
DATI ESSENZIALI:
- Titolo: “Cuccioli per i bastardi di Pizzoflcone”.
- Titolo originale: "Cuccioli per i bastardi di Pizzofalcone".
- Autore: Maurizio De Giovanni.;
- Nazionalità Autore: Italiana;
- Data di Pubblicazione: 2015;
- Editore: Einaudi;
- Genere: Giallo;
- Pagine: 318 pp;
- Voto del Pubblico (IBS): 4,26 su 5.
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Recensione del Libro “Cuccioli per i bastardi di Pizzofalcone” di Maurizio De Giovanni del 2015, genere Giallo. Evidenzieremo il riassunto del libro “Cuccioli per i bastardi di Pizzofalcone”, l’analisi dei personaggi, i luoghi d’ambientazione, la collocazione temporale, lo stile di scrittura ed il narratore. Infine analizzeremo le tematiche trattate nel libro “Cuccioli per i bastardi di Pizzofalcone” con tanto di commento ed opinione del recensore articolista.
BIOGRAFIA DELL'AUTORE DEL LIBRO ''CUCCIOLI PER I BASTARDI DI PIZZOFALCONE'':
Maurizio De Giovanni è nato a Napoli il 31 marzo 1958 e vive e lavora nella città d’origine. Nel 2005 partecipa ad un concorso per giallisti emergenti con un racconto che ha come protagonista il commissario Ricciardi, ambientato nella Napoli degli anni Trenta. Dopo la vittoria nel concorso De Giovanni dà vita ad una serie di romanzi che hanno come protagonista il commissario Ricciardi tra cui Le lacrime del pagliaccio nel 2006 (ripubblicato nel 2007 col titolo Il senso del dolore).
I romanzi lo consacrano come uno dei giallisti più apprezzati dal pubblico. Nel 2012 decide di scrivere un giallo ambientato nella Napoli odierna, dal titolo Il metodo del coccodrillo, in cui compare per la prima volta l’ispettore Lojacono che diventerà il protagonista di una serie di romanzi detta dei Bastardi di Pizzofalcone.
Maurizio De Giovanni ha ricevuto nel 2015 la cittadinanza onoraria da parte del comune di Cervinara. I suoi lavori sono tradotti in inglese, catalano, spagnolo, tedesco e francese e sono in corso di traduzione in russo. Scrive anche racconti a tema calcistico sulla squadra della sua città e lavori teatrali. Fa parte del gruppo di scrittori che conducono il laboratorio di scrittura dedicato ai ragazzi reclusi nell’istituto penale minorile di Nisida
RIASSUNTO DEL LIBRO ''CUCCIOLI PER I BASTARDI DI PIZZOFALCONE'': 
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Come ogni mattina l’ispettore capo Francesco Romano sta andando a lavoro, intristito e irritato più del solito dato che ha ricevuto dalla moglie Giorgia una richiesta di separazione. Tra la spazzatura nelle vicinanze del commissariato trova una neonata abbandonata, dal colorito viola e che respira a fatica.
Questo evento scuote profondamente tutto il commissariato, in particolare Romano, che prende a cuore le sorti della piccola. Lui e Giorgia non sono riusciti ad avere dei bambini e Romano ritiene che questo abbia creato distanza tra loro due. I bastardi subito cominciano ad indagare per scoprire chi abbia abbandonato la piccola.
Grazie all’informazione data a Pisanelli dal parroco di una chiesa vicina al commissariato i bastardi vengono a sapere che la madre è una giovane straniera, probabilmente dell’est, che è stata costretta a rinunciare alla propria figlia. Quando la giovane mamma viene finalmente individuata gli agenti la ritrovano morta. L’omicidio è avvenuto prima che la bambina venisse abbandonata.
Nel frattempo Aragona viene avvicinato da un ragazzino i cui genitori sono originari dello Sri Lanka. Il ragazzino gli chiede di ritrovare il suo cane, un cucciolo che ha trovato abbandonato tra i rifiuti e che ora è sparito. Aragona scopre che sono spariti praticamente tutti gli animali randagi di piccola taglia che bazzicavano per il quartiere.
Alex e Lojacono indagano tra le famiglie che hanno avuto a servizio la ragazza, di nome Lara, per scoprire qualcosa in più sul suo passato e sull’identità del padre della bambina. Vengono a sapere dalla signora Nubila, moglie di un ricco avvocato, che Lara aveva un marito, ucraino come lei, dal quale si era separata prima di giungere in Italia. L’uomo era arrivato qualche mese dopo a Napoli e aveva rintracciato Lara per chiederle del denaro. La ragazza ne era molto spaventata.
