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Recensione, Analisi, Riassunto ed Opinioni del Libro ''Il vino della solitudine''DATI ESSENZIALI:

  • Titolo: “Il vino della solitudine”.
  • Titolo originale: "Le vin de solitude".
  • Autore: Iréne Némirovsky;
  • Nazionalità Autore: Francese;
  • Data di Pubblicazione: 1935;
  • Editore: Biblioteca Adelphi;
  • Genere: Letteratura Francese;
  • Pagine: 245p.,rilegato;
  • Voto del Pubblico (IBS): 4,5 su 5

 

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Recensione del Libro “Il vino della solitudine” di Iréne Némirovsky del 1935, genere Letteratura Francese. Evidenzieremo il riassunto del libro “Il vino della solitudine”, l’analisi dei personaggi, i luoghi d’ambientazione, la collocazione temporale, lo stile di scrittura ed il narratore. Infine analizzeremo le tematiche trattate nel libro “Il vino della solitudine” con tanto di commento ed opinione del recensore articolista.

 

 

BIOGRAFIA DELL'AUTORE DEL LIBRO ''IL VINO DELLA SOLITUDINE'': 

Irène Némirovsky nasce a Kiev, città Ucraina, il giorno 11 febbraio del 1903.

Irène è figlia di un ricco banchiere ebreo e di una madre che non si è mai particolarmente interessata a lei.

Della sua educazione si occupa, infatti, tata Zezelle, di madrelingua francofona che le insegna a parlare correttamente il francese, l'inglese e il russo.

A causa delle leggi razziali, la famiglia  Némirovsky si trasferisce prima a San Pietroburgo, poi in Finlandia e infine in Svezia.

Finchè nel luglio del 1919, la famiglia, si stabilisce definitivamente in Francia.

Nel 1921 Irène si iscrive alla facoltà di Lettere della Sorbona, concludendo tre anni dopo i suoi studi. La giovane pubblica nel 1921 il suo primo testo in francese sul bisettimanale "Fantasio". Il primo romanzo "Le Malentedu" viene pubblicato cinque anni dopo.

Segue la sua prima novella "L'Enfant génial" pubblicata, invece, nel 1927.

A ventitre anni Irène sposa Micheal Epstein, giovane ingegnere russo con un futuro da banchiere.

La coppia da alla luce due figlie: Denise, nata nel 1929, ed Élisabeth, nata nel 1937. Nel 1929, la scrittrice diventa celebre grazie al suo romanzo "David Golder".

Con "Le bal", (Il ballo), pubblicato nel 1930, l'autrice descrive il passaggio dall'adolescenza all'età adultà attraverso la rivalità madre-figlia, rivalità che tratterà in quasi tutti i suoi scritti.

Dopo cinque anni le viene rifiutata la cittadinanza francese.

A questo proposito, nel 1939 decide di convertirsi al cattolicesimo ma la situazione cambia poco.

La famiglia Epstein è vittima delle leggi razziali del suo governo: Micheal non può lavorare in banca e ad Iréne viene impedito di pubblicare.

La coppia, che aveva già mandato le figlie a Issy-l'Évêque, le raggiunge nel 1940.

Dalla campagna francese Irène continua a scrivere ma solo l'editore Horace de Carbuccia sfida la censura pubblicando le sue novelle fino al 1942.

Il 13 luglio del 1942 Irène viene arrestata dalla Guardia Nazionale francese e internata, due giorni dopo, a Pithiviers.

Nonostante i tentativi di suo marito per liberarla, Iréne prosegue il suo viaggio fino ad Auschwitz, dove muore il 17 agosto dello stesso anno.

Un anno dopo suo marito viene arrestato e deportato ad Auschwitz, per morire il 6 novembre del 1942.

 

RIASSUNTO DEL LIBRO ''IL VINO DELLA SOLITUDINE'': Indice dell'Analisi del Libro ''Il vino della solitudine''

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"Il vino della solitudine" è considerato da tutti il romanzo più autobiografico e personale della sua scrittrice.

Nel retro del quaderno di "Suite francese", pochi giorni prima di essere arrestata, accanto al titolo del romanzo, la calligrafia di Irène ci rivela "Di Irène Némirovsky per Irène Némirovsky".

Non è difficile riconoscere nella protagonista le fattezze e la vita della sua autrice.

Hélène, la protagonista, una bambina di otto anni, siede a tavola dritta e composta, per evitare i rimproveri di sua madre, una madre che detesta con tutte le sue forze.

La detesta a tal punto da sostituire il suo nome, nelle preghiere serali, con quello della sua amorevole istitutrice francese.

Hélène aspetta, giorno per giorno, il risultato implacabile del tempo che passa. Hélène aspetta che sua madre invecchi per poter ottenere, finalmente, la sua vendetta.

E quel giorno, quando accadrà, prenderà man mano consapevolezza, durante gli anni della sua adolescenza, del grande potere che ogni donna possiede.

