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Recensione ''I dolori del giovane Werther'' (Libro di Johann Wolfgang von Goethe)
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- Categoria: Recensioni Libri ''I''
- Creato: Mercoledì, 16 Luglio 2014 20:38
- Scritto da Elisabetta Settembrini
- Titolo: “I dolori del giovane Werther”.
- Titolo originale: "Die Leiden des jungen Werthers".
- Autore: Johann Wolfgang von Goethe;
- Nazionalità Autore: Tedesco;
- Data di Pubblicazione: pubblicato in Germania il 29 settembre 1774 e in Italia nel 1796;
- Editore: Mondadori (Collana Oscar Classici);
- Genere: Romanzo;
- Pagine: 163 p., copertina flessibile;
- Voto del Pubblico (IBS): 4.48 su 5.
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BIOGRAFIA DELL'AUTORE DEL LIBRO ''I DOLORI DEL GIOVANE WERTHER'':
Johann Wolfgang von Goethe, poeta, narratore e drammaturgo tedesco, nasce a Francoforte sul Meno il 28 agosto 1749. Riceve un'ottima educazione divertendosi. Impara oltre al tedesco, greco, latino, francese e italiano e già a sedici anni studia diritto a Lipsia. Nel 1769 rientra a Francoforte scrive poesie e una commedia d'ambiente. Soffre di coliche e subisce un intervento chirurgico al collo. L'anno successivo si trasferisce a Strasburgo per completare gli studi. Legge Shakespeare, determinante nella sua futura produzione letteraria: ''Canti di S.'' '', ''Storia di Goffredo di Berlichingen dalla mano di ferro'' , ''Canto di Maometto'' , ''Canto del viandante nella tempesta''.
Nel 1774 scrive e pubblica, tratto da una sua personale esperienza, il famoso romanzo epistolare ''I dolori del giovane Werther'' . Nel frattempo inizia la gestazione dell'importante e poderoso lavoro che lo impegnerà sino ai suoi ultimi giorni di vita: il ''Faust'' . Termina gli studi e rientra a Francoforte dopo aver fatto pratica al supremo tribunale imperiale. Nel 1775 inizia a esercitare la professione di avvocato che però interrompe dopo appena quattro anni, deludendo le aspettative paterne. Si trasferisce così a Weimar, piccola cittadina in cui viene nominato ministro e nella quale trascorre una decina d'anni preso più da attività pratiche che letterarie. Si interessa alle scienze naturali, prima geologia e mineralogia (nel 1784 scrive un trattato ''Sul granito'' ), poi anatomia e infine botanica e storia naturale. Di letterario scrive ''I fratelli'' (1776).
Stanco e insoddisfatto nel 1786 parte per l'Italia in cui soggiorna per circa due anni e quando rientra riceve un'accoglienza decisamente molto fredda. Interrompe il legame che lo legava da anni alla signora Charlotte von Stein, rinuncia a quasi tutti i suoi incarichi da ministro e inizia la convivenza con Christiane Vulpius, una giovane fioraia, dalla quale ha un figlio di nome August nel 1789, e che sposerà poi nel 1806.
Scrive ''l'Egmont, Torquato Tasso, Elegie romane, gli Epigrammi veneziani, Il gran mago egizio, Il cittadino generale, La volpe Reineke'' . Nel 1795-97 compone una specie di piccolo ''Decameron'', dal titolo ''Conversazioni di emigrati tedeschi'' e una raccolta di epigrammi ''Doni ospitali'' . Nel 1796 esce il romanzo di formazione ''Gli anni di apprendistato di Wilhelm Meister'', un capolavoro in questo genere letterario tipicamente tedesco. Nel 1808 esce finalmente la prima parte dell'imponente poema epico ''Faust'' seguito da ''Le affinità elettive'' e da ''Autobiografia. Poesia e verità''.
Estraneo al romanticismo vive gli ultimi anni in una sorta di isolamento sociale e spirituale. Nel 1794 conosce Fiedrich Schiller col quale instaura un'importante amicizia e si dedica esclusivamente alla letteratura. Nel 1808 esce ''Opera Omnia'' e la ''Teoria dei colori''. Nel 1817 il figlio si sposa e dal suo matrimonio arrivano tre nipoti. Dopo il 1821 Goethe, vedovo dal 1816, inizia una relazione sentimentale con Ulrike von Levetzow, una donna molto più giovane di lui. Muore a Weimar il 22 marzo 1832 forse a causa di un attacco cardiaco.
Considerato come “uomo universale” per la sua grande attività intellettuale, in quanto uomo eccellente in vari campi, è anche ricordato per essere stato il fondatore della letteratura mondiale. A lui si ricollegano Friedrich Nietzsche, Thomas Mann e Ugo Foscolo che, dall'opera goethiana ''I dolori del giovane Werther'' trae ispirazione per il suo romanzo epistolare ''Ultime lettere di Jacopo Ortis'' .
A Goethe è stato intitolato un cratere di Mercurio e il nome di un minerale, la Goethite, gli sono state dedicate delle banconote e nel 2010 anche una pellicola cinematografica.
RIASSUNTO DEL LIBRO ''I DOLORI DEL GIOVANE WERTHER'':
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Siamo nel 1771, esattamente è il 4 maggio, e un giovane di nome Werther inizia a raccontare le sue giornate al caro amico Guglielmo. Inizialmente il giovane scrive di essersi recato presso il villaggio in cui vive la zia per risolvere degli affari di famiglia relativi a una questione di eredità, ma poi egli si innamora di questo luogo ameno immerso in una natura per certi versi incontaminata.
''Del resto io qui mi trovo molto bene; in questi luoghi paradisiaci la solitudine è un balsamo prezioso per lo spirito...''.
