- Titolo: “Certi bambini”.
- Titolo originale: "Certi bambini".
- Autore: Diego De Silva.
- Data di Pubblicazione: per la prima volta nel 2001 con la collana ''I coralli'' di Enaudi, poi nel 2005 nella collana ''Enaudi tascabili''. Da questo romanzo è stato tratto nel 2004 il film omonimo diretto da Andrea e Antonio Frazzi, vincitore di numerosi premi nazionali e internazionali.
- Editore: Enaudi (collana ''I coralli'' e ''Enaudi tascabili'').
- Genere: Narrativa moderna e contemporanea (dopo il 1945).
- Pagine: 150 p.
- Voto del Pubblico (IBS): 4,00 su 5.
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BIOGRAFIA DELL'AUTORE DEL LIBRO ''CERTI BAMBINI'':
Diego De Silva (Napoli, 5 febbraio 1964) è uno scrittore, giornalista e sceneggiatore italiano, che vive tra Salerno e Roma. Collabora con il quotidiano “Il Mattino” e i suoi libri sono tradotti in tutto il mondo. L’autore, con “Certi bambini” è risultato vincitore del premio Selezione Campiello nel 2001 mentre con il suo ultimo romanzo "Non avevo capito niente", è arrivato finalista al Premio Strega 2008.
RIASSUNTO DEL LIBRO ''CERTI BAMBINI'':
Rosario, un bambino di undici anni, si alza, prepara la colazione alla nonna, si affaccia alla finestra e guarda vivere i suoi vicini. Poi prende la borsa degli allenamenti, si veste con un completino da calciatore ed esce di casa per compiere il suo primo omicidio.
Il romanzo è il racconto della prima esecuzione criminosa compiuta da Rosario. Durante il viaggio di rientro a casa in metropolitana, dopo aver compiuto il gesto terribile, ripercorre a ritroso le tappe più significative di quel cammino che lo ha condotto a quel tragico epilogo. La storia di Rosario si snoda in una sequenza di scene che si rincorrono; attraverso i flashback della sua vita il lettore si avvicina al personaggio pian piano, come in punta di piede e ne conosce pensieri e stati d’animo.
La storia di Rosario diventa la storia di un mondo tremendo fatto di criminalità ma non vuole essere una denuncia sociale, una polemica contro le istituzioni, vuole essere solo una presa di coscienza della solitudine e della desolazione in cui Rosario si trova a vivere, in cui molti di noi si trovano a vivere.
Rosario a 11 anni non va più a scuola dalla terza elementare e, insieme a un gruppetto di amici, passa il tempo dedicandosi a piccoli furti, partite a biliardo, giochi più o meno pericolosi, sigarette e alcool. A differenza dei suoi amici frequenta, come volontario, la comunità di accoglienza per giovani donne “Casa Letizia” e accudisce con amore e dedizione la nonna anziana, preparandole da mangiare, e dandole le medicine. A “Casa Letizia” Rosario incontrare Caterina se ne si innamora perdutamente. Durante una festa in parrocchia tuttavia scopre che Caterina ha una relazione con Santino l'educatore della comunità e si sente sconvolto, amareggiato, tradito. Questo sentimento, mai dichiarato, sfocia presto nella vendetta, prima nei confronti di Santino, poi nei confronti del medico che farà partorire Caterina non curandole un'improvvisa emorragia. E sarà questo primo atto a decretare l’inserimento di Rosario nella malavita. Sarà Damiano, un giovane ricco e determinato, ad avvicinarlo al crimine.
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ANALISI DEI PERSONAGGI DEL LIBRO ''CERTI BAMBINI'':
Rosario, un bambino di undici anni che vive con la nonna Lilina e la accudisce.
Dal racconto emergono due aspetti della sua personalità, da un lato la sensibilità e l’innocenza tipica di un bambino della sua età e dall’altro l’essere scaltro e avveduto per le dure esperienze affrontate. Con senso di responsabilità si dedica alla nonna anziana, ma appena fuori casa, si proietta in una realtà cupa dove il crimine fa da protagonista.
Rosario in questo contesto sembra più adulto, nel suo modo di muoversi, di pensare, di comportarsi, per le persone che frequenta, i locali, la malizia verso l’altro sesso nonostante la giovane età. Ma nel suo comportarsi da uomo resta pur sempre un bambino, incapace di discernere il bene dal male, incapace di distinguere il giusto dallo sbagliato. E così si troverà a gestire situazioni pericolose e attratto dalla possibilità di guadagni altrimenti sconosciuti, scoprirà il mondo del crimine. Avrà infatti a che fare con mafiosi che lo spingeranno a rubare e finanche ad uccidere.
L’immagine che l’autore dà di Rosario è comunque in qualche modo positiva in quanto non solo si dedica alla nonna ma si reca anche presso una casa di accoglienza di ragazze bisognose per dare un po’ d’aiuto.
E’ qui che conosce Caterina, altro personaggio della storia, una delle ragazze che abita nella comunità; ha 17 anni, è incinta e Rosario si innamorerà di lei, nonostante i pochi contatti tra loro. Rosario si troverà a provare un sentimento nuovo, spiazzante, il cui ricordo rimarrà per sempre. Non vi sono altri protagonisti nella vicenda bensì personaggi che ruotano intorno a Rosario e che lo accompagnano in quello spaccato della sua esistenza raccontata nel libro.
Innanzitutto i suoi amici Aniello, Brasile, Matteo e altri che vivono a contatto con la malavita con i quali Rosario si frequenta quotidianamente.
