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Recensione, Analisi, Riassunto ed Opinioni del Libro ''Il piacere''DATI ESSENZIALI:

  • Titolo: “Il Piacere”.
  • Titolo originale: "Il Piacere".
  • Autore: Gabriele D'Annunzio;
  • Nazionalità Autore: Italiano;
  • Data di Pubblicazione: 1889;
  • Editore: Newton Compton;
  • Genere: Romanzo;
  • Pagine: 268 p., rilegato;
  • Voto del Pubblico (IBS): 5 su 5

 

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Recensione del Libro “Il Piacere” di Gabriele D'Annunzio del 1889, genere Romanzo. Evidenzieremo il riassunto del libro “Il Piacere”, l’analisi dei personaggi, i luoghi d’ambientazione, la collocazione temporale, lo stile di scrittura ed il narratore. Infine analizzeremo le tematiche trattate nel libro “Il Piacere” con tanto di commento ed opinione del recensore articolista.

 

 

BIOGRAFIA DELL'AUTORE DEL LIBRO ''IL PIACERE'': 

Gabriele D'Annunzio nasce a Pescara il 12 marzo del 1863 da una famiglia borghese che vive grazie alla ricca eredità dello zio Antonio D'Annunzio.

Gabriele frequenta il liceo nel collegio Cicognini di Prato, distinguendosi sia per la sua condotta indisciplinata che per il suo accanimento nello studio unito ad una forte smania di primeggiare.

In questi anni pubblica, a spese del padre, la sua prima raccolta poetica "Primo vere" e inizia a collaborare ai giornali letterari dell'epoca.

Nel 1881 si iscrive a Lettere all'università di Roma, e qui, nella capitale, vive una vita  sontuosa, ricca di amori e avventure.

Dopo aver pubblicato "Canto novo" e "Terra vergine" (1882), nel 1883 fugge e contrae matrimonio con la duchessina Maria Hardouin di Gallese.

Da questa unione, che durerà solo fino al 1890 a causa dei suoi continui tradimenti, nasceranno tre figli.

Nel 1886 esce la raccolta "Isaotta Guttadàuro ed altre poesie", divisa poi in due parti "L'Isottèo e La Chimera" (1890).

Il suo primo romanzo con risvolti autobiografici è "Il piacere" (1889), che racconta la sua giovinezza romana.

Nel 1891 assediato dai creditori si trasferisce, insieme all'amico pittore Francesco Paolo Michetti, a Napoli e collabora con alcuni giornali locali.

La principessa Maria Gravina Cruyllas abbandona il marito e va a vivere con il poeta, dal quale ha una figlia.

Alla fine del 1893 D'Annunzio è costretto a lasciare, a causa delle difficoltà economiche, anche Napoli.

Ritorna, con Maria e la loro figlia, in Abruzzo, ospite ancora del Michetti.

Nel 1894 pubblica, dopo "Le elegie romane" ('92), "Il poema paradisiaco" ('93) e dopo i romanzi "Giovanni Episcopo" ('91) e "L'innocente" ('92), il suo nuovo romanzo "Il trionfo della morte".

Nel 1895 pubblica "La vergine delle rocce".

Nel suo romanzo "Il fuoco" descrive la sua relazione con l'attrice Eleonora Duse e avvia una fitta produzione teatrale: "Sogno d'un mattino di primavera" ('97), "Sogno d'un tramonto d'autunno", "La città morta" ('98), "La Gioconda" ('99), "Francesca da Rimini" (1901), "La figlia di Jorio" (1903).

Nel '97 viene eletto deputato, ma nel 1900 abbandona la destra e si unisce all'estrema sinistra.

Nel '98 mette fine al suo legame con sua moglie e si stabilisce a Settignano in una villa lussuosissima, prima con la Duse e poi, con il suo nuovo amore, Alessandra di Rudinì.