Nel frattempo si scopre che la ragazza ultimamente frequentava un pregiudicato. Riusciranno i bastardi a ricostruire la strana vicenda mentre la piccola abbandonata lotta contro la morte?
ANALISI DEI PERSONAGGI DEL LIBRO ''CUCCIOLI PER I BASTARDI DI PIZZOFALCONE'': 
- Giuseeppe Lojacono detto Peppuccio o il cinese: poliziotto siciliano dal grande acume investigativo, patisce l’esilio forzato al quale è stato costretto dopo che un pentito l’ha accusato di passare informazioni alla mafia. Riservato, introverso, riesce ad aprirsi con Letizia, proprietaria di una trattoria che ha preso a frequentare dopo l’arrivo a Napoli. Come padre soffre molto per l’allontanamento dalla propria figlia Marinella. Gli viene attribuito il soprannome de il cinese per la forma allungata dei suoi occhi. Dopo il successo nella risoluzione dell'indagine sul Coccodrillo viene trasferito al commissariato di Pizzofalcone.
- Laura Piras: magistrato cagliaritano, sostituto procuratore. È la prima a dare una possibilità a Lojacono da quando è stato esiliato a Napoli. Ne intuisce l’intelligenza e ne comprende la solitudine. Alcuni anni prima ha perso il proprio fidanzato in un incidente stradale e il suo carattere si è indurito. La ragazza allegra e spensierata ha lasciato il posto ad una donna intransigente e chiusa in sé stessa. È una donna molto bella, bruna e minuta, famosa per i suoi scatti d’ira repentini e per come rimette a posto i sottoposti e non che si comportano in modo troppo famigliare.
- Letizia: proprietaria di una trattoria, è l'unica amica di Lojacono a Napoli. Bella e procace, pronta al riso e sempre attenta nei confronti dei suoi clienti, piano piano entra in confidenza con l'ispettore dall'aria triste.
- Luigi Palma: commissario del commissariato di Pizzofalcone, è un uomo sulla quarantina dall'aria sgualcita e dai modi aperti e gioviali, che dà l'impressione di essere sempre in piena attività. Ha fiducia nei suo "Bastardi" e li appoggia senza interferire nelle loro indagini.
- Marco Aragona: giovane agente scelto, appassionato di serie tv poliziesche degli anni settanta si veste esattamente come in quei telefilm, con la camicia aperta sul petto perfettamente depilato, arancione per l'abuso di lampade abbronzanti, pettinato alla Elvis per nascondere un'incipiente calvizie. Non si rende conto delle continue gaffes che fa, e ha un atteggiamento spesso razzista e scortese. È un raccomandato (essendo il nipote di un prefetto calabrese) e guida come un pazzo. Vorrebbe essere soprannominato Serpico.
- Giorgio Pisanelli: vicecommissario al commissariato di Pizzofalcone, ha sessantun anni ed è la memoria storica del commissariato. Vive nel quartiere e conosce tutti e tutto, risultando preziosissimo nelle indagini. Da quando la moglie è morta l’unica cosa che fa nel suo tempo libero è indagare su una serie di suicidi avvenuti nell'arco di una decina d'anni nel quartiere che secondo il suo parere sono sospetti. Soprannominato da Aragona Presidente per la sua somiglianza con Giorgio Napolitano.
- Ottavia Calabrese: vicesovriintendente, ha circa quarant’anni e viene soprannominata da Aragona Mammina per la sua propensione a prendersi cura di tutti. Ottavia è madre anche nella vita privata, di un bambino autistico. Suo marito Gaetano l'adora e nonostante sia un richiestissimo ingegnere non manca mai di occuparsi del figlio e della casa. È una donna bella ma non appariscente, dalla voce calda e melodiosa che rassicura. È un’esperta di informatica e fornisce le informazioni necessarie alle indagini ai colleghi che agiscono sul campo.
- Alessandra Di Nardo: agente assitente, ha circa ventott’anni, ed è una ragazza dal fisico asciutto e minuto con una grande passione per le armi. La sua vita è caratterizzata da un rapporto conflittuale col padre, dispotico generale in pensione, e con la succube madre. Viene soprannominata Calamity da Aragona.
