
DATI ESSENZIALI:
- Titolo: “I racconti del mistero”.
- Titolo originale: "Tales".
- Autore: Edgar Allan Poe;
- Nazionalità Autore: Americana;
- Data di Pubblicazione: 1845;
- Editore: Newton Compton Editori;
- Genere: Antologia di racconti;
- Pagine: 154 p., brossura;
- Voto del Pubblico (IBS): 3 su 5.
DOVE COMPRARLO:
- Compra su IBS.
- Compra su Amazon
.
Compra su LaFeltrinelli.
Recensione del Libro “I racconti del mistero” di Edgar Allan Poe del 1845, genere Antologia di racconti. Evidenzieremo il riassunto del libro “I racconti del mistero”, l’analisi dei personaggi, i luoghi d’ambientazione, la collocazione temporale, lo stile di scrittura ed il narratore. Infine analizzeremo le tematiche trattate nel libro “I racconti del mistero” con tanto di commento ed opinione del recensore articolista.
BIOGRAFIA DELL'AUTORE DEL LIBRO ''I RACCONTI DEL MISTERO'':
Edgar Allan Poe nasce a Boston nel 1809 da due attori itineranti. Perde la madre precocemente, mentre suo padre lo abbandona, perciò viene allevato dalla famiglia di un commerciante, un tale Allan.
Si iscrive all'Università di Virginia, ma è costretto ad abbandonarla in quanto pieno di debiti di gioco e rompe ogni rapporto con il padre adottivo.
L'esordio letterario avviene nel 1827, quando pubblica “Tamerlane and Other Poems” e “Al Aaraaf, Tamerlane and Minor Poems”, mentre tenta invano la carriera militare, senza portarla a termine. Nel 1830-31 pubblica i “Poems” e inizia la carriera da giornalista, collaborando con diverse testate anche in città quali New York e Philadelphia. Inoltre, sposa sua cugina Virginia.
Nel 1838-39, nonostante le precarie condizioni di salute, pubblica “The Fall of the House of Usher”, “William Wilson” e “The Narrative of Arthur Gordon Pym” (Le avventure di Gordon Pym ).
Al 1840, invece, risale la sua prima raccolta di racconti, ovvero “Tales of the Grotesque and Arabesque”.
Qualche anno dopo, sua moglie Virginia muore e Poe riprende ad abusare dell'alcool, non abbandonando, tuttavia, la scrittura: pubblica infatti altri raccolti che entreranno a far parte della raccolta “All mistery, nightmare and horror tales” (Tutti i racconti del mistero, dell'incubo e del terrore ).
Dopo una serie di relazioni dannose e di pubblicazioni riucite, muore nel 1849 a Baltimora, laddove viene trovato in stato di incoscienza.
RIASSUNTO DEL LIBRO ''I RACCONTI DEL MISTERO'': 
Seguici su:
Condividi l'articolo su:
La suddetta antologia consta di quattro racconti intitolati “I delitti della Rue Morgue”; “Il mistero di Marie Rogȇt”; “La lettera rubata” e “Lo scarabeo d'oro”.
“I delitti della Rue Morgue”, considerato il primo racconto che ha inaugurato ufficialmente il genere poliziesco, è incentrato su un duplice terribile omicidio commesso ai danni di due donne – madre e figlia – in un appartamento della Rue Morgue a Parigi.
Esse sono state barbaramente uccise e mutilate. Ad occuparsi del caso è l'ispettore Auguste Dupin che interroga i vicini delle vittime, i quali hanno udito qualcuno parlare in francese e qualcun altro in una lingua ignota.
Le indagini si fanno sempre più complicate e viene arrestato un innocente, seppur rimangano ancora alcuni punti in sospeso, quali le modalità dell'omicidio (considerato che la porta è stata trovata chiusa dall'interno).
Grazie al suo enorme talento, Dupin scoprirà che il campo di indagine deve essere esteso ben oltre il mondo umano...
Il secondo racconto è tratto da una storia vera: un omicidio perpetrato nei confronti di Mary Cecilia Rogers a New York.
Nel nostro caso, tuttavia, la vicenda si svolge a Parigi e vede protagonista la bella Marie Rogȇt, il cui strano comportamento desta sospetti nei suoi amici e parenti. Infatti la ragazza scompare, ricompare a distanza di qualche giorno, per poi scomparire nuovamente ed essere trovata uccisa sulla riva di un fiume.
Dupin intraprende un percorso ragionato piuttosto lungo, ma che sarà fondamentale per l'approdo alla verità.