Intanto escono "Le novelle della Pescara" (1902) e i primi tre libri delle Laudi: Maia, Elettra, Alcyone (1903). Nel 1906 si innamora della contessa Giuseppina Mancini e nel 1910 pubblica il romanzo "Forse che sì, forse che no".

Per sfuggire dai suoi creditori si trasferisce in Francia, sotto consiglio della sua nuova amante Nathalie de Goloubeff.

Compone opere in francese e al Corriere della Sera fa pervenire le prose "Le faville del maglio".

Scrive la tragedia lirica "La Parisina", musicata da Mascagni, e anche sceneggiature cinematografiche, come quella per il film "Cabiria" (1914).

Nel 1915 torna in Italia e riprende un ruolo di primo piano, tenendo accesi discorsi interventistici e partecipa a varie imprese belliche, ampiamente autocelebrate.

Durante un incidente aereo viene ferito ad un occhio e costretto ad una lunga convalescenza, a Venezia, scrive il "Notturno", edito nel 1921.

Negli anni dell'avvento del Fascismo, nutrendo una certa diffidenza verso Mussolini , si ritira e viene celebrato come un eroe nazionale, presso Gardone, sul lago di Garda.

Qui, in solitudine, trascorre una malinconica vecchiaia, fino al giorno della sua morte: 1 marzo del 1938.

 

RIASSUNTO DEL LIBRO ''IL PIACERE'': Indice dell'Analisi del Libro ''Il piacere''

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II conte Andrea Sperelli Fieschi d'Ugenta è l'ultimo discendente di una nobile famiglia.

Andrea, poeta e acquafortista di raffinata sensibilità, attende a palazzo Zuccari l'affascinante duchessa Elena Muti.

Il giovane protagonista conosce la bella Elena in una delle tante feste, da lui frequentate, dell'elite della grande e imponente Roma.

Elena è una giovane contessa rimasta vedova con la quale intraprende ben presto una focosa relazione.

Tuttavia, dopo un po' di tempo la donna annuncia, al suo amante, di voler troncare la loro relazione e di voler lasciare Roma.

Andrea è sconvolto e, per cercare di dimenticarla, si getta a capofitto nella vita mondana romana, passando da un'avventura erotica all'altra.

Ma il destino ha sempre un asso nella propria manica.

Ferito in un duello, Andrea trascorre una lunga convalescenza nella villa di una sua cugina a Schifanoja.

Qui gli sembra di ritrovare sè stesso, la sua anima, attraverso la poesia e l'arte e attraverso la conoscenza di un'altra donna: Maria Ferres, moglie di un diplomatico guatemalteco, sensibile e pura.

Maria è una  donna casta e religiosa che Andrea cerca di conquistare ad ogni costo, sperando di poter vivere, almeno con lei, una relazione sana.

Ma quando Andrea torna a Roma tutte le sue certezze e le sue convinzioni si sciolgono, come neve al sole.

L'esasperata sensualità romana lo riconduce verso la disperata ricerca del piacere ed ora che la bella Elena è tornata, sposata con il celebre Lord Heatfield, la passione mai sopita, per lei, è inarrestabile.

La bella Elena, pero, non sembra, affatto, dello stesso parere: la donna si dice disposta ad intraprendere un rapporto d'amicizia e non d'amore e Andrea, esasperato, cerca conforto, ancora una volta, nell'amore di Maria.

Da questo momento nei pensieri e nei desideri di Andrea le immagini delle due donne si sovrappongono morbosamente fino a non riuscire, quasi più, a separarle.

 

ANALISI DEI PERSONAGGI DEL LIBRO ''IL PIACERE'': Indice dell'Analisi del Libro ''Il piacere''

- Andrea Sperelli è il protagonista di questo famoso romanzo.

Andrea è giovane, elegante e raffinato, è un nobile uomo piacente, alto e decisamente ricco.

Andrea è un intellettuale, libero da vincoli coniugali e da obblighi famigliari, che ha facile accesso nei ritrovi mondani e nei salotti della nobiltà.

