
DATI ESSENZIALI:
- Titolo: “Anna”.
- Titolo originale: "Anna".
- Autore: Niccolò Ammaniti;
- Nazionalità Autore: Italiana;
- Data di Pubblicazione: 2015;
- Editore: Einaudi Editore;
- Genere: Narrativa moderna e contemporanea;
- Pagine: 274 p., brossura;
- Voto del Pubblico (IBS): 3 su 5.
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Recensione del Libro “Anna” di Niccolò Ammaniti del 2015, genere Romanzo, Narrativa moderna e contemporanea. Evidenzieremo il riassunto del libro “Anna”, l’analisi dei personaggi, i luoghi d’ambientazione, la collocazione temporale, lo stile di scrittura ed il narratore. Infine analizzeremo le tematiche trattate nel libro “Anna” con tanto di commento ed opinione del recensore articolista.
BIOGRAFIA DELL'AUTORE DEL LIBRO ''ANNA'':
Niccolò Ammaniti è nato a a Roma nel 1966. E' ad oggi uno degli scrittori italiani contemporanei più popolari, riconosciuto anche come regista e sceneggiatore.
Uscito dal liceo, Ammaniti si iscrive al corso di laurea in Scienze biologiche, ma non termina mai gli studi. I primi romanzi e raccolte di racconti, tra cui “Branchie”, “Fango” e “Ti prendo e ti porto via”, non riscuotono il successo di pubblico sperato, mentre la critica lo cataloga nel nuovo gruppo letterario dei Cannibali (dal nome di una delle loro opere).
La caratteristica ribelle e innovativa di questi autori viene presto apprezzata dai critici, soprattutto per il realismo crudo e spesso efferato che contengono i loro scritti.
Nel 2001 il romanzo “Io non ho paura” gli regala finalmente la fama nazionale, anche grazie alla felice trasposizione cinematografica di Gabriele Salvatores. I romanzi successivi divengono ben presto best-sellers: “Come Dio comanda” (con il quale vince il premio Strega), “Che la festa cominci”, “Io e te”, “Il momento è delicato”, “Anna”.
Per il suo modo di scrivere, per l'uso crudo delle parole, la scurrilità, il senso di pulp, Ammaniti è stato spesso accostato a Quentin Tarantino, mentre la creazione di storie che viaggiano parallele per poi incontrarsi alla fine dell'intreccio, ha fatto si che venisse definito uno Stephen King italiano.
Incurante delle critiche o delle definizioni che sono state date alla sua scrittura, Ammaniti ha continuato a creare le sue storie senza paura di usare un linguaggio diverso e brutale, incurante dei giudizi degli altri.
RIASSUNTO DEL LIBRO ''ANNA'': 
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Sono passati quattro anni da quando la Rossa si è portata via i suoi genitori, insieme a tutti gli adulti dell'intera Sicilia. Dell'intero pianeta, come crede Anna.
Il virus che ha spazzato via l'umanità continua a uccidere i bambini sopravvissuti, restando latente fino alla pubertà per poi manifestarsi con macchie e febbri. Non c'è scampo. L'unica cosa da fare è cercare di non morire di fame prima del previsto.
Rinchiusa nella casa di campagna di Podere del Gelso con il fratellino Astor, di otto anni, Anna passa le giornate perlustrando i dintorni devastati di quella che un tempo è stata la sua città. Raccoglie resti di cibo scaduto e ammuffito, pile ancora cariche per far funzionare l'unica torcia rimasta (l'elettricità è sparita da almeno tre anni) e qualunque altra cosa possa servire alla sopravvivenza.
Anna sa bene che ci sono altri bambini sopravvissuti, ma per rispettare la promessa fatta alla madre di proteggere Astor, ha convinto il fratello che nel Fuori i mostri di fumo lo aspettano per ucciderlo e l'aria satura di gas lo soffocherebbe.
In questa vita solitaria, seguendo i consigli che la madre le ha lasciato nel "quaderno delle cose importanti", mentre aspetta quella pubertà che le porterà la morte, entrano all'improvviso Coccolone, un maremmano feroce che prima cerca di ucciderla e poi la segue fedele, e Pietro, un ragazzino strambo convinto che la salvezza risieda in un paio di Adidas gialle che va cercando per tutta la città.
Quando finalmente Anna si decide a lasciare la Sicilia per arrivare in Calabria e scoprire se davvero ci sono ancora dei Grandi che hanno trovato un vaccino, Astor viene rapito dai bambini blu.
Al Grand Hotel Terme Elise, l'Orso, un ragazzo di nome Rosario, usa i bambini per preparare le festa in onore della Picciridduna, che si racconta sia l'unica adulta in tutta l'isola ad aver sconfitto la Rossa. Con l'aiuto di Pietro, Anna riuscirà a portare via il fratello dalla follia di un gruppo di sopravvissuti che ha ricreato a modo suo una società fondata su gerarchie e sfruttamento dei più deboli.
