
DATI ESSENZIALI:
- Titolo: “Amleto”.
- Titolo originale: "Hamlet".
- Autore: William Shakespeare;
- Nazionalità Autore: Inglese;
- Data di Pubblicazione: per la prima volta in Gran Bretagna nel 1602;
- Editore: Mondadori;
- Genere: Classici;
- Pagine: 304 p., brossura;
- Voto del Pubblico (IBS): 5 su 5.
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Recensione del Libro “Amleto” di William Shakespeare del 1602, genere Classici. Evidenzieremo il riassunto del libro “Amleto”, l’analisi dei personaggi, i luoghi d’ambientazione, la collocazione temporale, lo stile di scrittura ed il narratore. Infine analizzeremo le tematiche trattate nel libro “Amleto” con tanto di commento ed opinione del recensore articolista.
BIOGRAFIA DELL'AUTORE DEL LIBRO ''AMLETO'':
William Shakespeare, considerato il più grande drammaturgo di tutti i tempi, nacque a Stratford-upon-Avon in Inghilterra verosimilmente il 23 aprile 1564 (non abbiamo un registro delle nascite, ma sappiamo per certo che fu battezzato il 26).
Frequentò una scuola locale, la “King’s Grammar School”, dove studiò latino, greco e storia secondo i canoni dell’istruzione elisabettiana. Non frequentò l’università.
Pochi sono i documenti relativi alla sua vita fino all’inizio della sua carriera teatrale, intorno al 1590, nella “Compagnia del Lord Ciambellano” (dal 1603, anno dell’incoronazione di Giacomo I denominata “Gli uomini del Re”) a Londra.
Sappiamo che il padre era un facoltoso commerciante di pelle e che il drammaturgo sposò nel 1582 Anne Hathaway da cui ebbe tre figli, un maschio e due femmine.
Già nel 1597 erano stati pubblicati 15 dei 37 drammi scritti da Shakespeare fino a quel momento, tra cui “Sogno di una notte di mezza estate”.
Recitò davanti alla regina Elisabetta e per il suo successore Giacomo I, entrambi grandi amanti di teatro. Nel 1599 acquistò il teatro Globe, appena costruito.
Fu dopo il 1600 che il drammaturgo compose le cosiddette “tragedie maggiori”: “Amleto” del 1601, “Otello” del 1604, “Re Lear” e “Macbeth” entrambe del 1605, che lo resero celebre in tutto il mondo e i cui protagonisti si ergono a rappresentazioni universali e senza tempo di singole passioni umane: la sete di vendetta, la gelosia, la sete di potere, ecc.
Altre opere sono: “La tempesta” (1611).
Morì a Stratford, dove era tornato nel 1611, il 23 aprile del 1616, all’età di 52 anni.
Shakespeare non si dedicò mai alla pubblicazione delle sue opere, né manifestò mai interesse a che passassero ai posteri. Ma tutte le sue opere teatrali sono contenute nel “Folio” del 1623, seppure non in ordine cronologico, né con l’indicazione della data di composizione.
RIASSUNTO DEL LIBRO ''AMLETO'': 
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Una notte un fantasma appare sui bastioni di Elsinore in Danimarca prima a due guardie, poi ad Orazio. Vista la somiglianza con il da poco defunto Re Claudio gli uomini mandano a chiamare il Principe Amleto. Lo spirito afferma di essere stato assassinato da proprio fratello, per usurpare il trono e sposare la cognata. All’alba scompare.
Amleto comincia a cercare un modo per poter vendicare il padre, ma il proposito sembra portarlo alla pazzia. La madre Geltrude e lo zio Claudio si preoccupano per il suo strano comportamento e cercano di scoprirne le cause, facendolo spiare da due giovani Rosencrantz e Guildenstern.
Poi Polonio, il ciambellano di corte, suggerisce che Amleto potrebbe essere impazzito per amore della propria figlia, Ofelia. Ma quando i due ragazzi si incontrano, spiati da Polonio, Amleto persiste nel proprio atteggiamento bizzarro e mostra disinteresse per la giovane. Anzi la insulta per la lussuria che caratterizza tutte le donne e le consiglia di chiudersi in convento.
Nel frattempo arriva ad Elsinore una compagnia di teatranti che Amleto assolda per far mettere in scena davanti alla corte “L’assassinio di Gonzalo”, un’opera in cui si narra un omicidio molto simile a quello che ha compiuto Claudio con la connivenza di Geltrude.
Prima di portare a termine la vendetta per l’uccisione del padre, Amleto vuole infatti essere certo di quello che gli ha rivelato il fantasma, studiando le reazioni dei sovrani alla messa in scena del proprio crimine.
Poco dopo Ofelia si suicida, ferita per essere stata respinta dal principe; Geltrude cerca un confronto con il figlio, ma poi irrompe nella sala del trono devastata dalla follia del ragazzo che ha ucciso Polonio nascosto dietro un arazzo a spiarlo, in preda ad un eccesso d’ira.
Claudio decide di passare all’azione allontanando Amleto da Elsinore e commissionando il suo omicidio se decidesse di tornare.
Ma la situazione avrà ben altra soluzione rispetto a quella progettata da Claudio e l’ordine sarà riportato in Danimarca a prezzo di vite colpevoli sparse nel sangue.
ANALISI DEI PERSONAGGI DEL LIBRO ''AMLETO'': 
- Amleto è il personaggio più enigmatico della storia della letteratura mondiale e rappresenta l’incarnazione della complessità e delle contraddizioni insite nell’animo umano, che si interroga sulle ragioni di ogni azione, addirittura sulle ragioni della propria esistenza.
