
DATI ESSENZIALI:
- Titolo: “La cena delle spie”.
- Titolo originale: "All the old knives;".
- Autore: Olen Steinhauer;
- Nazionalità Autore: Statunitense;
- Data di Pubblicazione: 13 Settembre 2016;
- Editore: Piemme (collana ''Romanzo'').
- Genere: Thriller;
- Pagine: 251 p., rilegato;
- Voto del Pubblico (IBS): 3 su 5.
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Recensione del Libro “La cena delle spie” di Olen Steinhauer del 2016, genere Thriller. Evidenzieremo il riassunto del libro “La cena delle spie”, l’analisi dei personaggi, i luoghi d’ambientazione, la collocazione temporale, lo stile di scrittura ed il narratore. Infine analizzeremo le tematiche trattate nel libro “La cena delle spie” con tanto di commento ed opinione del recensore articolista.
BIOGRAFIA DELL'AUTORE DEL LIBRO ''LA CENA DELLE SPIE'':
Nato nel 1970 a Baltimora nel Maryland e cresciuto in Virginia, dopo aver conseguito un MFA in scrittura creativa all’Emerson College di Boston, Olen Steinhauer si è dedicato completamente alla scrittura.
Nel corso della sua cariera ha dato vita a due importanti serie quali la “Yalta Boulevard Sequence”, un ciclo di cinque romanzi suddivisi per decadi e dedicati agli avvenimenti di una nazione fittizia dell’Europa Orientale durante la Guerra Fredda, e la trilogia dedicata al personaggio di Milo Weaver.
È uno dei giovani autori americani di thriller più promettenti del momento.
Considerato l’erede di le Carré, ha vinto con “The Nearest Exit” il Dashiell Hammett Award e, due volte, l’Edgar Award.
“La cena delle spie”, il suo primo romanzo che non appartiene a una serie, è stato un bestseller del New York Times come i precedenti, è tradotto in 15 paesi, e sarà presto un film per la regia di Neil Burger, regista di “Divergent” e “The Illusionist”.
Mentre un suo precedente romanzo di spionaggio, “The Tourist”, è destinato a diventare un film per il grande schermo diretto da Doug Liman, Olen Steinhauer sta già scrivendo “Berlin Station”, una serie prodotta da Epix (Paramount), uno dei canali streaming emergenti in USA.
RIASSUNTO DEL LIBRO ''LA CENA DELLE SPIE'': 
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Celia Harrison sa, o crede di sapere, cosa l'aspetta la sera in cui, nell'idillica Carmel-by-the-Sea, di fronte alle onde del Pacifico, arriva con un volo dall'Europa l'agente Henry Pelham – che con la sua stanchezza, le spalle curve, e quell'incontrollabile voglia di un martini, sembra arrivato apposta per riportarla indietro nel tempo, a un passato che Celia ha deciso di gettarsi alle spalle.
Un passato in cui anche lei, come Henry, era un'agente della CIA.
E in cui un terribile atto terroristico all'aeroporto di Vienna, che la CIA non seppe né arginare né sventare, mise fine alle loro carriere.
Al loro amore turbolento.
Alla fiducia che nutrivano l'uno per l'altra.
Un solo appuntamento a cena: il primo dopo molti anni, e quasi sicuramente l'ultimo.
Anche Henry sa, o crede di sapere, cosa lo aspetta.
Per lui questa è la cena della resa dei conti.
La cena in cui – con ogni mezzo, lecito e illecito – estorcerà a Celia una confessione su cosa successe davvero a Vienna, e in cui saprà anche perché, subito dopo, Celia lo lasciò per sempre, sgretolandogli il cuore.
Ma Celia ha tutt'altri programmi per la serata – e per Henry.
Perché nulla è come sembra durante questa lunga, burrascosa, sorprendente cena di ex amanti, ex colleghi, ex spie.
Nulla se non una cosa: ogni parola detta è una bugia.
ANALISI DEI PERSONAGGI DEL LIBRO ''LA CENA DELLE SPIE'': 
Ne “La cena delle spie” i personaggi principali sono due: Celia Harrison e Henry Pelham.
- Celia è una donna bellissima, sicura di se e con un passato difficile alle spalle. Rimasta orfana da piccola, crescendo decide di dedicare tutte le sue energie alla realizzazione del suo sogno, diventare un agente del governo.