Il terzo racconto, “La lettera rubata”, è incentrato sul furto di un'importante lettera scritta dal ministro francese avvenuto proprio in presenza del destinatario. A quanto pare, la lettera contiene infamie ai danni di una nobildonna che il ministro vuole utilizzare a scopi ricattatori.
Anche questa volta interviene Dupin, non riscontrando la minima difficoltà nel rinvenire la lettera, anzi, ragionando su come molti aspetti si diano per scontati.
Infine, l'ultimo racconto narra del ritrovamento di un prezioso scarabeo in un luogo piuttosto curioso e della decifrazione di un messaggio relativo a un tesoro di un certo capitano Kidd. Tutta la narrazione procede con l'analisi dei vari metodi di decrittazione impiegati.
ANALISI DEI PERSONAGGI DEL LIBRO ''I RACCONTI DEL MISTERO'': 
Poe non si sofferma tanto sulla descrizione fisica dei personaggi, quanto sulle loro capacità intellettive o sulla loro funzione in relazione agli omicidi commessi.
- L'ispettore Dupin: protagonista indiscusso, Auguste Dupin è un personaggio inedito, innovativo, nonché chiave dei crimini che vengono narrati in questa antologia. Uomo estremamente intelligente, Dupin ha intuito e riesce ad applicare ogni teoria alla realtà. Dunque, il suo è un procedimento totalmente empirico, dettato chiaramente anche da un'enorme cultura.
- L'autore: talvolta Poe partecipa attivamente alla narrazione, affiancando Dupin nelle sue ricerche. Egli, più che altro, ascolta e apprende “dal suo maestro” come interpretare i simboli, le modalità dell'omicidio e, soprattutto, il metodo.
- Marie Rogȇt: vittima del secondo racconto, ispirata ad una donna realmente esistita. Marie è presentata come una ragazza dal fascino non indifferente, in grado di attrarre la gentilezza e l'attenzione di chiunque. Tuttavia, la sua figura aleggia nel mistero più totale: probabilmente Marie nasconde qualcosa o frequenta persone sbagliate.
- Madame l'Espanaye (e sua figlia): più che dei personaggi in sé – dal momento che l'autore dichiara apertamente che vivevano quasi ai margini della società – si sottolinea il modo brutale e barbaro con cui vengono uccise. Sembra chiaro sin dall'inizio che l'assassino sia un essere senza scrupoli ed estremamente crudele.
LUOGHI D'AMBIENTAZIONE DEL LIBRO ''I RACCONTI DEL MISTERO'': 
Contrariamente a quanto si possa pensare, l'ambientazione di questa antologia di racconti non è fittizia. Poe, infatti, ha optato per la grande capitale francese, Parigi, descritta come teatro di terribili crimini.
Non vi sono descrizioni particolareggiate della città, in quanto non funzionali all'argomento narrativo. Piuttosto, l'autore si focalizza su alcuni luoghi: la Rue Morgue (sita nel Quartier St. Roch); la Rue des Drômes; la Barrière du Roule; la Rue Pavée Saint-André e tutta la zona che circonda la Senna.
Anche l'ufficio dell'ispettore Dupin costituisce un luogo chiave per la narrazione: è qui che l'ispettore formula i sui ragionamenti e le sue teorie.
TEMPO (COLLOCAZIONE TEMPORALE) DEL LIBRO ''I RACCONTI DEL MISTERO'': 
Per quel che concerne la collocazione temporale delle storie narrate, Poe si avvale di un espediente piuttosto curioso, almeno per i primi due racconti e per l'ultimo.
I primi due, infatti, (“I delitti della Rue Morgue” e “Il mistero di Marie Rogȇt”) non presentano una datazione precisa, in quanto l'autore preferisce che sia vaga. Infatti Poe parla di un anno indefinito, ovvero il “18...”, ma nulla di più.
Altrettanto accade nell'ultimo racconto, “Lo scarabeo d'oro”, laddove Poe scrive: “Tuttavia verso la metà di ottobre del 18...” Nel racconto “La lettera rubata”, invece, riscontriamo la presenza di informazioni più dettagliate, tanto che si parla di: “[...] una sera nera e tempestosa dell'autunno 1811”.
STILE DI SCRITTURA USATO NEL LIBRO ''I RACCONTI DEL MISTERO'': 
Edgar Allan Poe mostra una capacità magistrale nelle descrizioni, attenendosi ai topoi del genere letterario in questione, quindi il poliziesco.
