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Recensione, Analisi, Riassunto ed Opinioni del Libro ''L'importanza di essere onesto''DATI ESSENZIALI:

  • Titolo: “L’importanza di essere onesto”.
  • Titolo originale: "The Importance of Being Earnest".
  • Autore: Oscar Wilde;
  • Nazionalità Autore: Inglese. 
  • Data di Pubblicazione: Pubblicato nel 1895. La prima edizione nella collana “Grandi Tascabili Economici” è dell’aprile 2014; le edizioni “Newton Compton editori” risalgono al 1994 e al 2014;
  • Editore: Newton Compton editori;
  • Genere: Commedia teatrale; 
  • Pagine: 128 p. con copertina rigida;
  • Voto del Pubblico (IBS): 5 su 5

 

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BIOGRAFIA DELL'AUTORE DEL LIBRO ''L’IMPORTANZA DI ESSERE ONESTO'': 

Oscar Wilde (Dublino, 16 ottobre 1854 – Parigi, 30 novembre 1900), è un drammaturgo, scrittore, giornalista e poeta irlandese.

Della sua infanzia si hanno poche notizie: nato in una famiglia benestante, Oscar Wilde somiglia più alla madre, poetessa conosciuta con lo pseudonimo di “Speranza”, che al padre medico. Educato in casa fino all’età di nove anni, dal 1874 frequenta il Trinity College di Dublino, vincendo un premio per i suoi eccellenti studi sulla poesia greca; proprio grazie ai suoi studi esemplari, ottiene borse di studio seguendo le lezioni di materie classiche presso il Magdalen College di Oxford.

Dal 1875, Oscar Wilde associa il suo amore per gli studi classici alla sua curiosità che lo spinge a viaggiare, soprattutto in Italia, culla di quell’arte e letteratura che egli tanto ama. Già dal 1876, il poeta pubblica 7 liriche e 13 poesie.

La sua vita è fatta di alti e bassi: opere di successo, matrimonio, figli, ma anche abitudini meno rispettose della moralità, su cui si è molto dibattuto. Dal 1893 Wilde alloggia in albergo per incontrare liberamente e segretamente i giovani dei quali ricerca, più che i favori, il clima di ambiguità e di sregolatezza. Ciò che ne consegue è per Oscar Wilde fonte di grandi sofferenze: avendo violato il “Criminal Law Amendment Act” del 1885 (legge che punisce fino a due anni di reclusione gli uomini che praticano atti sessuali fra loro), egli sconta il massimo della pena prevista nel carcere di Pentonville. Dopo quell’esperienza, la sua vita non sarà più la stessa e il poeta navigherà in acque sempre più nere, fino alla povertà più cupa.

Tra le maggiori opere ricordiamo: “Il fantasma di Canterville” (1887); “Il principe felice e altri racconti” (1888), raccolta di fiabe scritta per i suoi figli; “Il ritratto di Dorian Gray” (1890); “Un marito ideale” (1895); “L’importanza di essere onesto” (1895); “De Profundis” (1895), commovente lettera scritta al suo compagno, che è stato causa del periodo di carcere che Oscar Wilde subisce.

 

RIASSUNTO DEL LIBRO ''L’IMPORTANZA DI ESSERE ONESTO'': Indice dell'Analisi del Libro ''L'importanza di essere onesto''

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“L’importanza di essere onesto” è una commedia teatrale suddivisa in tre atti.

Il primo atto presenta una scena londinese: all'appartamento di Agenore Moncrieff, un giovane aristocratico, giunge il suo vecchio amico Ernesto Worthing. Tra chiacchiere superficiali e vivaci, Agenore scopre che il vero nome dell’amico è Giovanni, e che è tutore di una giovane fanciulla, Cecilia: Giovanni Worthing, abitando in campagna, finge di avere uno scapestrato fratello a Londra, il cui nome è Ernesto, per poter condurre una vita di piaceri che, in campagna, a causa del suo ruolo di tutore, non può assolutamente portare avanti. Agenore, scoperta la verità sull’amico, gli rivela che anch’egli conduce una doppia vita, grazie all’invenzione di un amico malato, Bumbury, a cui deve far spesso visita: usando questa scusa (definita scherzosamente “bumbureggiare”), si defila frequentemente dai noiosi appuntamenti organizzati dalla sua insopportabile zia, Lady Bracknell.

