
DATI ESSENZIALI:
- Titolo: “L’uomo vestito di marrone”.
- Titolo originale: "The Man in the Brown Suit".
- Autore: Agatha Christie;
- Nazionalità Autore: Inglese;
- Data di Pubblicazione: per la prima volta in Gran Bretagna nel 1924;
- Editore: Oscar Mondadori;
- Genere: Giallo;
- Pagine: 196 p., brossura;
- Voto del Pubblico (IBS): 3,3 su 5.
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Recensione del Libro “L’uomo vestito di marrone” di Agatha Christie del 1924, genere Gialli. Evidenzieremo il riassunto del libro “L’uomo vestito di marrone”, l’analisi dei personaggi, i luoghi d’ambientazione, la collocazione temporale, lo stile di scrittura ed il narratore. Infine analizzeremo le tematiche trattate nel libro “L’uomo vestito di marrone”con tanto di commento ed opinione del recensore articolista.
BIOGRAFIA DELL'AUTORE DEL LIBRO ''L’UOMO VESTITO DI MARRONE'':
Agatha Mary Clarissa Miller nasce nel 1890 a Torquay, in Inghilterra da padre americano.
Tra le sue opere si annoverano, oltre ai romanzi gialli che l'hanno resa celebre, anche alcuni romanzi rosa scritti con lo pseudonimo di Mary Westmacott.
Quando la piccola è ancora in tenera età, la famiglia si trasferisce a Parigi dove la futura scrittrice intraprende fra l'altro studi di canto. Orfana di padre a soli dieci anni, viene allevata dalla madre.
L'infanzia della Christie sarebbe una normale infanzia borghese se non fosse per il fatto che non andò mai a scuola. Anche della sua educazione scolastica si incaricò direttamente la madre, nonché talvolta le varie governanti di casa.
Inoltre, nell'adolescenza fece molta vita di società fino al matrimonio, nel 1914, con Archie Christie.
Il discreto successo di “Poirot a Styles Court” convince la giovane scrittrice a insistere su quella strada, ma con risultati modesti fino al 1926 quando, con “Dalle nove alle dieci” (The Murder of Roger Ackroyd), Agatha Christie conosce il vero successo diventando una delle autrici più lette d'Inghilterra.
I suoi personaggi maggiori sono famosi in tutto il mondo: i più celebri, protagonisti di buona parte della sua produzione letteraria e di una serie corposissima di adattamenti cinematografici e televisivi, sono l'investigatore belga Hercule Poirot e la simpatica vecchietta, nonché acuta indagatrice, Miss Marple.
Dopo la morte della madre e l'abbandono del marito Archie Christie, Agatha scompare e, dopo una ricerca condotta in tutto il paese, viene ritrovata ad Harrogate nell'Inghilterra settentrionale sotto l'effetto di un'amnesia.
Un viaggio in treno per Bagdad le ispirò “Assassinio sull'Orient Express” (1934, Murder on the Orient Express) e la fece innamorare dell'archeologo Max Mallowan (di vari anni più giovane di lei!) che sposò nel 1930.
Inoltre nel 1930 fonda il Detection Club, un’associazione che riunisce i più grandi scrittori di libri gialli britannici, tenta un romanzo non poliziesco “Musica barbara”, scrive per il teatro l’opera “Akhenaton”, ambientata in Egitto.
La Seconda Guerra Mondiale ha non poche conseguenze sulla vita della scrittrice:
- i suoi diritti d’autore restano bloccati negli Stati Uniti per il conflitto;
- la figlia Rosalind si sposa e ha un bambino, ma resta ben presto vedova perché il marito cade in guerra;
- deve momentaneamente abbandonare la residenza di Greenway Estate, ora trasformata in museo.
Anche se lo pubblicherà solo nel 1975, è proprio durante la Seconda Guerra Mondiale che la scrittrice scrive “Sipario” (1975, Curtain), il libro nel quale fa morire il suo personaggio più celebre, Poirot.
Dal 1950 scrive circa un romanzo l’anno e compone numerosi gialli teatrali.
I suoi libri sono stati tradotti in 103 lingue e ne sono stati venduti oltre 2 miliardi di copie. Fra i romanzi che ebbero più successo ricordiamo:
- “Poirot a Styles Court” (1920, The Mysterious Affair at Styles);
- “Aiuto, Poirot!” (1923, The Murder on the Links);
- “L'uomo vestito di marrone” (1924, The Man in the Brown Suit);
- “L'assassinio di Roger Ackroyd” (1926, The Murder of Roger Ackroyd);
- “Assassinio sull'Orient-Express” (1934, Murder on the Orient Express);
- “Poirot sul Nilo” (1937, Death on the Nile);
- “Il Natale di Poirot” (1938, Hercule Poirot's Christmas);
- “Dieci piccoli indiani” o “10 piccoli indiani” (1939, Ten Little Niggers);
- “È un problema” (1949, Crooked House);
- “Miss Marple: giochi di prestigio” (1952, They Do It with Mirrors);
- “Poirot e la strage degli innocenti” (1969, Hallowe'en Party);
- “Miss Marple: Nemesi” (1971, Nemesis);
- “Sipario: l'ultima avventura di Poirot” (1975, Curtain);
- “Addio Miss Marple” (1976, Sleeping Murder).