Allo stesso tempo appare un uomo con una debole morale, cinico e con un punta di perversione.

Andrea è un'esteta che vede la sua vita come un'opera d'arte e rifiuta le regole basilari del vivere morale e sociale.

La sua intera vita è fondata sulla doppiezza, sulla falsità, sulla menzogna e sull’inganno.

Ma tutto questo è vissuto dal protagonista con intima sofferenza, a causa della degradazione di quella forza morale che, secondo gli insegnamenti del padre, è necessaria a uno spirito forte per dominare le proprie debolezze.

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- Elena Muti, nel romanzo, incarna "la dea" dell'amore erotico e sensuale.

È una delle donne amate da Andrea e rappresenta, sostanzialmente, l'amore carnale.

Elena non ha figli e non brilla certo per cultura ma nel corso del romanzo appare sempre più malvagia e con una forte consapevolezza del proprio ruolo di seduttrice.

Elena è, senza dubbio, istinto carnale, l'espressione più alta del piacere e della lascivia.

- Maria Ferres è l'altra donna a cui Andrea si avvicina nel romanzo.

Maria è una madre, una donna pura e di grande tradizione cattolica.

Maria è una donna colta ed estremamente intelligente: ama l'arte e la musica ed è, senza dubbio, l'esatto opposto di Elena.

Nel romanzo, la donna, appare sempre più dolce e tenera, decisamente legata alla sua famiglia, in particolare a sua figlia Delfina.

Una donna quasi mistica che,man mano che la lettura scorre, assume una natura quasi misteriosa, passionale e inafferrabile.

 

LUOGHI D'AMBIENTAZIONE DEL LIBRO ''IL PIACERE'': Indice dell'Analisi del Libro ''Il piacere''

Il romanzo "Il piacere", dello scrittore Gabriele D'Annunzio, si svolge in una Roma aristocratica di fine '800.

Roma rappresenta, per la penna dell'autore, la capitale della perversione e della lussuria ed è proprio qui che incontra la sensuale Elena, donna che nel giovane Andrea accende la fiamma della passione.

Tuttavia la vicenda si sposta, per un breve lasso di tempo, nella campagna di Rovigliano, esattamente a villa Schifanoja, luogo in cui il protagonista incontra l'angelica Maria.

La campagna, in questo caso, rappresenta un luogo di pace e di purificazione in cui il protagonista si avvicina all'arte e ad una donna con cui può instaurare un rapporto d'amore sano.

 

TEMPO (COLLOCAZIONE TEMPORALE) DEL LIBRO ''IL PIACERE'': Indice dell'Analisi del Libro ''Il piacere''

La storia raccontata, nel romanzo del famoso autore Gabriele D'Annunzio dal titolo "Il Piacere", si svolge tra il 1884 e il 1887, in una Roma aristocratica.

Un'aristocrazia, un mondo, decisamente, chiuso in sé stesso: un mondo arrogante, tronfio dei propri trascorsi e delle proprie glorie, un mondo privo di valori concreti e destinato ad un'autodistruzione, decisamente, già annunciata.

Nel racconto sono proprio le vicende storiche e politiche dell'epoca, a fare da padrone tra le pagine del libro: sono vicende estremamente importanti che aiutano il lettore a comprendere lo stile di vita e la psicologia dei personaggi descritti dalla penna dell'autore.  

 

STILE DI SCRITTURA USATO NEL LIBRO ''IL PIACERE'': Indice dell'Analisi del Libro ''Il piacere''

La prosa, utilizzata nel romanzo, è ricca ed elegante ma, allo stesso tempo, molto allusiva. Il registro linguistico è ricercato: D'Annunzio si avvale, come suo solito, di una narrazione solenne e ridondante.

