
DATI ESSENZIALI:
- Titolo: “Il codice Rebecca”.
- Titolo originale: "A Key to Rebecca".
- Autore: Ken Follett;
- Nazionalità Autore: Britannica;
- Data di Pubblicazione: per la prima volta in Gran Bretagna nel 1980;
- Editore: Mondadori;
- Genere: Spionaggio;
- Pagine: 476 p., brossura;
- Voto del Pubblico (IBS): 4,37 su 5;.
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BIOGRAFIA DELL'AUTORE DEL LIBRO ''IL CODICE REBECCA'':
Ken Follett è nato a Cardiff, in Galles il 5 giugno 1949.
Ha fatto la sua apparizione nel mondo letterario nel 1978 con “La cruna dell’ago”, un thriller con cui ha vinto il premio Edgar e la cui protagonista femminile ha affascinato il mondo.
Molti dei suoi romanzi sono stati un successo: in particolare “L’uomo di San Pietroburgo” e “I pilastri della terra” si sono collocati rispettivamente all’89° e al 64° posto tra i best sellers di tutti i tempi.
I primi di Follett seguono il filone del thriller e delle spy stories. Poi “I pilastri della terra”, pubblicato nel 1989, stravolge la linea narrativa dell’autore e pone a nucleo centrale della narrazione la costruzione di una cattedrale in epoca medievale. Inizia così la fase dei romanzi storici di cui fa parte anche “Un luogo chiamato libertà”, del 1995.
Ma Follett desidera sperimentare continuamente e sempre in nuovi campi la sua fervida capacità creativa. Nei tardi anni ’90 cambia nuovamente genere, incentrando le sue opere sugli aspetti oscuri connessi all’uso delle biotecnologie, filo conduttore per romanzi dall’atmosfera cupa e soffocante.
Poi nel 2000 torna nuovamente allo spionaggio con “Codice a zero”.
Le sue opere più recenti sono “La caduta dei giganti” del 2011, “L’inverno del mondo” del 2012 e “I giorni dell’eternità” del 2014, che compongono “La trilogia del secolo”. Questo mirabile affresco del XX secolo, esplicita le sue idee politiche ma evidenzia anche l’obiettività storica di Follett che prende ugualmente le distanze sia dal fascismo che dal comunismo.
RIASSUNTO DEL LIBRO ''IL CODICE REBECCA'': 
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Estate 1942. Nord Africa. Il generale Rommel, la celebre “volpe del deserto” ha accerchiato le truppe alleate e sembra invincibile. Dietro il suo successo ci sono l’agente segreto Alex Wolff, arabo-tedesco e il codice celato nel celebre romanzo di Daphne du Maurier, “Rebecca”, con cui gli vengono fornite le informazioni fondamentali per sconfiggere gli avversari.
All’inizio del romanzo, Wolff, il cui nome in codice è “SFINGE”, sta attraversando il deserto: è a corto d’acqua e tutti i suoi cammelli sono morti. Ma proprio nel momento in cui sente che sta per collassare, viene trovato da un membro della sua famiglia che lo rifocilla elo fa riposare.
Al suo risveglio Wolff si reca a Il Cairo per portare a termine la sua missione: quella di rubare i piani militari britannici e comunicarli a Rommel.
Sonja, una danzatrice del ventre egiziana che odia gli inglesi perché imputa loro la morte del padre, nasconde Wolff nella sua casa sul Nilo. Poi, su ordine dell’agente, seduce l’ufficiale inglese Smith e gli sottrae i piani alleati.
Il Maggiore William Vandam, ufficiale britannico, che non riesce a perdonarsi per l’unico insuccesso della sua carriera, dovrà trovare il modo per recuperarli. Vandam si trova al Cairo proprio con l’incarico di evitare fughe di informazioni dalla capitale egiziana, teme più di ogni altra cosa che il mondo cada nelle mani dei nazisti e ha della “vecchia ruggine” con Wolff tanto che ha giurato di annientare il rivale tedesco.
L’ufficiale inglese, conoscendo la passione di Sfinge per il sesso sfrenato, decide di preparargli una trappola servendosi di una donna: Elène, una bella prostituta ebrea egiziana, che è disposta a tutto pur di impedire la vittoria dei nazisti.
Nelle intenzioni di Vandam la donna dovrebbe sedurre Wolff, ma, mentre stanno preparando il loro piano, William ed Helene si innamorano.
Rommel è ormai pronto a sferrare un nuovo: attende impaziente le informazioni da Wolff. L’agente nazista sta cercando un modo per comunicare con lui, mentre Vandam gli dà la caccia per cercare di catturarlo.