L'ultimo romanzo che ha come protagonista Hercule Poirot (Sipario) venne pubblicato poco prima della morte dell'autrice; è proprio in quel romanzo che (ironia della sorte!) Agatha Christie decide di far morire il suo famoso investigatore.
Il 12 gennaio 1976, all'età di 85 anni, Agatha Christie muore nella sua villa di campagna a Wallingford, vicino a Oxford, e ciò accade (ironia della sorte!) proprio quando lei stessa aveva decretato la morte dei suoi personaggi più celebri:
- pochi mesi prima si era decisa a pubblicare “Sipario: l'ultima avventura di Poirot” (o “Curtain”, pubblicato nel 1975, ma scritto 30 anni prima!) nel quale faceva morire il personaggio Poirot;
- aveva terminato di scrivere “Addio Miss Marple” (o “Sleeping Murder”, pubblicato postumo nel 1976, Sleeping Murder) nel quale faceva morire il personaggio Miss Marple.
E’ sepolta nel cimitero di Cholsey e sulla sua lapide si può leggere l’epigrafe:
“Tempo di riposo dopo tanto lavoro
Rifugio di pace dopo i giorni di tempesta
Riparo benedetto al termine della guerra
La morte è dolce dopo una vita così aspra”.
RIASSUNTO DEL LIBRO ''L’UOMO VESTITO DI MARRONE'': 
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La giovane orfana Anne Beddingfeld si è appena trasferita a Londra da un paesino dell’Inghilterra. Mentre sta tornando da un colloquio di lavoro, alla stazione della metropolitana di di Hyde Park vede un uomo cadere sui binari, evidentemente spaventato da qualcosa.
Un dottore che si trova nelle vicinanze interviene e, dopo aver esaminato il corpo, dichiara la morte. Poi si allontana, lasciando cadere un foglietto di carta. Anne lo raccoglie, già incuriosita dal fatto che l’ispezione del corpo le è sembrata più che altro una perquisizione. Sul foglio c’è scritto “17.1.22 Kilmorden Castle”.
L’uomo caduto sui binari viene identificato dalla polizia come LB Carton. Il caso viene archiviato come suicidio.
Anne viene però a sapere che nelle tasche dell’uomo caduto sui binari è stato rinvenuto l’invito di un agente immobiliare a recarsi presso una casa in affitto, Mill House a Marlow. Mill House appartiene a Eustace Pedler, un parlamentare al momento in vacanza sulla riviera francese e nella casa è appena stato ritrovato il corpo di una donna strangolata.
La polizia non accoglie i dubbi di Anne sul suicidio, perciò la ragazza si reca dall’editore del Daily Budget, Lord Nasby, che le promette una ricompensa per qualsiasi altra informazione sul caso.
Anne comincia a investigare e scopre ben presto che la Kilmorden Castle è una nave che sta per partire da Southampton per il Sud Africa e decide di imbarcarsi, investendo nell’avventura tutta la sua eredità.
A bordo la ragazza fa la conoscenza di molti personaggi interessanti per la sua indagine e si trova coinvolta in una serie di circostanze inquietanti. Per esempio un uomo che è stato pugnalato entra barcollando nella sua cabina e, dopo essere stato medicato, sparisce.
Ricomparirà qualche giorno più tardi quando Anne viene aggredita sul ponte, per soccorrerla. È Harry Rayburn e dice alla ragazza che si sta immischiando in fatti più grandi di lei.
Una volta sbarcati, le situazioni in cui la giovane Beddingfeld viene a trovarsi si complicano ancora di più. Viene seguita, rapita, non saprà più di chi fidarsi, ma alla fine riuscirà a trarsi d’impaccio fino all’imprevedibile scioglimento.
ANALISI DEI PERSONAGGI DEL LIBRO ''L’UOMO VESTITO DI MARRONE'': 
Anne Bellingfeld, la protagonista, è un’investigatrice dilettante che sogna da sempre una vita avventurosa. È un’osservatrice attenta. Ha lavorato negli ospedali da guerra e nota subito che l’uomo che ispeziona il cadavere caduto sui binari non è un medico, dal modo in cui maneggia il corpo.
C’è in lei qualcosa di zingaresco che la rende interessante, non ordinaria. Sir Pedler dice che ha le gambe più belle del mondo.