Legge ''Omero'' e non riesce a dipingere, arte che ama e che pratica, benché tutto ciò che lo circonda meriterebbe d'essere trasposto sulla tela. Frequenta spesso un luogo in cui si trova una fontana ed è lì che fa amicizia con alcune persone. Ma il suo sito preferito, ''tanto vicino al cielo'', diventa poi Wahlheim ed è lì che iniziano le sue profonde riflessioni sulla natura, le persone, l'arte e la poesia:
''... la poesia; si tratta di riconoscere l'essenziale e osare esprimerlo: ma ciò significa dir molto in poche parole''.
Egli vive un momento di estasi e contemplazione in questa natura: ne è talmente estasiato che lunghe e intense risultano le lettere in cui ne parla al suo amico. Scrive e racconta sensazioni, emozioni, stati d'animo sino al giorno in cui incontra e conosce Carlotta, la giovane donna di cui s'innamora perdutamente.
''La lasciai con la preghiera di poterla vedere il giorno stesso; lei acconsentì e andai; da allora il sole, la luna e le stelle possono continuare tranquillamente il loro corso, io non so se sia giorno o notte, e tutto il mondo svanisce intorno a me''.
La giovane, rimasta orfana della madre accudisce i suoi sei fratelli più piccoli, è però già fidanzata con un giovane che si trova fuori città per motivi di lavoro. Per Werther questo non può e non deve essere un problema. Da subito i loro caratteri sono ''molto affini'' e l'amicizia e la simpatia crescono col tempo. Werther continua a scrivere al suo amico manifestandogli tutte le sue gioie, timori, angosce, perplessità.
''Guglielmo, cosa sarebbe per la nostra anima un mondo senza amore? Sarebbe una lanterna magica senza luce''.
L'estate trascorre e nel mese di settembre Werther, non sopportando l'antagonismo col fidanzato di Carlotta, decide di partire per accettare un incarico presso l'ambasciatore di un'altra città.
Varie sono le vicissitudini che s'intrecciano nella vita del giovane e che lo portano spesso a situazioni non desiderate. E difficili sono i momenti che egli affronta volte con disperazione e a volte con una lucida determinazione.
''Ho tanti sentimenti in me e l'immagine di lei sovrasta tutti; ho tante cose, e senza di lei ogni cosa si dissolve''.
Non sempre, infatti, si può far leva sulla razionalità quando è il sentimento che prevale diventa il punto centrale della propria esistenza senza lasciare spazio a nessun'altra via d'uscita.
''… e quando noi manchiamo a noi stessi, tutto ci manca''.
ANALISI DEI PERSONAGGI DEL LIBRO ''I DOLORI DEL GIOVANE WERTHER'':
Nel romanzo ''I dolori del giovane Werther'' il protagonista, Werther, è un ragazzo della “borghesia” tedesca della seconda metà del 700 di cui non si ha una descrizione fisica ma più sociale e culturale e, in maniera prevalente, psicologica. Werther è, infatti, un personaggio che rappresenta lo stereotipo di quel contesto storico: un giovane colto e istruito pronto per essere inserito nello svolgimento di importanti incarichi amministrativi. Ma è anche un giovane che sta attraversando un inquietante stadio di crescita interiore che lo porta a mettere in primo piano, rispetto a tutti gli altri aspetti della vita, il sentimento dell'amore. Werther è, infatti, un ragazzo dal carattere vivace e impetuoso che spesso si lascia travolgere dalla sua emotività. Emotività di cui è altrettanto spesso rimproverato da chi gli sta vicino.
''Se non fossi un pazzo, potrei condurre una vita felicissima''.
Carlotta: è una giovanissima ragazza che, rimasta orfana di madre, si ritrova a occuparsi degli altri suoi fratelli minori. È fidanzata con Alberto, il ragazzo per il quale ha ricevuto la benedizione dalla madre in punto di morte. È ''una bella ragazza, di media statura, con indosso un semplice abito bianco ornato da nastri rosa sul petto e sulle braccia'', dagli occhi neri e “labbra vivaci” e “gote fresche”.
Alberto: è il fidanzato di Carlotta che, come desunto dalle parole di Werther, è ''un bravo, un amabile uomo, per il quale non si può non provare simpatia'' dall'atteggiamento tranquillo, sensibile e alieno al malumore.
Guglielmo: è il destinatario esclusivo delle missive di Werther. Di lui si sa solo che è un caro amico e che ha contatti con la madre del giovane.
La signorina B.: una graziosa creatura dagli occhi azzurri con la quale instaura un'amicizia durante il periodo in cui lavora per l'ambasciatore.
Gli altri personaggi non protagonisti del romanzo ma che vi lasciano un segno per i resoconti che Werther ne fa al suo amico Guglielmo sono: il borgomastro (padre di Carlotta, ''uomo leale e schietto''), la figlia del maestro elementare e i suoi bambini, il contadino innamorato, la giovane brunetta Federica figlia del pastore, l'ambasciatore, il conte C., il Ministro, il Principe.
LUOGHI D'AMBIENTAZIONE DEL LIBRO ''I DOLORI DEL GIOVANE WERTHER'':
L'ambientazione del romanzo ''I dolori del giovane Werther'' si svolgono in principio nel villaggio presso cui si reca per sbrigare alcune faccende di famiglia.
''La città in sé non è bella, ma in compenso la circonda un'indicibile bellezza di natura''.
Queste le parole con cui il protagonista ce lo descrive. Ma è Wahlheim il luogo che diventa importante per il giovane. Situato a un'ora dalla città sta in cima alla collina, vi si trovano: un'ostessa che offre vino, birra e caffè; due tigli enormi che coprono la piazzetta antistante la chiesa e circondata da case di contadini e da granai e cortili.