Intanto Giovanni è in città per chiedere la mano di miss Guendalina Fairfax, cugina di Agenore nonché figlia della suddetta Lady Bracknell. Da questo momento nasce la questione del nome, fulcro della commedia stessa: è intenzione di Guendalina sposare un uomo che si chiami Ernesto, per via delle vibrazioni che quel nome le procura, insieme al senso di affidabilità e correttezza che suscita; dunque Guendalina ricambia l’amore, anche se la madre ostacola il fidanzamento, non ritenendo l’uomo sufficientemente all’altezza di sua figlia: non ammette, in particolare, la condizione di Ernesto (Giovanni), che risulta essere un orfano trovato da Mr Cardew (padre di Cecilia) in una borsa di cuoio dimenticata alla stazione. Guendalina, tuttavia, non si scoraggia e chiede pertanto a Ernesto (Giovanni) l'indirizzo della sua casa di campagna; Agenore, ascoltando la conversazione, si appunta l'indirizzo, intenzionato a far visita alla piccola Cecilia.

Nel secondo atto la scena si sposta in campagna, nel giardino di Giovanni. In questa casa vive Cecilia, insieme alla sua anziana istitutrice, Miss Prism. Agenore si presenta alla tenuta dichiarando di essere Ernesto, il fratello scapestrato di Giovanni; si innamora immediatamente della giovane, la quale contraccambia, poiché è intenzionata, come Guendalina, a sposare soltanto un uomo che si chiami Ernesto, un nome estremamente speciale e affascinante. Dopo poco arriva anche Giovanni, che intende costringere Agenore ad andarsene, senza però riuscirci. Hanno entrambi un obiettivo: essere nuovamente battezzati dal reverendo della vicina chiesa, per ottenere il nome tanto agognato. Anche Guendalina raggiunge la casa di campagna di Giovanni, e incontra Cecilia: dopo qualche battuta le donne scoprono di essere fidanzate con quello che credono essere lo stesso uomo, Ernesto. Dopo aver chiesto spiegazioni ai rispettivi fidanzati e scoperta la verità, si ritirano indignate nella villa, per poi però perdonare entrambi.

Il terzo atto si apre con l'arrivo di Lady Bracknell alla tenuta, intenzionata a riportare la figlia a casa. Da qui, una serie di eventi a sorpresa fornirà il modo di giungere al finale atteso.

 

ANALISI DEI PERSONAGGI DEL LIBRO ''L’IMPORTANZA DI ESSERE ONESTO'': Indice dell'Analisi del Libro ''L'importanza di essere onesto''

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In quanto parte di una commedia teatrale nata per divertire (pur presentando uno spicchio di alta società inglese dell’epoca vittoriana, che basa tutto sull’apparenza e nulla su veri sentimenti e caratteri), tutti i personaggi che il lettore incontra non sono caratterizzati da approfondite descrizioni, né tantomeno subiscono evoluzioni psicologiche: sono piuttosto tipi fissi, che rappresentano delle caratteristiche tipiche dell’alta classe sociale di appartenenza, senza evolversi in meglio o in peggio.

Agenore: tipico modello dell’alta società vittoriana inglese, è un uomo che vive al di sopra delle sue possibilità, tanto da essere, al momento del racconto, in acque non proprio tranquille; pare avere un’ossessione per il cibo, che tenta di nascondere con frasi come questa: “Credevo che consumare un leggero spuntino alle cinque del pomeriggio fosse fra le usanze della buona società”.