Poi c’è Santino: un ragazzo di 25 anni, diverso dagli amici di Rosario, che dedica quasi tutto il suo tempo agli altri, essendo uno dei volontari di Casa Letizia. Abita nello stesso palazzo di Rosario e spesso gli chiede di unirsi a lui per portare viveri o fare lavoretti presso la casa di accoglienza. A Rosario piace molto Santino; è attratto da questa figura di ragazzo più grande, bello, che forse rappresenta la parte buona di lui; lo invidia perché confronta la sua vita con quella di lui ed è infatti molto entusiasta quando Santino lo cerca per chiedere la sua collaborazione. Quando questo avviene non ci pensa due volte a lasciare i suoi amici che in certi momenti reputa infantili e stupidi.
Damiano: è il mafioso che induce Rosario a compiere atti criminosi. Gli dà moltissime istruzioni e consigli e in un episodio lo costringe ad uccidere il suo cane a cui diceva di essere molto affezionato.
Casaluce: altro personaggio malavitoso, cerca Rosario e i suoi amici per compiere un furto. Non va d’accordo con Damiano, e tra i due ci sono costantemente degli attriti.
LUOGHI D'AMBIENTAZIONE DEL LIBRO ''CERTI BAMBINI'':
Il romanzo si svolge in una città non identificata. Alcuni elementi, quali la metropolitana e il dialetto potrebbero far pensare a Napoli ma nessun riferimento specifico, come una piazza o un monumento è contenuto nel racconto. La storia si svolge sia al chiuso, in casa di Rosario, nei locali frequentati con gli amici e nella casa accoglienza, sia all’aperto. Alcuni eventi importanti avvengono infatti per strada, nelle pericolose vie periferiche della città, al campetto di calcio dove giocano i ragazzi e dove avvengono gli incontri con i mafiosi, pur nella parvenza di una vita normale.
TEMPO (COLLOCAZIONE TEMPORALE) DEL LIBRO ''CERTI BAMBINI'':
Anche il momento della storia non è precisato; si lascia all’immaginazione. Siamo ai tempi in cui si paga in lire, in cui ci sono le cabine telefoniche e macchina oggi fuori uso. Potrebbero essere gli anni ‘90 come si potrebbe desumere dai programmi televisivi seguiti dalla nonna Lilina.
STILE DI SCRITTURA USATO NEL LIBRO ''CERTI BAMBINI'':
Il linguaggio è semplice, chiaro, la prosa asciutta ma a tratti tagliente, resa tale da qualche parola dialettale durante le conversazioni dei personaggi. Abbondano i dialoghi e le descrizioni dei luoghi fanno da sfondo ai comportamenti e agli avvenimenti che coinvolgono i personaggi, contribuendo a rafforzarne stati d’animo ed emotività. Il suo stile è fatto di immagini tratte dai vicoli di una città senza nome. Uno stile a volte un po’ brusco, affrettato con cui termina solitamente il capitolo e poi tutto il racconto. Nonostante l’astensione dal giudizio che caratterizza lo stile di De Silva, l’autore riesce fortemente a trasmettere la decadenza, lo squallore, la tristezza che accompagnano lo spaccato di vita descritto nel romanzo e che colpisce fortemente il lettore.. Il libro è il racconto di un viaggio in metrò che procede lungo due direzioni opposte: da una parte conduce – senza possibilità di tornare indietro verso un futuro certo e già segnato, inconsapevolmente scelto, fatto di criminalità; dall'altra si tratta di un viaggio volto capire dove e quando questo tragico destino è divenuto inesorabile.
NARRATORE DEL LIBRO ''CERTI BAMBINI'':
E’ esterno, è lo scrittore stesso che comunica attraverso gli eventi che narra il proprio punto di vista con un linguaggio secco e privo di sentimentalismi; egli guarda la vita con gli occhi di Rosario e “sente” con il cuore di Rosario. Attraverso continui flashback spiega l’esistenza dei personaggi, le loro scelte, le dinamiche nei loro rapporti fino all’epilogo finale.
TEMATICHE TRATTATE NEL LIBRO ''CERTI BAMBINI'':
Il tema principale riguarda la delinquenza e la criminalità che vede il coinvolgimento degli adolescenti. Senza moralismi ed espliciti giudizi descrive una realtà cruda dove i bambini vedono negata la loro infanzia, dove al posto del gioco e dello studio, imparano a rubare e a usare le armi, quelle armi necessarie per uccidere.
Questa è la vita di Rosario che pur nei suoi 11 anni vive tra spacciatori mafiosi, nella periferia pericolosa e maleodorante della città, dove vige la legge del più forte e di chi si fa rispettare. Ma Rosario è anche un fanciullo, con la sua ingenuità, sensibilità che emerge dalle piccole cose, dai pensieri e dalle sue considerazioni ed emozioni, con la sua insicurezza. Ma quando il destino è segnato, quando si vive in una realtà che non dà scampo, forse non c’è niente da fare e il crimine diviene l’unica strada percorribile per potersi affermare. In un mondo dove se non si tira fuori la forza non si è nessuno per Rosario non resta altro da fare. Rosario non sa distinguere tra bene e male, e non può scegliere o forse non è in grado di scegliere, perché nessuno gli ha mai insegnato a farlo; è costretto a percorrere quella strada, l’unica che conosce perché non ci sono alternative e per quelli come lui non c’è libertà.
COMMENTO DEL LIBRO ''CERTI BAMBINI'':
Libro intenso, che arriva dritto al cuore perché reale, dal gusto amaro che sa immortalare la parte amara della vita. E’ un libro che attraverso la figura di Rosario intenerisce il cuore e in qualche modo commuove, che fa riflettere e colpisce, che coinvolge fino all’ultima pagina. Con linguaggio ipnotico ma privo di pathos De Silva lascia un segno, scuotendo la coscienza e dimostrandosi uno dei più originali scrittori dei nostri tempi.
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