- Francesco Romano: assistente capo, è un uomo dall'aspetto truce, tozzo e con la mascella prominente. Facile all'ira e manesco ha comunque un buon intuito investigativo. È conosciuto anche come Hulk.
- Rosaria Martone: capo della polizia scientifica, è una donna determinata e sensuale, con grandi occhi color legno di ciliegio. È lesbica e non ne fa mistero, vivendo serenamente la propria vita, ma dimostra grande sensibilità nel rispettare i timori e la riservatezza di Alex, con la quale intreccia una appassionata relazione sentimentale.
LUOGHI D'AMBIENTAZIONE DEL LIBRO ''CUCCIOLI PER I BASTARDI DI PIZZOFALCONE'': 
La storia si muove all’interno del quartiere in cui si trova il commissariato di Pizzofalcone. Le indagini si estendono anche ai quartieri alti, presso le facoltose famiglie in cui Lara ha prestato servizio come cameriera, negli ambienti frequentati dalle donne dell’est Europa che giungono in Italia per lavorare come cameriere o badanti.
TEMPO (COLLOCAZIONE TEMPORALE) DEL LIBRO ''CUCCIOLI PER I BASTARDI DI PIZZOFALCONE'': 
La storia è ambientata all’inizio di aprile. L’aria della primavera nascente viene descritta come frizzante. Chi abbandona la bambina davanti ai cassonetti ha la preoccupazione che l’aria del mattino presto sia troppo umida e fredda per la piccola. Il tempo è ancora incerto, in certi momenti l’aria è tiepida e il cielo terso, in altri momenti compaiono le nuvole.
STILE DI SCRITTURA USATO NEL LIBRO ''CUCCIOLI PER I BASTARDI DI PIZZOFALCONE'': 
Il romanzo è costituito da una successione di capitoli che ci offrono il punto di vista di personaggi diversi. I capitoli che raccontano in prima persona i pensieri dei personaggi sono facilmente individuabili perché diversi dagli altri graficamente, caratterizzati come sono dal corsivo. Lo stile di scrittura è scorrevole, il flusso di pensieri viene reso attraverso un succedersi di frasi scisse e la costruzione del periodo caratterizzata dalla paratassi. La lingua non cede molto al dialetto, anche quando parlano personaggi delle classi popolari.
NARRATORE DEL LIBRO ''CUCCIOLI PER I BASTARDI DI PIZZOFALCONE'': 
Il narratore è esterno (eterodiegetico) e onnisciente, ma segue da vicino i pensieri e le emozioni dei personaggi. Rispetto ai precedenti libri della serie troviamo una differenza: l'unico capitolo caratterizzato dal corsivo è quello che ci presenta un dialogo tra le due persone che abbandonano la bambina. C'è un certo equilibrio nello spazio dedicato ai vari punti di vista e alle vicende dei protagonisti.)
TEMATICHE TRATTATE NEL LIBRO ''CUCCIOLI PER I BASTARDI DI PIZZOFALCONE'': 
Il libro tratta numerose tematiche legate alle diverse facce della società moderna non solo napoletana. Innanzitutto viene trattato il tema dell’immigrazione, presentandoci le diverse reazioni al fenomeno. C’è chi, come Aragona, ritiene che dovrebbero starsene tutti a casa propria (salvo poi cambiare idea quando si invaghisce di Irina, la cameriera dell’albergo in cui alloggia), c’è chi , come Don Vito, conosce le precarie situazioni di chi cerca in Italia un lavoro e un futuro migliore e spesso diventa vittima della criminalità organizzata, sfruttato e privato della dignità.
Un altro tema importante è quello della genitorialità, desiderata, voluta, sognata, frustrata. Assistiamo inoltre all’evoluzione emotiva e umana di un personaggio complesso come quello dell’ispettore capo Francesco Romano.
Un uomo violento, incapace di controllare la rabbia e dosare la propria forza, capace di una estrema delicatezza fisica ed emotiva nei confronti di una piccola scheggia di vita, aggrappata tenacemente e fragilmente all’esistenza. È davvero interessante e toccante il modo in cui il ritrovamento della piccola mette in discussione molte delle certezze di Romano, e ancora una volta è bello constatare che lo sguardo di De Giovanni non è mai semplicistico.
Sullo sfondo abbiamo anche il tema dell’amore, l’amore appena nato, come quello tra la Piras e Lojacono, e quello che già incontra ostacoli e problemi, come quello tra Alex e Rosaria.