L'autore appare quasi maniacale nella scelta di ogni minimo particolare: un modo di scrivere che fa percepire al lettore, fin dalle prime battute, quale sarà la fine della storia: lenta, impalpabile e quasi inavvertibile.

 

NARRATORE DEL LIBRO ''IL PIACERE'': Indice dell'Analisi del Libro ''Il piacere''

Nel romanzo, "Il Piacere" di Gabriele D'Annunzio, l'autore delega il compito di raccontare la vicenda, da lui scritta, da un narratore in terza persona singolare.

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Per distinguersi, lo scrittore cita il "suo narratore" per ben due volta: una volta come un “poeta contemporaneo” prediletto da Sperelli e la seconda volta come autore di un “emistichio sentenziale” molto caro allo stesso personaggio.

 

TEMATICHE TRATTATE NEL LIBRO ''IL PIACERE'': Indice dell'Analisi del Libro ''Il piacere''

Andrea Sperelli, protagonista assoluto del romanzo di Gabriele D'Annunzio dal titolo "Il Piacere", rievoca un perfetto dandy esteta dedito al culto di ogni forma di bellezza e di vanità.

Il suo carattere lo porta a trattare le cose serie con frivolezza e, allo stesso tempo, a trattare le cose frivole con più serietà di quella che meritano. Andrea ha un'alta opinione di sé, dei suoi meriti, delle sue doti fisiche e amorose, è, in assoluto, il perfetto modello del nobile decadente.

Andrea è il figlio dell'aristocrazia della Roma di fine '800: un mondo cullato dagli ozi, dagli agi, dai teatri, dai concerti e dai duelli.

Nel romanzo appare lampante come la sua vita sia scandita da avventure amorose, dal fascino della passione e dal brivido del tradimento.

Gabriele D'Annunzio racconta, in questo suo romanzo dalle note autobiografiche, attraverso Andrea e attraverso tutti gli altri suoi protagonisti come l'aristocrazia, vissuta da lui stesso, sia basata su concetti frivoli, sulla voglia di apparire in un determinato modo, sui vaneggiamenti sognanti e deliranti che appaiono decisamente attuali.

Tuttavia, man mano che il romanzo avanza, l'incanto si spezza, il sogno si sgretola, si lacera in maniera duplice: si lacera nelle pieghe dell'animo umano, nella società e nel campo artistico.

 

COMMENTO DEL LIBRO ''IL PIACERE'': Indice dell'Analisi del Libro ''Il piacere''

Andrea Sperelli non è il semplice protagonista di un romanzo, è qualcosa di più: è il rappresentante di un modo di vivere unico e inimitabile.

È un irresistibile seduttore ed un focoso amante. Andrea Sperelli è un'esteta: ama il bello e lo ricerca e afferma in ogni suo movimento e gesto.

In una Roma corrotta e lussuriosa, D'Annunzio con il suo famoso romanzo "Il Piacere", traspone un alter ego sensuale e appassionato, un uomo volubile ed estremo sia negli slanci che nelle bassezze.

Andrea è un eroe decadente destinato, come tutti quelli del suo genere, ad una grande è profonda solitudine.

La sua ricerca costante del bello e della perfezione rappresenta, banalmente, un rapporto conflittuale con la società borghese dell'epoca vissuta dallo stesso autore.

Andrea cerca la passione, il brivido dell'eccitazione, è in conflitto tra la bellezza della carne e tra la bellezza dell'anima.

Cerca rifugio nell'ultima per dimenticare l'altra, senza quasi riuscire a trovare una via d'uscita tra la ragione e la passione.

Tuttavia il protagonista, grazie alla penna di D'Annunzio, disprezza i valori  che lo circondano in nome di una sua presunta eccezionalità, per poi catalizzare, ed esasperare quegli stessi, fortemente, odiati valori.

Un romanzo che divide il lettore da sempre, un romanzo che si ama oppure si odia, senza mezze misure ma che, tuttavia, appare estremamente attuale.

 

+20k M.R.

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