Ora che sono liberi possono affrontare il viaggio fino a Messina; un viaggio durante il quale per la prima volta la speranza si insinua nel cuore della ragazzina. Insieme a un sentimento nuovo che non sa gestire. “La vita si era scomposta in minuti e ogni minuto vissuto accanto a Pietro era un regalo”.
Ma ora devono attraversare lo Stretto e portare Astor sul continente: lì potrebbero esserci dei Grandi. Ma soprattutto, devono trovare le Adidas gialle di Pietro.
Per andare oltre.
“Dall'altra parte. Nell'universo in cui tutto è come prima, dove non c'è mai stata la Rossa e le cose vanno avanti nel modo giusto”.
ANALISI DEI PERSONAGGI DEL LIBRO ''ANNA'': 
- Anna Salemi: la protagonista indiscussa del libro è una ragazzina siciliana di tredici anni. E' scettica riguardo la possibilità che esistano da qualche parte dei Grandi in grado di creare un vaccino per il virus, ma continua la sua vita come se non le restassero solo pochi mesi.
E' testarda, svelta, coraggiosa e decisa a mantenere la promessa fatta alla madre di badare al fratellino.
- Astor: il fratello di Anna ha otto anni, è magro, molto sveglio per la sua età, ma ha sviluppato una serie di paure e ossessioni che la sorella sfrutta per non farlo allontanare da casa.
E' un bambino con una curiosità morbosa verso tutto quello che non conosce e un forte spirito di adattamento.
- Pietro: il compagno di viaggio di Anna è un ragazzino di quattordici anni, alto, snello e abbronzato.
Va in cerca di un paio di Adidas gialle nelle quali crede che risieda la salvezza dalla Rossa. E' gentile e premuroso con Anna e non si tira mai indietro pur di compiacerla.
- Salame/Manson/Coccolone: il grosso maremmano bianco dall'orecchio mozzato è stato cresciuto per essere "una macchina di morte", eppure seguirà Anna in tutto il suo viaggio come un fedele amico.
LUOGHI D'AMBIENTAZIONE DEL LIBRO ''ANNA'': 
In “Anna” lo scenario che si apre agli occhi del lettore è post-apocalittico. Lo sterminio della popolazione adulta da parte del virus ha modificato profondamente i luoghi che la ragazzina ci descrive.
Ogni cosa è in rovina, l'abbandono e l'incuria hanno contribuito al disfacimento di tutto quello che l'uomo aveva creato: gli edifici cadono a pezzi, le recinzioni sono divelte, nei locali i pavimenti sono senza piastrelle; tutte le case che Anna incontra lungo il tragitto sono state svuotate di cibo e cose preziose e spesso distrutte. Gran parte del suo paese è stato ridotto in cenere da incendi devastanti.
Ma soprattutto, i cadaveri sono sparsi ovunque, ammucchiati tra loro o ancora nella posa in cui la morte li ha colti.
Allo sfacelo delle strutture si contrappone in modo forte e pungente una natura che sta riprendendo possesso della terra.
Piante, fiori, alberi, tutto sta crescendo senza freno, in modo incontenibile, ma quasi poetico. I colori del mare e dei tramonti sembrano non essre mai stati così intensi. Persino gli animali, quelli che sono sopravvissuti alla fame, sembrano più numerosi e selvaggi.
Anna vive a Castellammare del Golfo, in Sicilia, ma del paese non è rimasto quasi nulla. Anche la casa dove abitava con la mamma, nella campagna di Podere del Gelso, è ormai in rovina. Del Grand Hotel Terme Elise, dove accorre per riprendersi il fratello rapito, sono rimaste solo macerie. Palermo, Messina, e tutti i paesi che incontrano lungo la strada sono deserti e completamente devastati.
TEMPO (COLLOCAZIONE TEMPORALE) DEL LIBRO ''ANNA'': 
Le vicende di “Anna” si svolgono (rispetto all'anno in cui il libro è stato scritto, ossia il 2015) in un futuro post-apocalittico.
In brevi flashback il narratore ci racconta di come il virus abbia iniziato a diffondersi tra i primi adulti per poi sterminarli completamente in poco meno di un anno.
Il romanzo inizia sul finire dell'estate del 2020: sono passati quattro anni da quando i genitori sono morti e Anna lascia il Podere del Gelso per riprendersi il fratello, rapito dai bambini blu, e superare infine lo Stretto. Tutta la storia si dipana nell'arco di qualche mese e viene narrata in ordine cronologico, tranne alcune analessi che ci mostrano la vita precedente della ragazzina.
Nel mondo di Anna il tempo scorre in modo diverso, ha perso l'importanza che aveva prima del virus, non esistono più compleanni, ricorrenze, mesi o giorni, ma solo il periodo prima o dopo la pubertà, come se il tempo fosse scandito solo dall'arrivo delle macchie.