L'adolescenza arriverà a Parigi, luogo in cui la sua famiglia si stabilirà dopo la guerra e la rivoluzione di ottobre e dopo la loro fuga, attraverso le vaste pianure gelate della Russia e della Finlandia.

Hélène compirà diciotto anni e sua madre comincerà, finalmente, ad invecchiare.

Quello sarà il momento perfetto per consumare la sua vendetta. Hélène scoprirà, in breve tempo, l'arte della seduzione, della civetteria, la crudeltà e il piacere di giocare, di gestire e governare l'amore di un uomo.

Assaporerà gli stessi demoni che abitano l'animo di sua madre. Ma Hélène è diversa, lo è sempre stata.

Per sè stessa sceglierà, alla fine, una strada diversa, la più difficile, quella in cui dovrà lasciarsi alle spalle la vendetta e il dolore.

Irène Némirovsky, quando parlava di sè, raccontava che non si può proprio guarire da un'infanzia infelice ma pochi hanno saputo parlare di quell'infelicità con tale limpido trasporto.

 

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ANALISI DEI PERSONAGGI DEL LIBRO ''IL VINO DELLA SOLITUDINE'': Indice dell'Analisi del Libro ''Il vino della solitudine''

- Hélène, la protagonista del romanzo, è una bambina di otto anni.

E' una bambina intelligente, più matura della sua età che ama leggere. Odia sua madre.

Quest'odio cresce giorno per giorno insieme a lei. Ama suo padre, che vede vittima delle angherie e dell'infedeltà della madre.

- Bella, la madre di Hélène, è una donna volubile, infedele e capricciosa. Non dona un briciolo di affetto a sua figlia, si sente prigioniera di quel matrimonio e di quella figlia che le tarpano le ali.

Narcisista e frivola tradisce suo marito, Boris, con il suo giovane nipote, Max.

- Boris è il padre della piccola Hélène. L'uomo ha una personalità recessiva.

La figlia lo vede come un martire che per amore sopporta i capricci di una moglie ingrata.

E' un uomo interessato solo al denaro, ai soldi e agli affari. Dedica poco tempo a sua figlia, che lo venera, per dedicarsi alla sua sola passione: il gioco, a carte o in borsa non ha importanza.

- Madamoiselle Rose è la governante francese di Hélène.

La donna si dedica costantemente alla sua educazione, dolce e gentile, è sempre pronta ad accogliere la piccola tra le braccia ogni volta che in casa si sentono le urla dei genitori.

La donna è l'unica che le vuole sinceramente bene ed è a lei che Hélène dedica le sue preghiere serali, sostituendo il nome della madre con quello della sua cara governante.

 

LUOGHI D'AMBIENTAZIONE DEL LIBRO ''IL VINO DELLA SOLITUDINE'': Indice dell'Analisi del Libro ''Il vino della solitudine''

Irène Némirovsky grazie alla sua piccola protagonista, Hélène, ci trasporta, nel suo "vino della solitudine".

Ci accompagna nei luoghi dolorosi della sua infanzia e della sua adolescenza.

Ci trascina con lei, senza alcuna fatica, in una cittadina sull'antico fiume Ddnepr, la cittadina della sua infanzia.

Hélène racconta, nel suo diario, le vacanze trascorse a Parigi, città da sempre cara al suo cuore, e a Nizza.

Gli anni dell'adolescenza la colgono a San Pietroburgo, città che racconta di odiare terribilmente.

E' in Finlandia, invece, il luogo in cui Hélène prende coscienza della sua femminilità e del potere che può esercitare sugli uomini.

 

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TEMPO (COLLOCAZIONE TEMPORALE) DEL LIBRO ''IL VINO DELLA SOLITUDINE'': Indice dell'Analisi del Libro ''Il vino della solitudine''

La scrittrice racconta, nel suo libro "Il vino della solitudine", il viaggio dei primi anni della sua vita attraverso le parole di Hélène, una bambina di otto anni che aspetta solo di poter crescere.

Nel romanzo Hélène vive gli anni in cui tutta la sua famiglia, è costretta a fuggire dalla loro piccola cittadina natale in Russia, per salvarsi dalla Rivoluzione Bolscevica, cercando disperatamente asilo nella bella e grande Parigi.

Gli anni dell'infanzia e dell'adolescenza della nostra piccola protagonista sono dominati soprattutto dalle grandi Rivoluzioni che in quel momento storico dominano tutto il territorio dell’Europa dell’Est.

 

STILE DI SCRITTURA USATO NEL LIBRO ''IL VINO DELLA SOLITUDINE'': Indice dell'Analisi del Libro ''Il vino della solitudine''

Lo stile di Irène Némirovsky è inconfondibile, e questo romanzo non fa eccezione.

La scrittrice affronta, con consuetudine, temi delicati in maniera originale e profonda.