Il segretario di Sir Pedler, George Pagett, un ragazzo che prende tutto maledettamente sul serio e che preferisce il lavoro ai divertimenti. Ha un’espressione torva che mette paura. Il suo viso è di un pallore estremo, nonostante la carnagione scura, gli sono furtivi e seminascosti da palpebre pesanti.
Il Colonnello Race, sarà presente anche in altri tre romanzi della scrittrice: “Carte in tavola”, “Poirot sul Nilo”, “Il giorno dei morti”. È uno degli uomini più forti e silenziosi della Rodesia e l’uomo più bello a bordo, secondo il parere di Anne.
Susan Blair è molto bella, ha una conversazione brillante, un’intelligenza viva ed è una delle poche donne dotate di senso dell’umorismo.
Il Reverendo Chichester ha qualcosa di stereotipato nell’aspetto e nell’atteggiamento. Ha la pelle bianca e delicata come quella di un bambino ed è proprio questa caratteristica che suscita sospetti in Ann. Infatti non è abbronzata nonostante dica di vivere da due anni in Sud Africa come missionario.
Sir Edward Pedler è un uomo galante, colto, raffinato, ama la vita e il divertimento e tiene un diario in cui annota con brio gli eventi di cui è testimone.
Harry Rayburn ha i capelli tagliati molto corti, il viso magro e abbronzato, una lunga cicatrice su una guancia, una strana luce negli occhi chiari. Non vuole farsi coinvolgere in affari sentimentali, ma sarà ben presto conquistato dall’audacia e dall’intelligenza di Ann.
LUOGHI D'AMBIENTAZIONE DEL LIBRO ''L’UOMO VESTITO DI MARRONE'': 
L’azione si svolge prevalentemente a bordo della nave Kilmorden Castle e in Sud Africa, una nazione che la Christie conosceva bene perché ci si era recata con il primo marito nel 1922, due anni prima della stesura del romanzo.
Le uniche indicazioni spaziali precise si riferiscono a questa nazione, se si eccettua una rapida descrizione è dedicata allo scoglio di Tenerife, coperto di neve e avvolto in un leggero vapore.
Ma più che a riferimenti geografici precisi la scrittrice s’impegna a rendere l’atmosfera e il clima sociale particolare di questa nazione ricca, ma profondamente lacerata dalle lotte per accaparrarsi le risorse minerarie.
TEMPO (COLLOCAZIONE TEMPORALE) DEL LIBRO ''L’UOMO VESTITO DI MARRONE'': 
Il romanzo uscì nel 1924. Il Sud Africa aveva partecipato alla Prima Guerra Mondiale al fianco del Regno Unito e sullo sfondo echeggia l’eco della guerra anglo-boera che oppose Inghilterra e Olanda per il controllo del territorio e delle sue miniere di diamanti e che lasciò insanabili conflitti sociali aperti. E sono proprio i diamanti a dare il via alla vicenda narrata.
Per quanto attiene alla narrazione stretta, viene esplicitata da Anne la distanza tra i fatti narrati e il momento in cui il narratore li rende noti al lettore. Inoltre frequenti sono i flashbacks e le riprese temporali, dovute alla presenza del doppio narratore.
STILE DI SCRITTURA USATO NEL LIBRO ''L’UOMO VESTITO DI MARRONE'': 
Il doppio punto di vista prodotto dalla presenza di due narratori crea un doppio registro narrativo.
Da una parte c’è la narrazione di Ann, più secca, rapida, con il frequente ricorso al discorso diretto. Addirittura si rivolge direttamente a lettore, consapevole della finalità del proprio messaggio.
Dall’altro c’è il diario di Sir Pedler, ricco di valutazioni personali che possono corrispondere a giudizi, a manifestazioni di simpatia o antipatia rispetto ai personaggi o a semplici considerazioni sugli eventi.
La focalizzazione è comunque sempre interna.
Il tutto viene unificato dalla consueta abilità della Christie, che mai abbandona il suo stile snello che non lascia respiro.
NARRATORE DEL LIBRO ''L’UOMO VESTITO DI MARRONE'': 
A parte il prologo, il racconto è narrato in prima persona dalla protagonista, Anne Beddingfeld.
Siamo quindi di fronte ad un narratore interno che apre la narrazione con delle osservazioni metalinguistiche.
Dice infatti di essere stata spinta a riferire i fatti di cui è stata testimone e di riempire le lacune della sua conoscenza diretta con gli appunti contenuti nel diario di Sir Edward Pedler.
E infatti in alcuni passi del romanzo interviene un secondo narratore: Sir Pedler appunto che annota le proprie osservazioni e riflessioni in un diario.
Nessuno dei due ha una visione completa degli eventi, né è del tutto oggettivo. L’oggettività e la comprensione totale è possibile solo fondendo i due punti di vista.
Siamo di fronte ad una narrazione bifocale.