
DATI ESSENZIALI:
- Titolo: “Dieci piccoli indiani”.
- Titolo originale: "And Then There Were None".
- Autore: Agatha Christie;
- Nazionalità Autore: Inglese;
- Data di Pubblicazione: per la prima volta in Gran Bretagna nel 1939 e in Italia nel 1946;
- Editore: Mondadori;
- Genere: Giallo;
- Pagine: 229 p., brossura;
- Voto del Pubblico (IBS): 5 su 5.
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Recensione del Libro “Dieci piccoli indiani” di Agatha Christie del 2014, genere Giallo. Evidenzieremo il riassunto del libro “Dieci piccoli indiani”, l’analisi dei personaggi, i luoghi d’ambientazione, la collocazione temporale, lo stile di scrittura ed il narratore. Infine analizzeremo le tematiche trattate nel libro “Dieci piccoli indiani”con tanto di commento ed opinione del recensore articolista
BIOGRAFIA DELL'AUTORE DEL LIBRO ''DIECI PICCOLI INDIANI'':
Agatha Mary Clarissa Miller nasce nel 1890 a Torquay, in Inghilterra da padre americano.
Tra le sue opere si annoverano, oltre ai romanzi gialli che l'hanno resa celebre, anche alcuni romanzi rosa scritti con lo pseudonimo di Mary Westmacott.
Quando la piccola è ancora in tenera età, la famiglia si trasferisce a Parigi dove la futura scrittrice intraprende fra l'altro studi di canto. Orfana di padre a soli dieci anni, viene allevata dalla madre.
L'infanzia della Christie sarebbe una normale infanzia borghese se non fosse per il fatto che non andò mai a scuola. Anche della sua educazione scolastica si incaricò direttamente la madre, nonché talvolta le varie governanti di casa.
Inoltre, nell'adolescenza fece molta vita di società fino al matrimonio, nel 1914, con Archie Christie.
Il discreto successo di “Poirot a Styles Court” convince la giovane scrittrice a insistere su quella strada, ma con risultati modesti fino al 1926 quando, con “Dalle nove alle dieci” (The Murder of Roger Ackroyd), Agatha Christie conosce il vero successo diventando una delle autrici più lette d'Inghilterra.
I suoi personaggi maggiori sono famosi in tutto il mondo: i più celebri, protagonisti di buona parte della sua produzione letteraria e di una serie corposissima di adattamenti cinematografici e televisivi, sono l'investigatore belga Hercule Poirot e la simpatica vecchietta, nonché acuta indagatrice, Miss Marple.
Dopo la morte della madre e l'abbandono del marito Archie Christie, Agatha scompare e, dopo una ricerca condotta in tutto il paese, viene ritrovata ad Harrogate nell'Inghilterra settentrionale sotto l'effetto di un'amnesia.
Un viaggio in treno per Bagdad le ispirò “Assassinio sull'Orient Express” (1934, Murder on the Orient Express) e la fece innamorare dell'archeologo Max Mallowan (di vari anni più giovane di lei!) che sposò nel 1930.
Inoltre nel 1930 fonda il Detection Club, un’associazione che riunisce i più grandi scrittori di libri gialli britannici, tenta un romanzo non poliziesco “Musica barbara”, scrive per il teatro l’opera “Akhenaton”, ambientata in Egitto.
La Seconda Guerra Mondiale ha non poche conseguenze sulla vita della scrittrice:
- i suoi diritti d’autore restano bloccati negli Stati Uniti per il conflitto;
- la figlia Rosalind si sposa e ha un bambino, ma resta ben presto vedova perché il marito cade in guerra;
- deve momentaneamente abbandonare la residenza di Greenway Estate, ora trasformata in museo.
Anche se lo pubblicherà solo nel 1975, è proprio durante la Seconda Guerra Mondiale che la scrittrice scrive “Sipario” (1975, Curtain), il libro nel quale fa morire il suo personaggio più celebre, Poirot.
Dal 1950 scrive circa un romanzo l’anno e compone numerosi gialli teatrali.
I suoi libri sono stati tradotti in 103 lingue e ne sono stati venduti oltre 2 miliardi di copie. Fra i romanzi che ebbero più successo ricordiamo:
- “Poirot a Styles Court” (1920, The Mysterious Affair at Styles);
- “Aiuto, Poirot!” (1923, The Murder on the Links);
- “L'uomo vestito di marrone” (1924, The Man in the Brown Suit);
- “L'assassinio di Roger Ackroyd” (1926, The Murder of Roger Ackroyd);
- “Assassinio sull'Orient-Express” (1934, Murder on the Orient Express);
- “Poirot sul Nilo” (1937, Death on the Nile);
- “Il Natale di Poirot” (1938, Hercule Poirot's Christmas);
- “Dieci piccoli indiani” o “10 piccoli indiani” (1939, Ten Little Niggers);
- “È un problema” (1949, Crooked House);
- “Miss Marple: giochi di prestigio” (1952, They Do It with Mirrors);
- “Poirot e la strage degli innocenti” (1969, Hallowe'en Party);
- “Miss Marple: Nemesi” (1971, Nemesis);
- “Sipario: l'ultima avventura di Poirot” (1975, Curtain);
- “Addio Miss Marple” (1976, Sleeping Murder).