Quando parla affascina per ciò che non dice.
Ha interrotto gli studi universitari a causa della morte del padre ed è un filosofo e un ragazzo contemplativo.
Si pone domande esistenziali a cui non riesce a dare una risposta: la legittimità del suicidio e della vendetta, l’esistenza dell’aldilà…..
Messo davanti alla consapevolezza che lo zio potrebbe aver ucciso il padre, diventa ossessionato dalla necessità di trovare le prove del crimine, prima di riuscire ad agire per vendicare il padre.
Ma poi, quando agisce, è impulsivo ed irruento, come quando pugnala Polonio attraverso l’arazzo senza neppure accertarsi di chi sia la sua vittima.
Molti lo credono pazzo per il suo muoversi senza una meta apparente e per i suoi discorsi e monologhi furiosi.
Esprime il proprio disappunto per il corso che hanno gli affari di Stato in Danimarca, ma la sua visione esprime una più generale diffidenza nei confronti della politica. Ma si tratta di un’elucubrazione filosofica tout court, perché in realtà non si preoccupa di eventuali minacce alla sicurezza della sua nazione provenienti dall’esterno o della stabilità del potere.
Allo stesso modo la condanna del nuovo, frettoloso matrimonio della madre e il suo violento rifiuto di Ofelia sono l’espressione di un generale disgusto per il comportamento del genere femminile in generale. Anzi si potrebbe dire che sotto questo punto di vista Amleto subisca un’involuzione con il suo animo sensibile che si abbassa a considerare tutte le donne solo come prostitute.
- Claudio è l’antagonista principale di Amleto.
È ossessionato dall’idea di mantenere il potere che è stato disposto a conquistare con un fratricidio.
Mentre il padre di Amleto si connota come un forte guerriero, Claudio è soprattutto un politico corrotto, disposto a tutto e resta il dubbio se ami veramente Geltrude o se il loro matrimonio è stata solo una mossa politica di convenienza.
Il suo egoismo ed egocentrismo diventano evidenti quando la moglie gli annuncia che Amleto ha pugnalato Polonio in preda ad una follia omicida. Non si preoccupa infatti del fatto che la donna avrebbe potuto essere uccisa, ma si allarma perché il giovane principe potrebbe compiere altri gesti inconsulti ed uccidere lui.
- Geltrude è un personaggio equivoco che lascia molte domande aperte. Lo spettatore, come il lettore si chiedono se fosse a conoscenza del fatto che la morte del primo marito non fosse dovuta a cause naturali, bensì ad un omicidio. Ci si chiede se abbia partecipato al piano, se abbia sposato Claudio per amore o per mantenere la propria posizione sociale.
A lei è rivolto il commento di Amleto
“Fragilità! Il tuo nome è donna!”
Ha sempre bisogno di un uomo che la protegga e le dia affetto ed è anche moralmente fragile e corrotta.
Ma la sua grazia e il fascino che esercita sugli uomini sono un chiaro indizio di una personalità complessa.
- Ofelia è un personaggio dilaniato tra l’obbedienza al padre Polonio (un tratto fondamentale nell’educazione di una ragazza del XVI secolo) e l’amore per Amleto.
Molti critici l’hanno definita un personaggio statico ed unidimensionale che perde la possibilità di connotarsi come una grande eroina tragica cedendo alla disperazione e alla follia.
Ed è causa dei propri mali: infatti si lascia strumentalizzare dal padre che la usa per scoprire se Amleto sia realmente pazzo.
- Tipico cortigiano del XVI secolo, Polonio è sicuro delle proprie capacità di osservazione e di comprensione della realtà, della propria “magnifica eloquenza”, ma è ormai diventato vecchio e anche il suo acume ha perso vigore. L’abitudine agli intrighi e a tramare nell’ombra lo porterà alla morte.
LUOGHI D'AMBIENTAZIONE DEL LIBRO ''AMLETO'': 
Secondo la tradizione, la pièce è ambientata nel castello di Kronborg, costruito a metà del XVI secolo, al confine tra Danimarca e Svezia.
Dal 2000 il luogo è sito dell’Unesco e qui, fin dall’inizio del XIX secolo si svolgono rappresentazioni teatrali celebrative del principe shakespeariano.
È un elegante castello rinascimentale, con la più grande sala da ballo del Nord Europa, ma al tempo stesso una possente fortezza militare con bastioni e possenti mura difensive.
La città di Helsingor, più nota con il nome inglese di Elsinore, sorge poco distante, a 45 km da Copenaghen sullo stretto di Oresund sul Baltico. Attraverso la sua navigazione, oggi in una quindicina di minuti, si raggiunge la Svezia.
TEMPO (COLLOCAZIONE TEMPORALE) DEL LIBRO ''AMLETO'': 
Ambientata a metà del XVI secolo la pièce denuncia la corruzione della politica in Danimarca, ma la vera condanna è quella dell’autore nei confronti della politica inglese contemporanea.
La prima rappresentazione dell’“Ameleto” risale infatti al 1602 e nel 1601 era stato condannato a morte Robert Devereux, conte di Essex, che aveva complottato contro Elisabetta II.
Sotto il regno di questa regina la flotta inglese aveva sconfitto l’Invincibile Armata di Filippo II di Spagna e c’era stata una fioritura delle arti e della letteratura senza precedenti.