Con il passare degli anni fa carriera e arriva a Langley, sede della CIA, dove comincia finalmente a sentirsi a casa, a considerare i colleghi come una famiglia.
Tutto cambia il giorno in cui un terrorista sequesta un aereo pieno di persone.
Per Celia niente è più come prima e decide di lasciare tutto e cambiare vita, si trasferisce in un paesino sulla costa, si sposa e mette su famiglia. La sua vita è così idilliaca come appare?
- Henry Pelham è un uomo solitario e un po’ trasandato, è un agente operativo della CIA e deve potersi mescolare a gente di tutti i tipi per ottenere informazioni. Non ha mai dimenticato Celia e il modo in cui lei l’ha lasciato. Da allora non è più riuscito ad avere una relazione stabile.
L’indagine he gli è stata affidata è l’occasione giusta per reincontrarla e scoprire cosa sia successo davvero anni prima.
A fare da contorno ai due protagonisti principali ci sono gli altri membri della squadra:
- Bill Compton è il capo di Celia, un uomo integerrimo con una moglie cattiva (per non dire altro) che prova piacere solo se fa soffrire il marito. Solo la forza di volontà e gli alti valori di Bill lo fanno andare avanti e non gli permettono di lasciare la moglie.
- Vick è il capo di tutti i membri del gruppo, dirige il gruppo di spie di Vienna.
- Leslie MacGovern, la cui pomposa qualifica di “collection management officer” tradisce il fatto che sia la galoppina di Vick.
Porta degli occhiali da nonna e ride un sacco, di solito alle battute di Vick, ma spesso si ridacchia addosso. È con lui da più tempo di tutti noi, ed è diventata maestra nell’arte di fingere stupidità nascondendo così i suoi veri pensieri. Sa meglio di tutti noi come mettere sempre Vick in buona luce.
- Ernst Pul è la nostra spia naturalizzata. Nato a Graz, all’età di dieci anni fu portato dai genitori accademici ad Atlanta, in Georgia, mossa che trasformò il suo accento in uno strano miscuglio: una sorta di austriaco casereccio. Veste come un banchiere svizzero e si porta dietro una superbia che tre decadi di vita nel sud degli Stati Uniti non hanno minimamente intaccato.
- Owen Lassiter, l’uomo dei cifrari e dei codici. Perennemente triste, sbatte le palpebre in continuazione, come se fosse appena giunto da un tenebroso mondo buio fatto di zeri e uno, di fantasmi elettronici, come fosse un corvo che inciampa nella luce del mattino.
LUOGHI D'AMBIENTAZIONE DEL LIBRO ''LA CENA DELLE SPIE'': 
Si potrebbe dire che “La cena delle spie” è interamente ambientato nel ristorante in cui si svolge la cena del titolo. In realtà il ristorante è il luogo in cui si conclude una vicenda accaduta alcuni anni prima.
Gli altri luoghi importanti ai dini della narrazione sono l’ufficio della CIA di Vienna e l’aereo in cui si consumerà una tragedia.
Le descrizioni sono ben accurate, perchè i due protagonisti, essendo due agenti segreti, sono abituati a tenere sempre tutto sotto controllo.
TEMPO (COLLOCAZIONE TEMPORALE) DEL LIBRO ''LA CENA DELLE SPIE'': 
L’alternanza tra presente e passato ci fa conoscere sia i fatti che hanno portato al momento della cena che i luoghi più importanti per i due protagoniti.
In “La cena delle spie” troviamo un alternanza tra presente narrativo e passato. In entrambi i piani temporali i protagonisti sono Henry e Celia anche se le differenze sono notevoli, sia per la caratterizzazione dei personaggi che per le situazioni in cui si incontrano.
STILE DI SCRITTURA USATO NEL LIBRO ''LA CENA DELLE SPIE'': 
“La cena delle spie” è scritto con uno stile scorrevole e intrigante. Se la prima parte del romanzo è un po’ lenta, ci si rifà con la seconda dove non mancano colpi di scena!
Olen Steinhauer è riuscitito a conquistarmi con le sue descirzioni e le situazioni in cui si sono trovati i due protagonisti!
Come ho detto anche più sopra la caratterizzazione dei personaggi è eccezionale, sia per quanto riguarda i protagonisti che quelli dalla marginale rilevanza ma che ad ogni modo colorano la trama e la arricchiscono.