L'ultimo romanzo che ha come protagonista Hercule Poirot (Sipario) venne pubblicato poco prima della morte dell'autrice; è proprio in quel romanzo che (ironia della sorte!) Agatha Christie decide di far morire il suo famoso investigatore.
Il 12 gennaio 1976, all'età di 85 anni, Agatha Christie muore nella sua villa di campagna a Wallingford, vicino a Oxford, e ciò accade (ironia della sorte!) proprio quando lei stessa aveva decretato la morte dei suoi personaggi più celebri:
- pochi mesi prima si era decisa a pubblicare “Sipario: l'ultima avventura di Poirot” (o “Curtain”, pubblicato nel 1975, ma scritto 30 anni prima!) nel quale faceva morire il personaggio Poirot;
- aveva terminato di scrivere “Addio Miss Marple” (o “Sleeping Murder”, pubblicato postumo nel 1976, Sleeping Murder) nel quale faceva morire il personaggio Miss Marple.
E’ sepolta nel cimitero di Cholsey e sulla sua lapide si può leggere l’epigrafe:
“Tempo di riposo dopo tanto lavoro
Rifugio di pace dopo i giorni di tempesta
Riparo benedetto al termine della guerra
La morte è dolce dopo una vita così aspra”.
RIASSUNTO DEL LIBRO ''DIECI PICCOLI INDIANI'': 
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Otto persone che non si conoscono vengono invitate su un’isola al largo delle coste britanniche. Al loro arrivo vengono ricevuti dal signore e dalla signora Rogers, il maggiordomo e la domestica, che riferiscono che il padrone di casa, il signor Owen, non arriverà fino al giorno successivo.
Durante la serata viene servita un ottima cena; poi la casa è invasa dal suono di una voce registrata che accusa ognuno di loro di un crimine commesso nel passato, ma non ancora scoperto. Sconvolti gli invitati e i due domestici si confrontano e realizzano che nessuno di loro conosce il signor Owen e che devono essere stati fatti arrivare sull’isola con un intento ben preciso.
Mentre discutono sul da farsi, Tony Marston beve un whisky avvelenato e muore. Spaventati vanno a coricarsi e nel letto ognuno è assillato dal ricordo del delitto commesso.
Vera Claythorne nota inoltre la somiglianza della morte di Marston con i primi versi di una filastrocca per bambini “Dieci piccoli indiani” appesa sui letti di ognuno di loro.
La mattina dopo la signora Rogers è ritrovata morta nel suo letto, apparentemente per cause naturali. Tutti gli ospiti sperano di poter abbandonare l’isola con la barca che giornalmente porta le provviste all’isola, ma quella mattina l’imbarcazione non arriva.
Blore, Lombard e Amstrong, convinti che entrambi le morti siano omicidi, decidono di perlustrare l’isola alla ricerca del misterioso signor Owen.
Nel frattempo, il generale McArthur, l’ospite più anziano dell’isola, va a guardare l’oceano, convinto che sarà il prossimo a morire e in effetti prima di pranzo viene trovato morto dal Dottor Amstrong. Gli è stato sparato un colpo di rivoltella in testa.
Gli ospiti s’incontrano e discutono dei delitti scambiandosi reciproche accuse, ma, come fa notare il giudice Wargrave, il colpevole potrebbe essere chiunque tra loro.
Il giorno seguente il maggiordomo è trovato morto nei boschi dove era andato a tagliare la legna e con questo delitto tutti si convincono che l’assassino stia veramente inscenando la filastrocca. Inoltre le immagini di piccoli indiani da cui era decorata la sala da pranzo stanno progressivamente sparendo.
Il giorno dopo Emily Brent viene avvelenata con un’iniezione al collo mentre si è attardata qualche minuto a tavola e il giudice Wargrave viene trovato avvolto in una tenda con un colpo di arma da fuoco alla testa. Quella stessa notte sparisce Amstrong.
Vera, Lombard e Blore decidono allora di rimanere insieme all’aperto. Blore però vuole rientrare un attimo per prendere del cibo e viene colpito da una statua, gettata da una finestra del secondo piano.
Vera e Lombard corrono alla spiaggia e qui finalmente trovano il corpo di Amstrong.
Convinta che sia Lombard l’assassino, Vera ruba la sua pistola e gli spara. Poi la donna torna nella sua camera a riposare, ma viene presa da un bisogno ossessivo di portare a compimento la filastrocca e si impicca sul proprio letto.
