- Titolo: “Diario di un killer sentimentale”.
- Titolo originale: "Diario de un killer sentimental".
- Autore: Luis Sepulveda;
- Nazionalità Autore: Cilena;
- Data di Pubblicazione: 2009, 15° edizione italiana;
- Editore: Guanda (collana Prosa contemporanea);
- Genere: Giallo;
- Pagine: 73 p., brossura;
- Voto del Pubblico (IBS): 3,5 su 5.
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BIOGRAFIA DELL'AUTORE DEL LIBRO ''DIARIO DI UN KILLER SENTIMENTALE'':
Luis Sepulveda è nato a Ovalle, Cile, il 4 Ottobre 1949; venuto al mondo già fuggitivo, come ama ricordare, perché partorito in un albergo durante la fuga d’amore dei suoi giovanissimi genitori.
Viaggiatore e poeta, osservatore della realtà e sognatore, tradotto in quindici paesi, ha girato il mondo anche per conto dell’Unesco e Greenpeace, lottando per i diritti dell’uomo e imponendo la sua scritture alle tematiche ecologiste.
Ha cominciato prestissimo la sua attività di scrittore militante: a soli quindici anni entrò nella Gioventù comunista cilena, diffondendo i suoi racconti e poesie in riunioni sindacali, scioperi e manifestazioni.
Fin da quel periodo ebbe rapporti difficili con la cultura ufficiale e intellettuale del suo paese, che aveva nei suoi confronti un atteggiamento snobistico, quando non proprio di attacco diretto.
Nei primi anni ’70 ha esordito nella narrativa con la raccolta di racconti “Cronache di Pietro Nessuno” (1969), cui sono seguiti “Le paure, le vite, le morti e altre allucinazioni (1986), e “Taccuino di viaggi” (1987). Si è imposto definitivamente con il romanzo “Il vecchio che leggeva romanzi d’amore” (1989), cui hanno fatto seguito “Il mondo alla fine del mondo” (1989), “Un nome da torero” (1994), storia di spionaggio ambientata fra la Patagonia e la Germania, “La frontiera scomparsa” (1994), l’originale libro di viaggi “Patagonia Express” (1995) e la favola-parabola “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” (1996).
Il piacere di narrare e l’impegno politico e ambientalista s’intrecciano nelle opere successive: “Incontro d’amore in un paese in guerra (1997), “Diario di un killer sentimentale” (1998), “Cronache dal cono sud” (2006), che dall’opposizione di principio a qualunque guerra estrae una riflessione amara e lucida sui primi anni del millennio e il libro di racconti “La lampada di Aladino” (2008).
Dei suoi libri ricordiamo “Diario di un killer sentimentale” (2009), “Trilogia dell'amicizia” (2014).
RIASSUNTO DEL LIBRO ''DIARIO DI UN KILLER SENTIMENTALE'':
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“Diario di un killer sentimentale” di Luis Sepulveda narra dei sette giorni decisivi della vita di un killer professionista, incaricato di eliminare tutti gli obiettivi che di volta in volta gli vengono assegnati dall’ uomo degli incarichi, in tutti i luoghi più disparati della Terra.
La sua vita, sino ad allora ligia al dovere e impeccabile, viene sconvolta quando l’ uomo viene abbandonato dalla propria donna fuggita fra le braccia di un messicano, gettandolo nello sconforto più totale e inducendolo a compiere una serie d’ imprudenze che metteranno seriamente a rischio la sua incolumità e la segretezza della sua professione.
Durante una trasferta di lavoro gli viene comunicato il suo prossimo obiettivo e osservandolo in foto, sente per lui uno strano senso di attrazione, senza comprendere le cause di queste sue assurde sensazioni e cosi inizia segretamente ad indagare sui motivi dell’ imminente esecuzione, poiché ai killer per ragioni di sicurezza non ne viene mai rivelato il motivo.
L’uomo degli incarichi si rammarica con il suo fedele killer per le innumerevoli imprudenze compiute durante l’ ultimo periodo di lavoro e gli comunica il suo prossimo licenziamento, che nell’ esercizio di questa strana professione equivale solo a morte certa ma poiché l’ uomo vuole essere clemente con lui, gli lancia una proposta di prepensionamento: scovare e ammazzare il suo obiettivo contando solo ed esclusivamente sulle proprie forze.
Mentre assapora già l’idea della pensione, scova la casa del suo obiettivo e con sua grande meraviglia al capezzale dell’ uomo trova un’amara sorpresa… e cosi il killer, comportandosi da vero professionista, ci dimostra come non è possibile mischiare i propri sentimenti con il lavoro e cosi l’orgoglio dell’uomo tradito e ferito supera l’amore e il perdono.
ANALISI DEI PERSONAGGI DEL LIBRO ''DIARIO DI UN KILLER SENTIMENTALE'':
Non conosciamo il nome del personaggio principale in “Diario di un killer sentimentale”, viene vagamente definito solo “killer”. Di lui sappiamo che è uno spietato killer di professione, poco più che quarantenne, dalla parcella a sei zeri, abituato a passare da un “incarico” all’altro senza indugi, senza porsi e porre domande e che ha una ragazza francese. Nemmeno di lei sappiamo molto, solo la sua nazionalità e che è un gran pezzo di ragazza come ripete spesso il protagonista.
