
DATI ESSENZIALI:
- Titolo: “Il libraio di Selinunte”.
- Titolo originale: "Il libraio di Selinunte".
- Autore: Roberto Vecchioni;
- Nazionalità Autore: Italiana;
- Data di Pubblicazione: 2004;
- Editore: Einaudi;
- Genere: Racconto;
- Pagine: 68;
- Voto del Pubblico (IBS): 3,8 su 5.
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BIOGRAFIA DELL'AUTORE DEL LIBRO ''IL LIBRAIO DI SELINUNTE'':
Roberto Vecchioni nasce a Carate Brianza nel 1943, da una famiglia di origini napoletane; studia presso l’Università Cattolica di Milano e si laurea in Lettere antiche.
Successivamente svolgerà per diversi anni il ruolo di insegnante nei licei classici, ma la sua fama è dovuta in particolar modo alle attività di cantautore e scrittore.
Comincia la sua carriera come scrittore di testi e il suo primo brano pubblicato è la traduzione in italiano della canzone “Barbara Ann”, uno dei noti successi dei Beach Boys.
Nel 1971 incide il suo primo album “Parabola” che contiene anche “Luci a San Siro”, uno dei suoi pezzi più famosi.
Tra i suoi dischi di grande successo dobbiamo ricordare anche l’uscita dell’album “Samarcanda”, del 1977, oltre a “Sogna, ragazzo, sogna” del 1999.
Nel 1996 l’autore pubblica una raccolta di racconti dal titolo “Viaggi del tempo immobile”, ma sarà nel 2000 che, per Einaudi, uscirà il suo primo romanzo, “Le parole non portano le cicogne”, seguito, nel 2004 dall’uscita de “Il libraio di Selinunte”.
Nel 2011 partecipa al Festival di San Remo e ne esce vincitore.
Nello stesso anno partecipa alla manifestazione “Giochi senza Barriere” che si svolge a Napoli per i diritti dei ragazzi disabili e dimostra collaborazione e notevole impegno nel settore sociale.
RIASSUNTO DEL LIBRO ''IL LIBRAIO DI SELINUNTE'': 
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L’opera narra di una città, Selinunte, abitata da persone che non sanno più parlare o meglio, che hanno perso le sfumature delle parole.
Essi conducono la routine quotidiana pronunciando le poche parole necessarie alla sopravvivenza, non facendo più caso e non dando più peso al vero significato di esse.
La loro vita trascorre tranquilla, finché nella città non fa il suo arrivo il nuovo libraio.
Si dice abbia comprato la bottega del sarto e che trascorra tutto il suo tempo chiuso li a sistemare libri.
La questione diventa ancora più strana quando, in giro per i muri della città, si vedono appesi dei manifesti e locandine di letture letterarie da tenersi ogni sera alle 21.
Lo stupore è ancora maggiore quando, alla richiesta di qualcuno di poter comprare un opuscolo, il libraio risponde di non vendere libri, ma di leggerli.
Questo provoca la curiosità della gente che, incuriosita, decide di passare a dare un’occhiata.
Dopo la prima sera però, nessuno si presenta più alle letture e il libraio viene trattato con diffidenza.
Molti sono influenzati dal suo aspetto: “«[...] l’uomo più brutto che avessi mai visto. Piccolo, storto, incurvato [...]»”, altri lo scambiano per pazzo.
Dicono infatti che, nel bel mezzo della lettura, egli si sia messo a parlare con se stesso, continuando a chiamarsi Enrico quarto o quinto, a dirsi di esser caduto da cavallo e di far credere a tutti di essere pazzo.
Di tutte le persone della città, l’unica che si interessa alla sua attività è Frullo, il narratore che sta raccontando la storia in flashback.
Uscendo di nascosto da casa, egli si intrufola nella libreria e, nascosto tra le pile di libri, si mette ad ascoltare le letture del libraio con cui stabilisce un magico contatto.
Allo scoppio di un incendio è l’unico che si preoccupa realmente per la sorte dell’uomo, e capisce che quella è la fine dell’avventura.
ANALISI DEI PERSONAGGI DEL LIBRO ''IL LIBRAIO DI SELINUNTE'': 
- Frullo è il personaggio principale ed anche il narratore del racconto.