Giovanni: amico di vecchia data di Agenore, è la chiave per lo sviluppo della trama della commedia, in quanto fa da collante tra la vita di città e quella di campagna, e scatena l’equivoco, ma fornisce involontariamente la soluzione, la chiusa che ci si aspetta dal racconto.

Guendalina: ragazza particolarmente sicura di sé, decide sulla base di elementi assai superficiali della sua vita sentimentale, tuttavia persevera su quella strada, pur ostacolata dalla madre. Appartenente all’alta classe vittoriana, è bella, curata e civetta, parla molto e, rivelandosi un tipico modello della sua classe sociale, determina il tipo di conversazione e la conduce come meglio crede:

“ WORTHING: Siete perfetta, signorina Fairfax.

GUENDALINA: No, spero di non essere perfetta. Quando non lo si è c’è una possibilità di sviluppo, e io intendo svilupparmi in molte direzioni”.

Cecilia: giovane fanciulla di campagna, apparentemente lontana dallo stereotipo di ragazza aristocratica dell’epoca vittoriana, preferisce il lavoro di giardinaggio ai libri, l’aria aperta al salotto, ha una bellezza più naturale e meno artefatta; tuttavia, il carattere rivela una forte somiglianza con quello di Guendalina: anche Cecilia basa le sue scelte sentimentali su un nome, pertanto su un dato insulso e superficiale; anche Cecilia è determinata e domina sul carattere di Agenore.

Lady Bracknell: Unico personaggio realmente attivo della commedia. Emblema della società aristocratica, in quanto madre sofisticata e rigida rispetto alla scelta del marito per la figlia; l’uomo ideale deve rispondere a requisiti precisi e di suo gusto, deve essere in grado di documentare illustri natali. L’uomo ideale pare non poter rispondere al nome di Ernesto Worthing.

 

LUOGHI D'AMBIENTAZIONE DEL LIBRO ''L’IMPORTANZA DI ESSERE ONESTO'': Indice dell'Analisi del Libro ''L'importanza di essere onesto''

L’ambientazione, com’è costume delle commedie teatrali, non è descritta nel dettaglio, ma ne è offerta l’atmosfera con poche parole, e sarà poi il gusto del regista che ne curerà la messa in scena a fare il resto…

In ogni caso, il primo atto è ambientato in un salotto londinese, nell’appartamento di Agenore Moncrieff, in Half-Moon Street; il secondo atto, invece, si sviluppa nel giardino della Manor House, abitazione di campagna di Giovanni Worthing, presso Woolton; il terzo atto presenta i personaggi ancora nella casa di campagna, ma essi si sono spostati in soggiorno.

La scelta dell’autore di ambientare due atti su tre in un salotto è probabilmente operata sulla base di un conclamato gusto dell’epoca, sia per quanto riguarda le abitudini salottiere della vita reale, sia per quanto riguarda il piacere di cosa andare a osservare in una commedia teatrale. Il salotto è una zona della casa particolarmente cara e, quindi, rappresentativa dell’alta società: è un luogo di incontro, di chiacchiere, di civetterie; un luogo in cui intrattenersi con tè e musica, in cui allacciare rapporti di convenienza e sentimentali. Dunque, per il pubblico di allora uno specchio di se stessi, per il pubblico di oggi una scena in cui analizzare ambiente e abitudini dell’epoca vittoriana.

 

TEMPO (COLLOCAZIONE TEMPORALE) DEL LIBRO ''L’IMPORTANZA DI ESSERE ONESTO'': Indice dell'Analisi del Libro ''L'importanza di essere onesto''

Il tempo in cui è collocata la commedia teatrale “L’importanza di essere onesto” è quello dell’epoca vittoriana (periodo storico che va dal 1837 al 1901, anni di reggenza della regina Vittoria d’Inghilterra). Scritta nell’autunno del 1894 e pubblicata nel 1895, la commedia è collocata in tale periodo storico, entro l’anno di pubblicazione.

