve inventare una nuova identità a cui gli altri avrebbero dovuto credere. Aveva un viso poco espressivo, i baffi gli occhi grigi piuttosto ravvicinati.
- Thomas Rogers, il maggiordomo, era un uomo alto e magro con i capelli grigi e aveva molta classe.
- Ethel Rogers aveva la voce piatta e monotona, aveva un'aria rispettabile con i capelli raccolti sulla nuca e il vestito nero.
LUOGHI D'AMBIENTAZIONE DEL LIBRO ''DIECI PICCOLI INDIANI'':
Il luogo d'ambientazione principale di questo romanzo è “Nigger Island” una piccola isola che si trovava al largo della costa del Devon nella contea di Cornovaglia in Inghilterra.
Nigger Island era descritta come un'isola la cui forma somigliava a una testa d'uomo (aveva appunto un “profilo negroide”), era a circa un miglio dalla costa, con rocce odorose di alghe e molto popolate da gabbiani.
Dal romanzo si capisce che è un'isola avvolta dal mistero, non si conosce il proprietario e ci sono molti pettegolezzi, si ritiene che possa essere di una stella di Holliwood oppure che appartenga alla RAF e altre cose del genere.
TEMPO (COLLOCAZIONE TEMPORALE) DEL LIBRO ''DIECI PICCOLI INDIANI'':
Il periodo in cui si svolge tutta la vicenda è un'estate dopo il 1925, probabilmente nello stesso anno in cui è stato pubblicato il libro, cioè il 1939. I fatti presentati si svolgono in un periodo di tempo esplicitato e preciso.
Si racconta che il “proprietario” dell'isola aveva avvertito tutti che sull'isola stessa era in corso una sorta di esperimento e che non avrebbero dovuto raggiungerla prima di una settimana. Anche se in realtà il lasso di tempo in cui gli eventi si svolgono inizia l'8 agosto, con l'arrivo degli ospiti sull'isola, fino al pomeriggio del 12 agosto quando arrivano i primi soccorsi, visto che non era stato possibile raggiungere l'isola prima a causa del maltempo.
STILE DI SCRITTURA USATO NEL LIBRO ''DIECI PICCOLI INDIANI'':
È un romanzo molto descrittivo.
Infatti sia le descrizioni degli ambienti che quelle dei personaggi sono ampie e ricche di molti dettagli.
Il linguaggio non è specialistico, dunque è molto comprensibile.
I dialoghi tra i personaggi sono molto frequenti.
È presente, inoltre, una filastrocca molto bella:
“... Quattro poveri negretti salpan verso l'alto mar: uno un granchio se lo prende, e tre soli ne restar ... Sono presenti sia flussi di coscienza che monologhi interiori.”.
NARRATORE DEL LIBRO ''DIECI PICCOLI INDIANI'':
Il narratore è esterno e parla in terza persona. Si limita a descrivere gli avvenimenti come accadono. Però riesce a entrare nella “testa” dei personaggi facendoci capire cosa pensano, cosa li tormenta e le cose di cui hanno più paura. Ci descrive anche le loro sensazioni sui fatti che li vedono come protagonisti.
TEMATICHE TRATTATE NEL LIBRO ''DIECI PICCOLI INDIANI'':
La tematica principale di questo romanzo è la “colpa”, di qualcuno, che non può essere punita (come meriterebbe) dalla legge poiché non è corroborata da prove indiscutibili che reggerebbero in tribunale. Si parla di chi commette questi assassini spinto a fare del male a qualcuno da un istinto sempre più forte e difficile da contenere. Allo stesso tempo questa persona però non vuole causare dolore a persone innocenti, e decide così di uccidere persone “colpevoli di omicidi” rimasti impuniti. Coloro che hanno colpe meno gravi vengono uccisi per primi per evitare il peso dell'ansia sempre più opprimente che si sviluppa in un ambiente relativamente chiuso, che porta a sospettare di tutti quanti gli altri invitati.
COMMENTO DEL LIBRO ''DIECI PICCOLI INDIANI'':