STILE DI SCRITTURA USATO NEL LIBRO ''ANNA'': 
Lo stile di scrittura di Niccolò Ammaniti esula da quello di altri romanzieri contemporanei. All'inizio della sua attività è stato inserito dai critici, insieme a pochi altri autori, in un gruppo letterario definito i Cannibali.
Nonostante lo scrittore non sia interessato a essere catalogato in qualsiasi corrente letteraria, non si può negare che le caratteristiche della sua scrittura corrispondano a quelle del gruppo.
Senza preoccuparsi di come pubblico e critica avrebbero reagito, Ammaniti utilizza un linguaggio crudamente realistico, spesso scurrile, involgarito a volte da espressioni dialettali siciliane. I fatti narrati sono sempre crudeli, sanguinosi, inverosimilmente inumani e spietati, eppure descritti con ricercatezza.
Ne risulta un linguaggio semplice ma che sa essere reale ed efficace. Le descrizioni sono accurate e ricche di aggettivi.
E' una lettura che scorre veloce, creando emozioni molto forti nel lettore, che riesce a immedesimarsi nei personaggi. Come sempre poi, la scrittura di Ammaniti nasconde una sottile ironia che smorza i lati più tragici del suo stile.
NARRATORE DEL LIBRO ''ANNA'': 
Il narratore del libro di Ammaniti è esterno, scrive in terza persona, ma non è onniscente. Segue le storie dei protagonisti da una certa distanza, come noi, non dando mai informazioni su cosa succederà.
La focalizzazione è interna, in quanto il punto di vista da cui viene narrato il romanzo è quasi costantemente quello di Anna. Le descrizioni dei personaggi sono molto accurate e permettono al lettore di avere un'idea chiara delle figure che compongono il libro, anche se soggettiva alle impressioni della ragazzina. E' tramite le sue osservazioni e i suoi pensieri, infatti, che impariamo a conoscere gli altri protagonisti e antagonisti.
Qualche volta, durante la narrazione, l'autore ricorre a brevi flashback che ci raccontano il passato di alcuni di loro.
TEMATICHE TRATTATE NEL LIBRO ''ANNA'': 
Il romanzo di Ammaniti segue il filone del nuovo genere post-apocalittico che tanta fortuna ha avuto in questi ultimi anni, dalla letteratura al cinema.
Tema fondamentale in questa storia è lo studio della società, di quello che ha creato e quello che ha distrutto (“L'Apocalisse è quando muoiono tutti perché Dio ha detto stop. Vi ho dato un gioco e voi lo avete rotto”), degli errori commessi, ma soprattutto della mancanza di valori.
Nonostante tutti gli adulti siano stati uccisi dal virus e i bambini, ormai padroni del mondo, potrebbero creare una società diversa, migliore, imparando dagli sbagli delle generazioni precedenti, non possono invece fare a meno di seguire l'istinto, sviluppando una comunità basata sulla legge del branco.
Così l'Orso e Angelica sfruttano i bambini piccoli per i lavori manuali , mentre approfittano dei malati per ottenere cibo e regali. Quasi a dimostrare il carattere cattivo ed egoista insito nell'uomo. La regola che vige nel nuovo mondo è semplice: salva te stesso, anche a costo di uccidere gli altri.
In questa nuova vita, Anna ha bisogno di affetti; si lega al fratello Astor come se fosse l'unico dono che le è stato lasciato, e scopre in Pietro un amico e un compagno su cui appoggiarsi. “L'amore sai cos'è solo quando te lo levano. L'amore è mancanza”.
Alla fine, nonostante l'amarezza, la certezza della morte, l'inevitabilità della fine, Anna ha ancora un barlume di speranza. E anche se il racconto non lascia grandi illusioni sul futuro del pianeta, c'è di fondo una volontà di vivere che l'uomo non può annullare. Lo spirito d sopravvivenza è troppo forte e nemmeno la consapevolezza della morte riesce a oscurare quei brevi momenti di felicità dei ragazzi.
Tante cose sono state dette su “Anna”: che sia una metafora della pubertà che uccide l'innocenza dei bambini; che le Adidas tanto ricercate siano la possibilità dell'uomo di comprendere i propri errori e ripararli. Che sia la dimostrazione che la vita non può essere fermata. Ancora, che la cultura, l'educazione ("Proteggi tuo fratello e insegnagli a leggere" sono le due raccomandazioni della madre) siano le sole cose che possono salvare l'uomo, perché nella memoria risiede il futuro.
Non sappiamo cosa davvero Ammaniti aveva in mente quando ha deciso il finale di questo romanzo. E' una lettura che lascia aperte tante porte e svariate interpretazioni.
COMMENTO DEL LIBRO ''ANNA'': 
“Anna” è uno dei romanzi più tragici di Ammaniti. Sconvolge infatti vedere che in un mondo senza adulti i bambini hanno ricreato una società basata sugli stessi errori di sempre. Vige la regola del branco, del più forte, nella totale indifferenza degli uni verso gli altri.