E' l'odio e il rancore con cui attraverso la penna la scrittrice riempie le sue pagine.

Analizza l'odio verso sua madre che è forte, quasi inesauribile e la vendetta, che aspetta di prendersi da una vita, si assapora in ogni pagina.

Con la ricchezza di linguaggio che distingue ogni sua opera Irène Némirovsky affronta il dolore in maniera sobria e ricca, come solo lei può fare.

 

NARRATORE DEL LIBRO ''IL VINO DELLA SOLITUDINE'': Indice dell'Analisi del Libro ''Il vino della solitudine''

Irène Némirovsky affida il suo romanzo più autobiografico alla sua piccola protagonista Hélène Karol.

La scrittrice diventa Hélène e nel suo diario torna indietro nel tempo per raccontarci la storia della sua infanzia, l'eterno conflitto con quella madre tanto disprezzata e l'amore accecante verso quel padre che dovrebbe amarla un po' di più.

Irène Némirovsky è Hélène Karol che con una penna in mano e un foglio ci racconta la sua vita.

 

TEMATICHE TRATTATE NEL LIBRO ''IL VINO DELLA SOLITUDINE'': Indice dell'Analisi del Libro ''Il vino della solitudine''

In questo romanzo Irène Némirovsky ci racconta, attraverso le parole della sua protagonista, il suo difficile rapporto con sua madre.

Tra i fogli, le parole del suo libro non è difficile riconoscere la scrittrice Irène, con le sue emozioni e sensazioni, plasmate per dare vita alla sua creatura, la piccola Hélène.

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Sua madre, Bella, è l'emblema della donna che non desidera essere moglie e madre, semplicemente non le importa.

Vuole essere una donna amata da tutti, corteggiata e venerata per la sua bellezza.

Innamorata dei soldi del suo sposo, non prova nulla nei confronti di quest'uomo che la venera e la ama ancora come il primo giorno. Hélène è una figlia non voluta, un ingombro.

Non amata e tanto meno considerata, è un intralcio verso quella vita che sogna e che spera ancora di ottenere grazie alla sua avvenenza.

  Bella vive per le attenzioni degli uomini ed è totalmente incurante del bisogno di affetto di sua figlia, troppo concentrata su se stessa per rendersene conto.

L'odio di Hélène verso questa madre è puro, reale, impregna ogni parola e alimenta il suo proposito di vendetta giorno per giorno.

Il suo desiderio, di cui non fa mai mistero, è vederla soffrire, regalarle lo stesso dolore che le ha provocato durante tutta la sua infanzia e adolescenza.

La sua vendetta arriverà con il passare del tempo e la voglia di farle assaggiare la sua stessa medicina sarà forte ma Hèlene è una donna diversa da sua madre.

Un'adolescente, una donna che non può, non riesce a godere del male altrui.

Il suo grido disperato verso la donna che l'ha partorita non sarà mai ascoltato ma nonostante la ferita e il vuoto nel petto lasciato da sua madre prenderà in mano le redini della sua vita, per lasciarsi alle spalle la vendetta e il rancore.

 

COMMENTO DEL LIBRO ''IL VINO DELLA SOLITUDINE'': Indice dell'Analisi del Libro ''Il vino della solitudine''

<<Un’infanzia infelice è qualcosa da cui non si guarisce mai>> diceva Irène Némirovsky e leggendo questo suo scritto così intimo, riusciamo davvero a toccare con mano il significato di queste poche parole.

"Il vino della solitudine" è il romanzo più autobiografico dell'autrice e descrive un quadro familiare composto da persone rassegnate, insoddisfatte che si ritrovano a convivere la vita, la cena, ogni sera.

Tra di loro c'è Hélène, una bambina di otto anni, che sogna di essere amata.

Ma sarà l'odio a guidare i suoi passi, la sua crescita.

L'odio per quella madre annoiata dalla vita matrimoniale che desidera essere corteggiata e vivere della propria bellezza.

Grazie al suo proposito di vendetta, crescendo, Hèlene prenderà coscienza di quel potere che sua madre conosce tanto bene ed esercita con sapiente maestria, quel potere che ogni donna possiede.

Conoscerà i baci appassionati elargiti da un uomo sposato, sradicherà, finalmente, sua madre dal suo eterno ruolo di donna desiderabile, conservando sempre un innocente sensualità che è tipica della sua età.

Si avvicinerà ad un passo da quella vendetta tanto bramata e tanto sofferta.

Ma la piccola Hèlene non è come sua madre: lei è giovane, lei è viva, coraggiosa, forte e vuole lasciarsi, finalmente, alle spalle il passato, allontanarlo per sempre dai suoi ricordi, dai suoi pensieri.

Hèlene decide, dentro di sè, di abbandonare tutto e tutti, di non aggrapparsi più a quei ricordi dolorosi.

Di non essere più legata a colei che l'ha messa al mondo.

 

+20k M.R.

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