NARRATORE DEL LIBRO ''LA CENA DELLE SPIE'': 
La narrazione in “La cena delle spie” è stata gestita, a mio parere, in modo interessante in quanto procede seguendo il punto di vista di entrambi i personaggi del racconto ed è una caratteristica che mi piace molto di un libro.
Il romanzo inizia con il pensiero di Henry che fin da subito prende e porta il lettore a schierarsi dalla sua parte. Questo schieramento si intensifica, almeno questo è quello che è successo a me, non appena iniziamo a leggere la narrazione di Celia.
Ma poi, cari lettori, Celia la potrete comprendere meglio, tutto diventa più chiaro...
TEMATICHE TRATTATE NEL LIBRO ''LA CENA DELLE SPIE'': 
Il lettore quando si addentra tra le pagine di “La cena delle spie” vive una suspense continua, si ritrova sul filo del rasoio fino all’ultima pagina, non ha idea di cosa accadrà nella pagina successiva a quella che sta leggendo, tutto è risolto alla fine e, anche se l’epilogo lascia un po’ l’amaro in bocca, solo allora potremo smettere di trattenere il fiato e finalmente, dopo tanta attesa, respirare.
Il tema dello spionaggio fa si che non ci sia un grandissimo tratteggio dei personaggi, viene rivelato al lettore quanto basta per capire di chi sta leggendo, anche se ciò non gli permette di intuire chi sia il responsabile, il colpevole anticipatamente.
Suspance e spionaggio sono quindi i due temi fondamentali di “La cena delle spie” anche se l’autore ha deciso di inserire anche una tormentata storia d’amore tra i due protagonisti, che alza ancora di più il livello di tensione poichè ci troviamo davanti ad uomo in cui la lotta tra ragione e sentimento consuma ogni parte del suo corpo e ad una donna che ha cercato di dimenticare l’amore di un tempo per non sentirsi in pericolo costantemente, per non dover scegliere in futuro: “è meglio troncarla prima che vada troppo oltre”. Facendo di questa frase la sua filosofia di vita si è ritirata in una piccola cittadina e ha sposato un uomo normale che forse non ama ma che le garantisce tranquillità.
COMMENTO DEL LIBRO ''LA CENA DELLE SPIE'': 
Si tratta di un libro a mio parere ben scritto, molto scorrevole per lo stile ma lento. Sono rimasta con il fiato sospeso solo nell’ultima parte del romanzo. Di sicuro ero curiosa di scoprire cosa fosse realmente successo quella tragica notte ma non tanto quanto mi aspettavo leggendo la trama.
A favore posso comunque dire che ad un certo punto la mia bocca è rimasta aperta fino alla fine, con un colpo di scena dietro l’altro e questo ha alzato la mia valutazione. Il finale aperto non è tra le caratteristiche che preferisco di un libro, a meno che non ci sia un sequel, cosa però che non penso ci possa essere per questo racconto; si tratta di un gusto soggettivo, sicuramente ci saranno dei lettori tra voi che potrebbero apprezzare un finale così!
La cosa che più ho mal digerito di Celia è stata la sua capacità di sminuire il rapporto che ha avuto con Henry. In particolare, leggerete di un episodio, narrato da entrambi, e vedrete come Celia criticherà quello che Henry in quell’evento ha fatto per lei e vi arrabbierete, credetemi; è facile sminuire un rapporto concluso da tempo, criticare tutto del tuo ex, dimenticandosi di tutti i bei momenti trascorsi assieme, non credete? Celia si lascia trasportare da questa facilità. Ma poi, cari lettori, Celia la potrete comprendere meglio, tutto diventa più chiaro.
Niente è come sembra e quando ve ne renderete conto rimarrete con la bocca aperta proprio come me, con un po’ d’ansia, presi dalla smania di leggere ancora una pagina. Il finale vi potrà lasciare l’amaro in bocca in quanto finale aperto, anche se tutto sommato penso che il lettore si possa fare un’idea di come andrà a finire realmente.
Tra pro e contro vi consiglio comunque di leggerlo (i pro sono sicuramente maggiori), soprattutto se siete alla ricerca di un po’ di suspence e di colpi di scena!
+27k Melissa Radice
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+27k Melissa Radice
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