È diverso dagli altri abitanti di Selinunte, infatti è l’unico che apprezza il libraio e le sue letture.
Si rende conto che le persone stanno perdendo l’abilità di usare le parole e questo porta ad un consecutivo appiattimento della vita. I passi scelti dal libraio riescono a regalare emozioni che Frullo riesce a cogliere e da cui rimane incantato come da qualcosa di magico.
Frullo ama Primula, una ragazza che fatica ad esprimere i suoi sentimenti per via della perdita delle parole che in città colpisce tutti.
- Il libraio è l’altro personaggio importante del racconto: quando arriva in città viene accolto da tutti con diffidenza e freddezza perché estraneo e sconosciuto. La sua particolarità consiste nel voler leggere libri, e non venderli.
È un personaggio che ha una funzione fondamentale, quella di far ricordare come i sentimenti e le emozioni possano ancora venir espressi con la sensibilità delle parole; leggendo alcuni tra i passi più belli della letteratura cerca di arrivare al cuore delle persone, sebbene l’unico ancora i grado di comprenderlo sia soltanto Frullo.
Il mistero che avvolge questo strano personaggio emerge anche dal suo apparire all’improvviso e dal suo scomparire come un pifferaio magico portando con sé i suoi libri.
LUOGHI D'AMBIENTAZIONE DEL LIBRO ''IL LIBRAIO DI SELINUNTE'': 
Il racconto è ambientato nella città di Selinunte e dalle descrizioni presenti sembra di passare insieme al narratore tra i resti dei templi Greci, Il Megaron, la necropoli, ma anche i templi, come quello di Era, davanti al quale il protagonista si sdraia tra i fiori bianchi insieme all’amata, per osservarlo in silenzio.
Dall’Acropoli, la parte più alta della città, il protagonista discende nelle sue passeggiate fino al mare, davanti al quale si ferma a riflettere.
Uno dei luoghi chiusi citati e descritti è la libreria, piccola e affollata di libri accatastati uno sull’altro.
Il libraio emerge da queste pile, quasi fosse parte di qualcosa di misterioso, per ricreare ogni sera un mondo e una storia diversi con la lettura.
TEMPO (COLLOCAZIONE TEMPORALE) DEL LIBRO ''IL LIBRAIO DI SELINUNTE'': 
Il narratore racconta al presente la vita che lo riguarda e che trascorrono i suoi concittadini.
Quello che mette in evidenza è la difficoltà nel comprendersi a causa della perdita dell’uso delle parole e la conseguente tendenza al disinteresse. Egli però è l’unico rendersi conto di questo, com’è stato l’unico ad apprezzare la figura del libraio.
Decide di fare un salto indietro nel tempo, utilizzando la tecnica di un flashback, tornando bambino e raccontando quello che l’incontro con il libraio gli ha lasciato, per poterne fare uso nella suo presente e provare a contribuire ad un seppur piccolo miglioramento della vita.
STILE DI SCRITTURA USATO NEL LIBRO ''IL LIBRAIO DI SELINUNTE'': 
L’autore utilizza un linguaggio semplice con cui narra lo scorrere della vita a Selinunte e l’uso degli stessi nomi utilizzati per i personaggi, come Frullo o Giufà, sono tipici del linguaggio familiare utilizzato dalla gente comune.
I momenti della lettura dei passi scelti dal libraio sono evidenziati da effettive citazioni di opere letterarie, poetiche e liriche oltre a richiami ad un lessico più elevato.
NARRATORE DEL LIBRO ''IL LIBRAIO DI SELINUNTE'': 
Il narratore è interno alla vicenda, ed è lo stesso Frullo che racconta di quando, qualche tempo prima, aveva potuto incontrare il libraio.
Il passaggio del racconto da passato a presente avviene in modo naturale, e non vi sono brusche interruzioni temporali, questo anche grazie alla scelta di narrare in modo fluido, quasi richiamando un flusso libero di pensieri.
TEMATICHE TRATTATE NEL LIBRO ''IL LIBRAIO DI SELINUNTE'': 
Il libro permette di riflettere sull’importanza che hanno le parole e del loro incidere sul livello della nostra vita.