La caratteristica più particolare del killer è il suo parlare con l’uomo “che gli assomiglia e che veste sempre come lui” nello specchio, e che gli da sempre i giusti consigli.
In effetti solo il bersaglio del nostro killer ha un nome, Victor Mujica, ed una figura ben definita. Oltre al suo aspetto fisico sappiamo anche che è un tipo abile, sagace, sfuggente e tiene in scacco varie organizzazioni di trafficanti di droga degli Stati Uniti.
È riuscito a creare un intrigo gigantesco che gli permette di rifornirsi delle droghe nei mercati asiatici e rivende a prezzi bassissimi.
Tutto questo senza mai essersi messo nei guai, non ha a suo carico nemmeno una multa!
Tutti i restanti personaggi sono appena accennati come ad esempio “l’uomo degli incarichi”, un ciccione con una valigetta e l’impermeabile appoggiato al braccio. Eppure, la loro presenza è incredibile.
LUOGHI D'AMBIENTAZIONE DEL LIBRO ''DIARIO DI UN KILLER SENTIMENTALE'':
Nel racconto “Diario di un killer sentimentale” il protagonista viaggia molto. Inizialmente si trova a Madrid, dove aspetta la sua ragazza per passare insieme una settimana di vacanza.
Quasi subito viene però contattato dall’ “uomo degli incarichi” e si sposterà a Istanbul da qui poi a Francoforte e in Messico.
Un luogo ricorrente per il killer sentimentale è Parigi, dove possiede due appartamenti, uno che usa come punto d’appoggio per ricevere i vari ordini e l’altro in cui vive con la sua bella ragazza francese.
TEMPO (COLLOCAZIONE TEMPORALE) DEL LIBRO ''DIARIO DI UN KILLER SENTIMENTALE'':
“Diario di un killer sentimentale” racconta la storia dell’ultimo incarico di un killer. Ci viene presentato come un diario in cui ogni capitolo rappresenta un giorno di quell’ultima settimana di lavoro. Il racconto è molto lineare e troviamo pochi flash-back, nei quali il killer ci racconta rapidamente alcune esperienze precedenti.
Tutti i dati sono piuttosto vaghi, come non abbiamo nomi o caratterizzazioni approfondite dei personaggi, lo stesso vale per la collocazione temporale. Non abbiamo dati precisi che ci indichino il periodo in cui ci troviamo. Possiamo immaginare di trovarci nella stagione estiva solo perché ci viene detto che la ragazza del killer è in vacanza e il tempo a Parigi permette una passeggiata sulla Senna.
STILE DI SCRITTURA USATO NEL LIBRO ''DIARIO DI UN KILLER SENTIMENTALE'':
Lo stile di Luis Sepulveda in “Diario di un killer sentimentale” è ironico e diretto quanto sensibile.
L'intreccio della storia non è troppo complicato eppure la conclusione è fantastica, e sorprende. Inoltre, come sempre, l'autore coglie l'occasione per rintuzzare la polemica contro il governo statunitense, nella figura del bersaglio. È una costante dell’autore inserire qualche riferimento socio-politico.
È ovvio che se “Diario di un killer sentimentale” è un classico del Novecento lo deve allo stile, alla lingua, agli intenti del suo autore che ha dichiaratamente evidenziato i suoi modelli negli scrittori inglesi e americani di avventure, come Hemingway.
A leggere “Diario di un killer sentimentale” però si rimane piacevolmente colpiti non per un confronto con eventuali autori o opere precedenti ma per l’incredibile arte narrativa di Sepúlveda in grado di decostruire gli stereotipi del genere noir.
NARRATORE DEL LIBRO ''DIARIO DI UN KILLER SENTIMENTALE'':
Come si evince dal titolo “Diario di un killer sentimentale”, il racconto è impostato come un diario e come tale è narrato in prima persona direttamente dal killer. Il punto di vista soggettivo, il sarcasmo lucido e la doppia natura del killer (uomo e assassino, condizione che si riflette anche nei dialoghi allo specchio, ottimi secondo me), non viene analizzata e giudicata ma viene semplicemente mostrata al lettore.
TEMATICHE TRATTATE NEL LIBRO ''DIARIO DI UN KILLER SENTIMENTALE'':
“Diario di un killer sentimentale” è un classico del Novecento e come tale, pur essendo un romanzo breve, riesce a toccare temi importanti e personali. Come dicevo qualche rigo più sopra Sepulveda ha preso da esempio alcuni autori classici come Hemingway e così, alla stregua dell’uomo hemingwayano, l’anonimo killer del cileno Sepulveda intraprende un viaggio negli abissi della coscienza, portando a galla una parte di sé, ritenuta insospettabile. Inaugurando, quarantenne, un lento processo di consapevolezza la cui fase terminale sarà un obbligato prepensionamento, e al contempo una scelta.
L’idillio del passato, quello stesso che l’aveva trasformato in patetico omicida “con signora” ed uomo, nel senso più completo della parola, è solo un ricordo.
Il bisogno di riscatto in nome di un sentimento calpestato “So perdere, ma non sopporto la slealtà” va, perciò, alimentato con un mantra personale che è il bieco tentativo di autoconvincimento del sicario che parla una sola lingua “anche cornuto, un professionista è pur sempre un professionista”.
COMMENTO DEL LIBRO ''DIARIO DI UN KILLER SENTIMENTALE'':