La polizia giunta sul posto non riesce a comprendere i moventi e le dinamiche di queste morti inspiegabili fino a quando non trova un manoscritto in una bottiglia.
Di chi sarà l’assassino? Cosa avrà mai originato tanto spargimento di sangue?
ANALISI DEI PERSONAGGI DEL LIBRO ''DIECI PICCOLI INDIANI'': 
Non c’è un vero e proprio protagonista, né un investigatore, ma il giudice Wargrave, Vera Claythorne e Philip Lombard sono descritti a tutto tondo e rimangono vivamente impressi nell’immaginazione del lettore.
- Viso da rana e collo da tartaruga, decisamente brutto, il giudice Wargrave è un uomo freddo, intelligente ed autoritario, famoso per aver più volte influenzato le giurie durante la sua carriera affinchè emettessero sentenze di colpevolezza con conseguente condanna a morte. Questa è la sua colpa.
Quando iniziano gli omicidi, tutti si rivolgono a lui come guida naturale ed egli si immedesima subito nel ruolo: analizza indizi, perquisisce i bagagli alla ricerca di prove, fa supposizioni.
Questo ruolo di guida naturale gli viene in parte attribuito per la sua esperienza e familiarità con il mondo dei delitti e della criminalità, in parte perché tutti gli altri ospiti dell’isola gli riconoscono la superiorità della sua fredda ragione in un momento di crisi.
- Vera Claythorne è un’ex governante, ora bidella presso una scuola. Si trova sull’isola perché ha accettato un lavoro estivo come segretaria del fantomatico signor Owen.
Come tutti i presenti sull’isola nasconde un oscuro segreto. Nel suo precedente impiego era badante di un ragazzino ricco e viziato che ha lasciato affogare affinchè le sue ricchezze andassero ad un suo parente, Hugo, che lei voleva sposare. Nonostante non esistano prove del suo crimine, anzi sia stata scagionata, lo stesso Hugo non ha più voluto avere niente a che fare con lei, convinto della sua colpevolezza.
Per tutta la durata della storia, il ricordo delle vicende passate la logora.
Sotto certi aspetti è il personaggio più intelligente ed è per questo, probabilmente, che muore per ultima.
Ma certamente è emotivamente instabile e facilmente suggestionabile. Al di là dei rimorsi per la morte del ragazzino di cui si occupava, è risente molto dell’atmosfera dell’isola e degli eventi quasi soprannaturali che vi si stanno verificando e tende ad attacchi di vera e propria isteria. Sempre per la stessa ragione è il personaggio più suggestionato dalla filastrocca.
- Philip Lombard è il personaggio più misterioso. Sembra abbia lavorato come mercenario in Africa ed ha sicuramente qualche scheletro nell’armadio del suo passato.
Chiaramente un uomo pericoloso, porta sempre con sé una pistola e si muove “come una pantera”.
È abbastanza audace da condurre fisicamente e personalmente le ricerche sull’isola e da dare voce ai propri sospetti nei confronti del giudice Wargrave.
Ed è onesto con se stesso riguardo alle colpe del proprio passato.
Quando infatti la voce registrata lo accusa di aver lasciato morire ventun uomini di una tribù africana, ammette semplicemente di averlo fatto perché non c’era abbastanza cibo per tutti. È l’unico ad ammettere la propria colpa, forse anche per sfrontatezza.
La sua unica debolezza è il suo atteggiamento cavalleresco nei confronti delle donne ed è questo che porterà alla sua morte. Sottovaluta Vera per il suo sesso e la donna ne approfitta per impossessarsi della sua arma, quando, rimasti ormai soli sull’isola, ognuno dei due è convinto che solo l’altro possa essere l’assassino.
Lui e Vera sono gli unici a morire per circostanze legate al delitto, ma non per mano dell’assassino.
LUOGHI D'AMBIENTAZIONE DEL LIBRO ''DIECI PICCOLI INDIANI'': 
Il romanzo è ambientato su un’isola d’immaginazione al largo della costa britannica.
Il Dr. Armstrong, al suo arrivo la definisce “magica” e il luogo gli suggerisce “fantastici progetti”.
Si tratta però di un luogo dall’atmosfera sorprendente, ma terrificante, che fa venire in mente la definizione kantiana di sublime nella “Critica del giudizio”: sito roccioso, tagliato fuori dal mondo da una tempesta, suscita nei suoi ospiti un potente senso di smarrimento e di frustrazione che non sarà di conseguenze sull’azione.
Altrettanto carichi di connotazioni e suggestioni sono alcuni luoghi interni:
- la sala da pranzo in cui una voce misteriosa accusa gli ospiti di crimini efferati e dal cui fregio scompare un indiano ad ogni omicidio;