In un susseguirsi di momenti drammatici ed elettrizzanti, tra treni in corsa e motocicletta lanciate a tutta velocità nelle stradine del Cairo, Vandam non abbandonerà l’impresa che potrebbe salvare il mondo, senza concedersi neppure un attimo di riposo, fino al confronto finale con il rivale nel deserto, proprio nel momento in cui le truppe di Rommel sono terribilmente vicine alla vittoria.
ANALISI DEI PERSONAGGI DEL LIBRO ''IL CODICE REBECCA'': 
Tutti i personaggi sono ben caratterizzati e tridimensionali:
- Alexander Wolff è un agente arabo-tedesco. Uno dei suoi punti di forza è la sua conoscenza dell’ambiente, delle tradizioni e della realtà locale egiziana. Le avversità del deserto non lo sorprendono. Pensa che ci sia solo da dire Inshallah: è il volere di Dio.
Non teme la morte, la sfida continuamente e sa che, qualora diventasse inevitabile, sarebbe disposto a correrle incontro. Per nulla al mondo perderebbe la sua dignità. Pieno di risorse, diventa irrazionale e violento se messo all’angolo. Il suo amore del lusso rischia di compromettere il bisogno di segretezza connesso alla sua missione.
Non ha una famiglia: sua madre e il suo padrigno sono morti e con i fratellastri che gli sono rimasti non corrono buoni rapporti, per degli episodi spiacevoli e degli scontri legali in seguito a un’eredità.
- Sonja odia gli inglesi perché imputa loro la morte del padre: li considera tutti arroganti, avidi e malvagi.
“La faceva ridere la nobiltà d’animo con cui gli inglesi pretendevano di difendere la Polonia dall’oppressione tedesca mentre loro continuavano ad opprimere l’Egitto”.
Ma Sonja non è solo un’anglofoba; è spinta a schierarsi contro gli alleati anche dalla paura che le fa Wolff e dalla pressione psicologica che l’uomo esercita su di lei.
E’ la più nota danzatrice del ventre del momento in Egitto, anche per la voce diffusa che non indossi nulla sotto i tradizionali pantaloni trasparenti a sbuffo.
- Elène Fontana ha ventitrè anni e una carnagione perfetta.
“I grandi occhi scuri sono luminosi come un laghetto di montagna. Non ha una ruga. E ha un viso infantile, finemente modellato, con un’espressione di smarrita innocenza”.
Le avversità della vita hanno fatto di lei una prostituta, ma l’incontro con Vandam cambierà tutto. E’ forse il personaggio più dinamico della narrazione
- William Vandam è un ottimo ufficiale dei servizi segreti britannici, ma non riesce a perdonarsi l’unico errore commesso nella sua carriera in cui una persona ha perso la vita e per questo beve. Ha rischiato di essere “bruciato” sul lavoro per questo insuccesso e comunque se ne è lasciato logorare.
La morte della moglie ha lasciato in lui un vuoto incolmabile e l’incapacità di instaurare una relazione sentimentale di qualche rilievo. Figlio di un postino, ha un figlio, Billy, a cui è molto legato.
A differenza degli altri ufficiali inglesi di stanza in Egitto simpatizza con gli Egiziani e comprende perfettamente perché vorrebbero la fine della dominazione britannica.
LUOGHI D'AMBIENTAZIONE DEL LIBRO ''IL CODICE REBECCA'': 
Ken Follett descrive minuziosamente il deserto e la città del Cairo, i luoghi principali in cui è ambientata la storia.
All’inizio del romanzo Wolff sta attraversando il Sahara. Conosce bene il deserto e per questo lo teme, come lo temono i nomadi che vi passano tutta la vita.
Con le sue temperature torride nelle ore diurne e l’incessante susseguirsi di dune, il deserto dispensa morte. Ma con l’avvicinarsi della sera il cielo si tinge di porpora, sorge la luna e tutto si ammanta di magia.
Il Cairo è caratterizzata dalla sue strade già intasate a prima mattina, i marciapiedi pullulanti di venditori e accattoni, l’aria piena di buoni e cattivi odori.
Questa ambientazione esotica e cosmopolita consente a Follett di mostrare come interagiscono tra loro persone di nazionalità diverse.
TEMPO (COLLOCAZIONE TEMPORALE) DEL LIBRO ''IL CODICE REBECCA'': 
Il romanzo descrive le tappe della campagna militare in Africa sul fronte che vede opporsi tedeschi e britannici nel 1942.
È descritto il contrattacco alleato del 5 giugno che Rommel volge a proprio vantaggio, annientando tre delle quattro unità militari alleate impegnate nell’azione e facendo prigionieri quattro reggimenti di artiglieria.
È descritto minuziosamente l’accerchiamento della piazzaforte costiera di Tobruk, considerata d’importanza vitale del 20 giugno.
Ma più che le singole battaglie, quello che è reso mirabilmente dall’autore è il clima di intolleranza e sopraffazione che portò alla Seconda Guerra Mondiale.