In questa raccolta, ad esempio, abbondano descrizioni particolareggiate in merito alla risoluzione dei casi, dunque ai ragionamenti dell'ispettore Dupin.
Inoltre, la fantasia dell'autore e alcuni espedienti adottati rivelano una grande “lungimiranza” narrativa, chiaramente d'avanguardia per quei tempi.
NARRATORE DEL LIBRO ''I RACCONTI DEL MISTERO'': 
A raccontare i fatti è Poe, ma la vera novità è che, almeno nei primi tre racconti, la voce narrante coincide con quella del protagonista. Ciò significa che l'autore funge anche da personaggio principale, nella veste di un amico dell'ispettore Dupin.
Si tratta del suo braccio destro, seppur possieda chiaramente meno acume del grande Dupin, figura quasi mitica.
TEMATICHE TRATTATE NEL LIBRO ''I RACCONTI DEL MISTERO'': 
Non è semplice individuare le tematiche principali affrontate ne “I racconti del mistero”, in quanto il genere poliziesco non offre molti spunti di riflessione. Supporrei, tuttavia, che non si può non menzionare il metodo scientifico applicato dall'ispettore Dupin nella risoluzione dei reati/omicidi.
Egli osserva, formula ipotesi, approfondisce ragionando e giunge alle conclusioni. Insomma, è pura scienza e il lettore non può che sgranare gli occhi dinnanzi a così tanto talento.
Un'altra tematica affrontata è quella dell'apparenza: in alcuni racconti la realtà non è come sembra. Dupin, infatti, invita a non soffermarsi su un ragionamento meramente superficiale, ma di scavare a fondo e di ragionare.
Infatti, spesso gli assassini o i criminali lasciano tracce, indizi che divengono dei veri e propri simboli, dotati di una propria storia e che necessitano di un lavoro interpretativo non indifferente.
Strettamente connessa alle tematiche precedenti è la crudeltà umana. Gli omicidi commessi spesso sono cruenti, tanto da indurre il lettore a chiedersi come l'uomo possa essere in grado di mostrare questo lato ferino, incontrollabile e totalmente irrazionale. E ancora più spesso il motivo resta ignoto e solo appellandosi al metodo scientifico, interrogando i testimoni attendibili e onesti, si può approdare alla soluzione, quindi, alla verità.
COMMENTO DEL LIBRO ''I RACCONTI DEL MISTERO'': 
Se devo essere sincera, questo libro non è esattamente ciò che mi aspettavo che fosse. Avevo già letto “I racconti del terrore” e ne ero rimasta quasi ipnotizzata: Poe è un maestro della suspense, per cui le mie aspettative su questa raccolta erano piuttosto altre.
In realtà, a parte il numero esiguo di racconti e alcuni errori di ortografia che chiaramente sono attribuibili alla casa editrice e non di certo all'autore, è la trama che risulta poco avvincente.
Poe, infatti, presenta casi piuttosto interessanti, alcuni dei quali realmente accaduti, come il caso del secondo racconto (“Il mistero di Marie Rogêt”) ma essi non hanno sviluppo. Semplicemente, l'autore ha descritto le modalità con cui l'ispettore Dupin è giunto alla verità, congiungendo il ragionamento puramente razionale a quello empirico.
Avrei preferito che l'autore si dilungasse su descrizioni di omicidi più particolareggiate, che ci fosse “più sangue” o comunque tensione.
Piuttosto, spesso Poe rende i racconti dei veri e propri monologhi in cui a discorrere è l'ispettore Dupin, ostentando le proprie inopinabili capacità di detective e la propria cultura. L'azione, così, viene totalmente smorzata, così come quel minimo di tensione che l'autore è riuscito ad instaurare nelle prime righe.
A parte ciò, è innegabile la capacità decrittiva di Poe e, soprattutto, la ventata di innovazione che ha portato con sé.
Marigiusy Digregorio
+20k M.R.
COMMENTA questa Recensione del Libro ''I racconti del mistero''
Marigiusy Digregorio
+20k M.R.
«Quanto ti è piaciuto questo articolo???»
... Aiutaci:
1) Condividendolo sui Social Network;
2) e Registrandoti per Commentarlo QUI sotto.
Grazie di cuore!
N.B. L'autore di questo articolo manleva da ogni qualsivoglia responsabilità questo sito e chi vi ci lavora per qualunque danno arrecato. Se pensi che ci sia stato dichiarato il falso e/o siano state commesse delle infrazioni legali, scrivici per poterti mettere in contatto direttamente con l'autore che si assume il 100% della responsabilità.