 

STILE DI SCRITTURA USATO NEL LIBRO ''L’IMPORTANZA DI ESSERE ONESTO'': Indice dell'Analisi del Libro ''L'importanza di essere onesto''

La lingua, utilizzata da Oscar Wilde in “L’importanza di essere onesto”, è limpida, semplice ed elegante, apparentemente frivola; condita da vivo umorismo e da ciò che l’autore predilige nei suoi scritti e per cui ha larga fama: i paradossi.

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Tale commedia ne è assai ricca, è essa stessa un paradosso, un capovolgimento, già riflettendo sul tema accennato nel titolo: un nome può avere maggiore importanza di una persona. E, dopo aver riso per il lato umoristico della faccenda, non resta che riflettere sul fatto che ciò avvenga spesso nella realtà.

 

NARRATORE DEL LIBRO ''L’IMPORTANZA DI ESSERE ONESTO'': Indice dell'Analisi del Libro ''L'importanza di essere onesto''

Il narratore, in “L’importanza di essere onesto”, è onnisciente: in quanto voce fuori campo di una commedia teatrale, non appartiene a un personaggio, ma racconta in terza persona le vite di tutti, conoscendone scopi e azioni. Coincide, pertanto, con l’autore.

 

TEMATICHE TRATTATE NEL LIBRO ''L’IMPORTANZA DI ESSERE ONESTO'': Indice dell'Analisi del Libro ''L'importanza di essere onesto''

Con il paradosso estremo del bugiardo che, inconsapevolmente, ha sempre raccontato la sua verità, la commedia utilizza gli ingredienti del dramma, pur facendone parodia: la struttura della storia prevede l’amore contrastato, l’ereditiera da conquistare, la vecchia dispotica, gli stratagemmi di conquista, il figlio illegittimo. Il tutto, però, secondario rispetto alla questione principale: il tema di fondo resta quello della superiorità delle parole rispetto ai fatti, tanto che le prime avranno la meglio sui secondi.

“L’importanza di essere onesto” è la traduzione letterale di “The Importance of Being Earnest”: Earnest significa, in senso ampio, onesto. E in questa commedia il peso maggiore si dà al nome proprio, piuttosto che al significato della parola: ciò che si intende raggiungere con impegno non è l’onestà d’animo, ma essere identificati con quel nome, che ha poco a che vedere con i due personaggi intenzionati a ribattezzarsi per ottenere l’amore. Agenore e Giovanni: due innamorati che si fingono Ernesto, e in tale finzione perdono di vista la correttezza, la moralità e l’onestà che, a ben vedere, non sono mai state colonne portanti delle loro esistenze.

 

COMMENTO DEL LIBRO ''L’IMPORTANZA DI ESSERE ONESTO'': Indice dell'Analisi del Libro ''L'importanza di essere onesto''

Una commedia leggera e divertente, che si lascia leggere con gusto e abbastanza rapidamente, in quanto scorrevole per via della sua struttura fatta, com’è ovvio, di molte azioni e poche descrizioni. Ma è anche una commedia che porta alla riflessione, proprio attraverso il paradosso di un nome che ha più importanza di una persona, per l’assurdità di due amori basati completamente sul nome Ernesto: “ Noi viviamo, come spero voi sappiate, signor Worthing, in un’epoca di ideali. Questo fatto è di continuo menzionato nelle riviste mensili ed è già persino arrivato fino ai pulpiti della provincia, a quanto mi è stato detto. Ebbene l’ideale per me è stato sempre sposare un uomo chiamato Ernesto. C’è qualcosa nel nome Ernesto che ispira fiducia. Dal momento in cui Agenore mi disse di avere un amico di nome Ernesto, ho sentito che ero destinata ad amarvi”.

Oscar Wilde, attraverso l’espediente del nome e del suo significato, evidenzia con ironia, ma invitando alla riflessione, la cura dell’apparenza, l’ostentazione della forma tipiche dell’alta società vittoriana.

 

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